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Dopo Zlatan Ibrahimovic, un altro giocatore si scaglia contro Pep Guardiola.
Questa volta si tratta del croato Mario Mandzukic, punta dell'Atletico Madrid, che nel corso di un'intervista rilasciata al giornale croato Sportske Novosti è tornato a parlare del suo addio al Bayern Monaco.
"Guardiola mi mancò di rispetto. È una persona da evitare, non ha voluto che diventassi capocannoniere. Con lui non prenderei neppure un caffè, se sento un'energia negativa verso qualcuno, provo a evitare quella persona".
"Appena è arrivato in Baviera, ho capito che nulla sarebbe stato come prima e che il mio tempo al Bayern stava per finire. Mi sono sforzato ad adattarmi, ma era chiaro che non avevo futuro. Così mi sono rassegnato a lasciare il club e ho avuto il tempo di scegliere la mia destinazione. Guardiola mi ha deluso, decise lui di non farmi giocare la finale della coppa di Germania, non voleva che vincessi il titolo di capocannoniere della Bundesliga, e infatti mi fece saltare tutte le partite fino alla fine della stagione. Per me non era una cosa così importante, ma l'ho vista come una mancanza di rispetto. Bastava dirmi subito in faccia che non rientravo nella sua filosofia. Non meritavo un trattamento del genere dopo 2 anni di Bayern".
Questa volta si tratta del croato Mario Mandzukic, punta dell'Atletico Madrid, che nel corso di un'intervista rilasciata al giornale croato Sportske Novosti è tornato a parlare del suo addio al Bayern Monaco.
"Guardiola mi mancò di rispetto. È una persona da evitare, non ha voluto che diventassi capocannoniere. Con lui non prenderei neppure un caffè, se sento un'energia negativa verso qualcuno, provo a evitare quella persona".
"Appena è arrivato in Baviera, ho capito che nulla sarebbe stato come prima e che il mio tempo al Bayern stava per finire. Mi sono sforzato ad adattarmi, ma era chiaro che non avevo futuro. Così mi sono rassegnato a lasciare il club e ho avuto il tempo di scegliere la mia destinazione. Guardiola mi ha deluso, decise lui di non farmi giocare la finale della coppa di Germania, non voleva che vincessi il titolo di capocannoniere della Bundesliga, e infatti mi fece saltare tutte le partite fino alla fine della stagione. Per me non era una cosa così importante, ma l'ho vista come una mancanza di rispetto. Bastava dirmi subito in faccia che non rientravo nella sua filosofia. Non meritavo un trattamento del genere dopo 2 anni di Bayern".