Lo abbiamo detto tante volte: questo è il percorso scelto da vecchie glorie del Bayern a digiuno di scrivania, come Rummenigge e Hoeness, o, nella Bundesmannschaft, Bierhoff. Un inizio morbido, ruoli di rappresentanza ma di grande visibilità, inizi a capire le dinamiche delle nuove funzioni, magari intraprendi una formazione specifica e, quando sei chiamato a più alte mansioni, sei pronto. Maldini, nella offerta fatta da Fassone, sarebbe partito molto più avanti, sebbene manchi al calcio professionitico dal suo ritiro dall'agonismo, nel 2009, e sia apparsa evidente, a differenza dei Zanetti e Nedved, la soluzione di continuità. A questo punto, meglio così.