La GDS in edicola solleva dubbi sul mercato estivo del Milan e sui 49 mln di euro spesi per acquistare giocatori che stanno faticando. CDK e i suoi fratelli per ora steccano. L’ex Bruges è scivolato indietro nelle gerarchie, Origi centravanti ha fatto flo, e quante incognite, da Adli a Vranckx.
Origi, titolare per forza a Cremona ha sbagliato tutto il possibile, confermandosi allergico al gol — solo due volte in doppia cifra in 11stagioni, mai in campionato—e soprattutto ancora poco legato alla manovra: Pioli gli rinnova la fiducia da un mese (Divock è partito dal 1’ per 4 gare di fila), ma lui non decolla. Per De Ketelaere va pure peggio: allo Zini ha iniziato in panchina per la quinta volta consecutiva in A e le belle giocate dei primissimi tempi sono evaporate sotto il peso dei 32 mln spesi. Sembra la copia sbiadita del talento visto ad agosto. Ed oggi rischia anche i Mondiali. Impalpabile anche Adli: il Milan lo aspetterà o lo farà tmaturare altrove? La sorpresa è Thiaw, che a Cremona ha giocato con personalità guadagnandosi anche i complimenti di Kjaer.
Stando a questa logica, Tonali era da rimandare a Brescia, con biglietto di sola andata dopo il primo anno, Leao, o “Niangao” come qualcuno lo aveva soprannominato, da spedire sulla Luna dopo non uno, ma ben due anni in cui è stato quasi sempre inconsistente; senza dimenticare Kessie, per il quale, forse ci siamo dimenticati, ci si auspicava di “sbolognarlo” al Monaco, dopo due anni tutt’altro che esaltanti.
Il giochino della stampa di denigrare sempre e comunque il nostro mercato, è chiaro, ma il calcio reale è un’altra cosa, e dai giovani non ci si può aspettare tutto subito, bocciandoli dopo pochi mesi, perché il rischio è quello di mangiarsi le mani dopo averli regalati a qualche altra squadra. Non so se qualcuno si ricorda un certo Vieira, tanto per fare un esempio, ma di esempi ce ne sono quanti ne volete.