Milan alla City.. per tornare competitivo in CL.

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La GDS in edicola prova ad accostare le big italiane alle squadre top di Premier... per provare a raggiungerle. In Europa. Il Milan viene accostato al City. Ecco quanto riportato dal quotidiano:

I City non somiglia a nessuno se non a sé stesso. Ma se c’è una squadra italiana che può essere accostata al laboratorio di Guardiola, quello è il Milan. Non tanto per l’atteggiamento giochista, sempre più diffuso anche tra le nostre piccole, quanto per lo sperimentalismo, la voglia di cambiare e sorprendere gli avversari. Inventandosi sempre qualcosa nel nome del gioco. Theo terzino che incrocia, Calabria idem, uno dei due centrali che scala tra i difensori, Saelemaekers mezzala nascosta, il “sistema” (3-2-2-3) schierato all’inizio. Non parliamo di Cancelo, Rodri, De Bruyne, Silva e del centravanti chiamato “spazio”, ma dei rossoneri che, dopo tre stagioni con Pioli, sono una delle squadre più “colte” d’Europa. Più tecnica Manca qualcosa: potendo scegliere, avremmo preso Dybala, il 10 mancante, abituato a manovrare al centro, immaginando quanti filtranti avrebbero lanciato in gol Leao. Però l’investimento su De Katelaere lascia intendere la predilezione per la tecnica e il definitivo salto rispetto alle soluzioni Kessie o Krunic. Il belga non è De Bruyne, ma un trequartista tecnico, longilineo, fisico e creativo: “sporcarsi” un po’ nel nostro campionato gli farà bene. Il gioco cambierà un po’. Renato Sanches potrebbe aprire scenari da tridente, con il belga a destra, posizione non sconosciuta. Certo, oggi Guardiola ha anche Haaland..
 
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La GDS in edicola prova ad accostare le big italiane alle squadre top di Premier... per provare a raggiungerle. In Europa. Il Milan viene accostato al City. Ecco quanto riportato dal quotidiano:

I City non somiglia a nessuno se non a sé stesso. Ma se c’è una squadra italiana che può essere accostata al laboratorio di Guardiola, quello è il Milan. Non tanto per l’atteggiamento giochista, sempre più diffuso anche tra le nostre piccole, quanto per lo sperimentalismo, la voglia di cambiare e sorprendere gli avversari. Inventandosi sempre qualcosa nel nome del gioco. Theo terzino che incrocia, Calabria idem, uno dei due centrali che scala tra i difensori, Saelemaekers mezzala nascosta, il “sistema” (3-2-2-3) schierato all’inizio. Non parliamo di Cancelo, Rodri, De Bruyne, Silva e del centravanti chiamato “spazio”, ma dei rossoneri che, dopo tre stagioni con Pioli, sono una delle squadre più “colte” d’Europa. Più tecnica Manca qualcosa: potendo scegliere, avremmo preso Dybala, il 10 mancante, abituato a manovrare al centro, immaginando quanti filtranti avrebbero lanciato in gol Leao. Però l’investimento su De Katelaere lascia intendere la predilezione per la tecnica e il definitivo salto rispetto alle soluzioni Kessie o Krunic. Il belga non è De Bruyne, ma un trequartista tecnico, longilineo, fisico e creativo: “sporcarsi” un po’ nel nostro campionato gli farà bene. Il gioco cambierà un po’. Renato Sanches potrebbe aprire scenari da tridente, con il belga a destra, posizione non sconosciuta. Certo, oggi Guardiola ha anche Haaland..
A livello di idea di calcio il Milan mi sembra molto più simile al Liverpool.

il City è un’ottima squadra, ma per vincere le manca una cosa, la difesa.
Il City con Giocatori delle caratteristiche e della qualità di Tomori e Kalulu, avrebbe già vinto 3 CL
 
