Milan: Adli sparito. Pellegrino Romero Pobega e Kjaer dimenticati.

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Come riportato dalla GDS in edicola, Adli è sparito nuovamente. Yacine tornato nelle retrovie, meglio un’esperienza in prestito? Il francese ha confermato ancora una volta di vivere con grande passione le vicende di squadra: c’è stato un tempo in cui non era solo uno dei riferimenti dello spogliatoio, piuttosto il faro del centrocampo. La favola che lo aveva visto protagonista, superando tutti gli ostacoli e conquistando finalmente una maglia da titolare è tornata ai capitoli iniziali. Un po’ come per Luka Romero e Marco Pellegrino: all’incipit della loro storia milanista non hanno dato un seguito. Sono tre dei dimenticati rossoneri (non che Kjaer e Pobega abbiano giocato di più), di certo quelli che dovranno faticare per lasciare una traccia di sé.

Adli non ha giocato nessun un minuto degli ultimi 180. Non c’è stato spazio quando il Milan doveva amministrare il risultato e neppure quando c’era da rimettere ordine dopo il pari giallorosso e provare a costruire nuove azioni da gol. La sua ultima da titolare è stata nella sconfitta interna con la Juventus: Krunic ha raccolto il testimone dopo un’ora di gioco e non l’ha più lasciato, fatta eccezione per l’ultima sfida al Psg.

Pellegrino resterà out fino all'inizio del 2024. Tre mesi di lavoro per esse- re finalmente preso in considerazione (arrivato ad agosto, esordio a fine ottobre per mancanza di alternative) e altri tre per provare a riemergere. Ancora una volta dal gradino più basso: nelle gerarchie è dietro a Tomori, Thiaw, Kalulu e Kjaer. L’infortunio gli toglierà tempo per allenare gli schemi e altro spazio per farsi notare. Oggi è un punto estraneo alla lista difensiva.


Luka Romero, come Pellegrino arrivato nella sessione estiva del mercato: per loro è già tempo di pensare a un’esperienza di formazione fuori? Contro l’Udinese Romero è rimasto in panchina nonostante l’assenza contemporanea di Pulisic e Chukwueze. Mai titolare in campionato, escluso dalla lista Champions. A 18 anni ha tutto il tempo per ribaltare lo svantaggio, oggi però va considerato tra i dimenticati. Per 45’ minuti, mai aveva avuto un tempo intero a disposizione, era rimasto sotto i riflettori del Maradona. Proprio nel momento in cui si era spenta la luce di squadra e il Milan aveva incassato la doppia rimonta del Napoli: Romero aveva procurato la punizione dal limite che Raspadori aveva trasformato nel gol del pareggio.

Altri due "dimenticati" sono Pobega e Kjaer.
 

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Adli non ha giocato nessun un minuto degli ultimi 180. Non c’è stato spazio quando il Milan doveva amministrare il risultato e neppure quando c’era da rimettere ordine dopo il pari giallorosso e provare a costruire nuove azioni da gol. La sua ultima da titolare è stata nella sconfitta interna con la Juventus: Krunic ha raccolto il testimone dopo un’ora di gioco e non l’ha più lasciato, fatta eccezione per l’ultima sfida al Psg.

Pellegrino resterà out fino all'inizio del 2024. Tre mesi di lavoro per esse- re finalmente preso in considerazione (arrivato ad agosto, esordio a fine ottobre per mancanza di alternative) e altri tre per provare a riemergere. Ancora una volta dal gradino più basso: nelle gerarchie è dietro a Tomori, Thiaw, Kalulu e Kjaer. L’infortunio gli toglierà tempo per allenare gli schemi e altro spazio per farsi notare. Oggi è un punto estraneo alla lista difensiva.


Luka Romero, come Pellegrino arrivato nella sessione estiva del mercato: per loro è già tempo di pensare a un’esperienza di formazione fuori? Contro l’Udinese Romero è rimasto in panchina nonostante l’assenza contemporanea di Pulisic e Chukwueze. Mai titolare in campionato, escluso dalla lista Champions. A 18 anni ha tutto il tempo per ribaltare lo svantaggio, oggi però va considerato tra i dimenticati. Per 45’ minuti, mai aveva avuto un tempo intero a disposizione, era rimasto sotto i riflettori del Maradona. Proprio nel momento in cui si era spenta la luce di squadra e il Milan aveva incassato la doppia rimonta del Napoli: Romero aveva procurato la punizione dal limite che Raspadori aveva trasformato nel gol del pareggio.

Altri due "dimenticati" sono Pobega e Kjaer.
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Come riportato dalla GDS in edicola, Adli è sparito nuovamente. Yacine tornato nelle retrovie, meglio un’esperienza in prestito? Il francese ha confermato ancora una volta di vivere con grande passione le vicende di squadra: c’è stato un tempo in cui non era solo uno dei riferimenti dello spogliatoio, piuttosto il faro del centrocampo. La favola che lo aveva visto protagonista, superando tutti gli ostacoli e conquistando finalmente una maglia da titolare è tornata ai capitoli iniziali. Un po’ come per Luka Romero e Marco Pellegrino: all’incipit della loro storia milanista non hanno dato un seguito. Sono tre dei dimenticati rossoneri (non che Kjaer e Pobega abbiano giocato di più), di certo quelli che dovranno faticare per lasciare una traccia di sé.

