Sky: oggi alle 18 è previsto l'arrivo di Bee nella villa di Arcore. L'incontro con Berlusconi dovrebbe iniziare per le 18:30, i due poi guarderanno la partita insieme. L'offerta sarà la seguente: 500M per il 51% del Milan, con Berlusconi che resterà presidente onorario e Galliani che sarà affiancato da Paolo Maldini. Ci sono in ballo anche due colossi che affiancheranno Mr Bee, ossia la società di brokeraggio ADS Security e China Citic International Bank, controllata dal governo cinese. Intanto rra qualche ora è previsto anche l’arrivo a Milano di Nelio Lucas amico di Taechaubol.
Secondo Marco Bellinazzo, il Milan è stato valutato da Mr Bee 1,2 miliardi di euro, debiti inclusi. Per questo la sua offerta sarà di 500M per il 51% del Milan. L'intento è quello di diffondere domani mattina l'annuncio della conclusione della trattativa. Positiva o negativa che sia. Che da solo non fosse capace di acquistare il Milan era stato subito chiaro, ma il rampante thailandese è riuscito nell'impresa di creare una “squadra” dalle formidabili capacità economiche che crede molto nel Milan e nel business plan predisposto da Mister Bee e dai suoi consulenti (in primis lo studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners) che include, inoltre, una doppia quotazione del club, prima ad Hong Kong e poi a Milano, per raccogliere ulteriori capitali. La prima alleanza è stata stretta con Ads Securities, società di brockeraggio finanziario in forte espansione che ha sia clienti istituzionali come banche, hedge fund, gestori patrimoniali e istituzioni finanziarie divisi tra Europa, Medio Oriente e Asia, sia clienti privati. Fondatore e Chairmain di Ads Securities è Mahmood Ebraheem Al Mahmood che in passato ha guidato il team dedicato agli investimenti alternativi dell’Abu Dhabi Investment Authority dello sceicco Al Mansour, proprietario dal 2008 del Manchester City.
Il secondo accordo è stato stretto con la China Citic Bank, banca commerciale a forte vocazione internazionale controllata dalla China International Trust and Investment Corporation (CITIC), con un patrimonio di oltre 475 miliardi di dollari. Entrambe le istituzioni fanno capo direttamente al Governo cinese. E qui la cosa si fa interessante, perché sarebbero stati proprio degli esponenti di primo piano del Partito comunista cinese a spendersi per far decollare il progetto.
Politici molto vicini al presidente cinese, Xi Jinping, che il 16 marzo scorso aveva annunciato l’avvio di riforme per una rinascita del calcio definendole come qualcosa di imprescindibile per fare della Cina una nazione al vertice del panorama sportivo. Xi Jinping e la Cina, infatti, ambiscono ad ospitare l’edizione dei Campionati Mondiali 2026 e possedere un asset come il Milan, uno dei brand calcistici più popolari e vincenti della storia del calcio, e magari assorbirne il know how, sembrano degli ottimi motivi per supportare questo investimento industriale.
Altro dato da non sottovalutare è che l’intervento di Citic appare di medio-lungo termine e riduce le chance di Richard Lee, uomo d’affari di Hong Kong a capo della cordata cinese concorrente con quella di Bee. Appare, in effetti, poco credibile l'ipotesi che che mister Lee agisca contro i monolitici interessi nazionali cinesi, scatenando quindi un’asta sul Milan. Quella riguardante, invece, Ads Securities è un’operazione finanziaria. La società di Abu Dhabi ha messo a disposizione una parte dei capitali necessari all'acquisto del Milan, e quindi verrà ripagata con le somme che deriveranno dalla quotazione in Borsa. Quotazione che potrebbe anche permettere allo stesso Berlusconi di collocare proficuamente ulteriori quote del suo pacchetto di minoranza.