Certo che alcuni di voi non hanno proprio contezza di che cosa sia il Milan oggi...
"Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di qual orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d'abiti giovanili. Mi metto a ridere. "Avverto" che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa espressione comica. Il comico è appunto un "avvertimento del contrario". Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente, s'inganna che, parata così, nascondendo le rughe e le canizie, riesca a trattenere a sé l'amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l'umoristico."
Questo è il Milan oggi, una nobile decaduta, goffamente imbellettata da tifosi nostalgici con capelli ritinti, unti e non si sa di quale orribile manteca e parata di abiti giovanili (7 Champions, seconda squadra più titolata al mondo, club italiano con più titoli europei, ex squadra di palloni d'oro e di grandi campioni), ma questa vecchia nobile decaduta non prova piacere a pararsi così come un pappagallo, ma ne soffre e lo fa soltanto perché s'inganna che, parata così, nascondendo le rughe e le canizie (le macerie che il suo vecchio padrone ha lasciato), riesca a trattenere a sé l'amore del marito molto più giovane di lei (riesca ad attrarre dirigenti, calciatori e allenatori che al contrario della nostra nobile decaduta sono in piena rampa di lancio e sono attratti da ben altre piazze e realtà più giovani con le quali non possiamo competere, perché non basta vestirsi con abiti giovanili per attrarre giovani puledri).
Spero che un giorno riacquistiate il contatto con la realtà e vi rendiate conto di che cosa è il Milan oggi. A volte con fare sprezzante, rivendicate uno status quo che oggi non abbiamo e tuonate con "noi non siamo la Sampdoria, noi non siamo il Torino, noi non siamo la Lazio, non siamo l'Atalanta, la Roma, la Samp". Ed è proprio questo il problema. La nostra realtà, la nostra dimensione attuale è proprio questa. Anzi, squadre come l'Atalanta, per tante ragioni, sono più avanti di noi.
Ora o vi immergete in questa nuova realtà dimenticando i fasti del passato (strada più breve per rialzare la testa e tornare a quei fasti), oppure continuerete a fare come la "vecchia imbellettata", o, più in generale, come qualsiasi persona in età avanzata che rammenta al giovanotto di turno, con fare nostalgico e melanconico, le imprese compiute in età giovanile (strada più lunga e tortuosa per tornare nell'olimpo del calcio e che genera soltanto tafazzismo e che è motivo per cui su un forum del Milan ci sono aggiornamenti costanti su qualsiasi cosa Antonio Conte dica o faccia e ci si trastulla sulla potenzadisuning dei cugini dandoti l'impressione di essere capitato per sbaglio su fognafans).