Adli non ha giocato nessun un minuto degli ultimi 180. Non c’è stato spazio quando il Milan doveva amministrare il risultato e neppure quando c’era da rimettere ordine dopo il pari giallorosso e provare a costruire nuove azioni da gol. La sua ultima da titolare è stata nella sconfitta interna con la Juventus: Krunic ha raccolto il testimone dopo un’ora di gioco e non l’ha più lasciato, fatta eccezione per l’ultima sfida al Psg.

Pellegrino resterà out fino all'inizio del 2024. Tre mesi di lavoro per esse- re finalmente preso in considerazione (arrivato ad agosto, esordio a fine ottobre per mancanza di alternative) e altri tre per provare a riemergere. Ancora una volta dal gradino più basso: nelle gerarchie è dietro a Tomori, Thiaw, Kalulu e Kjaer. L’infortunio gli toglierà tempo per allenare gli schemi e altro spazio per farsi notare. Oggi è un punto estraneo alla lista difensiva.


Luka Romero, come Pellegrino arrivato nella sessione estiva del mercato: per loro è già tempo di pensare a un’esperienza di formazione fuori? Contro l’Udinese Romero è rimasto in panchina nonostante l’assenza contemporanea di Pulisic e Chukwueze. Mai titolare in campionato, escluso dalla lista Champions. A 18 anni ha tutto il tempo per ribaltare lo svantaggio, oggi però va considerato tra i dimenticati. Per 45’ minuti, mai aveva avuto un tempo intero a disposizione, era rimasto sotto i riflettori del Maradona. Proprio nel momento in cui si era spenta la luce di squadra e il Milan aveva incassato la doppia rimonta del Napoli: Romero aveva procurato la punizione dal limite che Raspadori aveva trasformato nel gol del pareggio.

Altri due "dimenticati" sono Pobega e Kjaer.
Adlì ha dimostrato quello che vale, e con un allenatore normale, non dico un genio del calcio, sarebbe già titolare in attesa di Bennacer.
Purtroppo in panchina non abbiamo un allenatore normale.

Romero per quello che ho visto è più un giocatore da calcetto che da calcio, mentre Pellegrino ha giocato mezza partita. Magari è una pippa, ma è troppo presto per giudicarlo.
 

rossonerosempre

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Pioli non sa fare i cambi, non puoi avere 25 titolari in rosa ma non possono giocare sempre gli stessi, le riserve devono giocare di più, giocare tutte le partite con 15 giocatori ci porta ad avere un mare di infortuni, oltre a una preparazione inadeguata se si rompono da soli in allenamento
 

Swaitak

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Adli non ha giocato nessun un minuto degli ultimi 180. Non c’è stato spazio quando il Milan doveva amministrare il risultato e neppure quando c’era da rimettere ordine dopo il pari giallorosso e provare a costruire nuove azioni da gol. La sua ultima da titolare è stata nella sconfitta interna con la Juventus: Krunic ha raccolto il testimone dopo un’ora di gioco e non l’ha più lasciato, fatta eccezione per l’ultima sfida al Psg.

Pellegrino resterà out fino all'inizio del 2024. Tre mesi di lavoro per esse- re finalmente preso in considerazione (arrivato ad agosto, esordio a fine ottobre per mancanza di alternative) e altri tre per provare a riemergere. Ancora una volta dal gradino più basso: nelle gerarchie è dietro a Tomori, Thiaw, Kalulu e Kjaer. L’infortunio gli toglierà tempo per allenare gli schemi e altro spazio per farsi notare. Oggi è un punto estraneo alla lista difensiva.


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Quante volte lo dobbiamo dire che se ne deve andare? Parlo dell'asino testadura, sabotatore, interista, fautore della seconda stella del'inda.
 

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Adli non ha giocato nessun un minuto degli ultimi 180. Non c’è stato spazio quando il Milan doveva amministrare il risultato e neppure quando c’era da rimettere ordine dopo il pari giallorosso e provare a costruire nuove azioni da gol. La sua ultima da titolare è stata nella sconfitta interna con la Juventus: Krunic ha raccolto il testimone dopo un’ora di gioco e non l’ha più lasciato, fatta eccezione per l’ultima sfida al Psg.

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Sinceramente Adli mi ha stupito, non pensavo potesse mai adattarsi a giocare da play, ma che potesse al massimo prendere il posto di Reijnders come mezzala offensiva.
Invece contro la Lazio ha tirato fuori una prestazione ottima, seguita da altre buone partite.
Quando ha commesso quel (non) fallo contro l'Udinese poi mi sono detto "questo non vedrà più campo...", e infatti...

Le gerarchie di Pioli sono sempre troppo rigide, per non parlare del feticismo ingiustificato per alcuni giocatori, ogni riferimento al bosniaco è puramente voluto.
Bennacer manca come il pane, vero, però Adli ha dimostrato di avere la stoffa e le caratteristiche per sostituirlo, perchè non insistere? Davvero è incomprensibile tutto ciò.

Sinceramente ho smesso di voler capire. Se non adesso, a giugno va trovata un'altra guida tecnica, capace di valorizzare il materiale a disposizione che, continuerò sempre a dirlo, non è poco quest'anno.
Troppa gente rischia di bruciarsi così. Io ho paura in primis per Chukwueze, giocatore che ha colpi e talento, ma che non è libero di esprimere il suo enorme potenziale.
 
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