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La GDS in edicola prova ad accostare le big italiane alle squadre top di Premier... per provare a raggiungerle. In Europa. Il Milan viene accostato al City. Ecco quanto riportato dal quotidiano:

I City non somiglia a nessuno se non a sé stesso. Ma se c’è una squadra italiana che può essere accostata al laboratorio di Guardiola, quello è il Milan. Non tanto per l’atteggiamento giochista, sempre più diffuso anche tra le nostre piccole, quanto per lo sperimentalismo, la voglia di cambiare e sorprendere gli avversari. Inventandosi sempre qualcosa nel nome del gioco. Theo terzino che incrocia, Calabria idem, uno dei due centrali che scala tra i difensori, Saelemaekers mezzala nascosta, il “sistema” (3-2-2-3) schierato all’inizio. Non parliamo di Cancelo, Rodri, De Bruyne, Silva e del centravanti chiamato “spazio”, ma dei rossoneri che, dopo tre stagioni con Pioli, sono una delle squadre più “colte” d’Europa. Più tecnica Manca qualcosa: potendo scegliere, avremmo preso Dybala, il 10 mancante, abituato a manovrare al centro, immaginando quanti filtranti avrebbero lanciato in gol Leao. Però l’investimento su De Katelaere lascia intendere la predilezione per la tecnica e il definitivo salto rispetto alle soluzioni Kessie o Krunic. Il belga non è De Bruyne, ma un trequartista tecnico, longilineo, fisico e creativo: “sporcarsi” un po’ nel nostro campionato gli farà bene. Il gioco cambierà un po’. Renato Sanches potrebbe aprire scenari da tridente, con il belga a destra, posizione non sconosciuta. Certo, oggi Guardiola ha anche Haaland..
bah pioli e guardiola si staranno facendo grasse risate......
 

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La GDS in edicola prova ad accostare le big italiane alle squadre top di Premier... per provare a raggiungerle. In Europa. Il Milan viene accostato al City. Ecco quanto riportato dal quotidiano:

I City non somiglia a nessuno se non a sé stesso. Ma se c’è una squadra italiana che può essere accostata al laboratorio di Guardiola, quello è il Milan. Non tanto per l’atteggiamento giochista, sempre più diffuso anche tra le nostre piccole, quanto per lo sperimentalismo, la voglia di cambiare e sorprendere gli avversari. Inventandosi sempre qualcosa nel nome del gioco. Theo terzino che incrocia, Calabria idem, uno dei due centrali che scala tra i difensori, Saelemaekers mezzala nascosta, il “sistema” (3-2-2-3) schierato all’inizio. Non parliamo di Cancelo, Rodri, De Bruyne, Silva e del centravanti chiamato “spazio”, ma dei rossoneri che, dopo tre stagioni con Pioli, sono una delle squadre più “colte” d’Europa. Più tecnica Manca qualcosa: potendo scegliere, avremmo preso Dybala, il 10 mancante, abituato a manovrare al centro, immaginando quanti filtranti avrebbero lanciato in gol Leao. Però l’investimento su De Katelaere lascia intendere la predilezione per la tecnica e il definitivo salto rispetto alle soluzioni Kessie o Krunic. Il belga non è De Bruyne, ma un trequartista tecnico, longilineo, fisico e creativo: “sporcarsi” un po’ nel nostro campionato gli farà bene. Il gioco cambierà un po’. Renato Sanches potrebbe aprire scenari da tridente, con il belga a destra, posizione non sconosciuta. Certo, oggi Guardiola ha anche Haaland..

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Il punto è che noi non facciamo neanche un minimo di mercato,intendo quello necessario mica figurine,altrimenti non avrei dubbi nell'indicare chi vincerà prima la champions tra noi e loro.
 

shevchampions

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La GDS in edicola prova ad accostare le big italiane alle squadre top di Premier... per provare a raggiungerle. In Europa. Il Milan viene accostato al City. Ecco quanto riportato dal quotidiano:

I City non somiglia a nessuno se non a sé stesso. Ma se c’è una squadra italiana che può essere accostata al laboratorio di Guardiola, quello è il Milan. Non tanto per l’atteggiamento giochista, sempre più diffuso anche tra le nostre piccole, quanto per lo sperimentalismo, la voglia di cambiare e sorprendere gli avversari. Inventandosi sempre qualcosa nel nome del gioco. Theo terzino che incrocia, Calabria idem, uno dei due centrali che scala tra i difensori, Saelemaekers mezzala nascosta, il “sistema” (3-2-2-3) schierato all’inizio. Non parliamo di Cancelo, Rodri, De Bruyne, Silva e del centravanti chiamato “spazio”, ma dei rossoneri che, dopo tre stagioni con Pioli, sono una delle squadre più “colte” d’Europa. Più tecnica Manca qualcosa: potendo scegliere, avremmo preso Dybala, il 10 mancante, abituato a manovrare al centro, immaginando quanti filtranti avrebbero lanciato in gol Leao. Però l’investimento su De Katelaere lascia intendere la predilezione per la tecnica e il definitivo salto rispetto alle soluzioni Kessie o Krunic. Il belga non è De Bruyne, ma un trequartista tecnico, longilineo, fisico e creativo: “sporcarsi” un po’ nel nostro campionato gli farà bene. Il gioco cambierà un po’. Renato Sanches potrebbe aprire scenari da tridente, con il belga a destra, posizione non sconosciuta. Certo, oggi Guardiola ha anche Haaland..
Tralasciando sul contenuto dell’articolo, per me c’è una cosa in particolare che differenzia noi da progetti quali quello del City, al momento. E cioè che un progetto sportivo si fonda sulla continuità della rosa, sul creare un gruppo che vede i suoi campioni o punti di riferimento tecnico stabili nel lungo periodo.

Purtroppo, l’abisso economico (e soprattutto l’assenza di una regolamentazione europea) tra noi e squadre quali il City definisce chi può puntare a un progetto a lungo termine e chi no.
 
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La GDS in edicola prova ad accostare le big italiane alle squadre top di Premier... per provare a raggiungerle. In Europa. Il Milan viene accostato al City. Ecco quanto riportato dal quotidiano:

I City non somiglia a nessuno se non a sé stesso. Ma se c’è una squadra italiana che può essere accostata al laboratorio di Guardiola, quello è il Milan. Non tanto per l’atteggiamento giochista, sempre più diffuso anche tra le nostre piccole, quanto per lo sperimentalismo, la voglia di cambiare e sorprendere gli avversari. Inventandosi sempre qualcosa nel nome del gioco. Theo terzino che incrocia, Calabria idem, uno dei due centrali che scala tra i difensori, Saelemaekers mezzala nascosta, il “sistema” (3-2-2-3) schierato all’inizio. Non parliamo di Cancelo, Rodri, De Bruyne, Silva e del centravanti chiamato “spazio”, ma dei rossoneri che, dopo tre stagioni con Pioli, sono una delle squadre più “colte” d’Europa. Più tecnica Manca qualcosa: potendo scegliere, avremmo preso Dybala, il 10 mancante, abituato a manovrare al centro, immaginando quanti filtranti avrebbero lanciato in gol Leao. Però l’investimento su De Katelaere lascia intendere la predilezione per la tecnica e il definitivo salto rispetto alle soluzioni Kessie o Krunic. Il belga non è De Bruyne, ma un trequartista tecnico, longilineo, fisico e creativo: “sporcarsi” un po’ nel nostro campionato gli farà bene. Il gioco cambierà un po’. Renato Sanches potrebbe aprire scenari da tridente, con il belga a destra, posizione non sconosciuta. Certo, oggi Guardiola ha anche Haaland..
Se ci specchiamo nel City non saremo una squadra vincente, dobbiamo essere più vicini al Liverpool.
 
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