I motivi della nascita di questo Ital-Milan, a mio avviso, sono sostanzialmente 2: propaganda berlusconiana e modus operandi gallianesco.
Il primo però penso sia più una conseguenza del tutto.
Il secondo deriva dal fatto che galliani tratti sempre coi soliti procuratori e conosca i soliti 4 giocatori che giocano o hanno giocato in Italia e che costano pure poco. Gli stessi procuratori e ds poi conoscono il pollo e sanno che possono rifilare a lui giocatori altrimenti difficilmente vendibili a certe cifre.
Ora, vorrei proseguire un ragionamento nato nel topic su Bertolacci. Negli ultimi anni in Italia sembrano venir fuori giocatori tutti uguali. Tutti con le stesse caratteristiche (difensori che impostano, ma non sanno tenere l'uomo, centrocampisti che sanno far tutto i niente, n° 10 che rincorrono gli avversari più che fare l'ultimo passaggio, punte che sanno fare solo le sponde). Penso che questo derivi dal fatto di aver voluto seguire certe tendenze globali del calcio moderno, e di averlo fatto male. Ricordiamoci poi che il calcio italiano è sempre stato piuttosto chiuso e tradizionalista.
In Europa i portieri giocano sempre più coi piedi, in Italia pare si allenino più a giocare con i piedi che a parare.
Le grandi squadre straniere cercano sempre più difensori bravi ad impostare, a costo di schierare dei centrocampisti in quel ruolo, in Italia pare si insegni ai centrali solo quello, quando un tempo avevamo i migliori marcatori a livello mondiale.
Nel calcio moderno i centrocampisti devono saper fare tutto e correre a ritmi indiavolati per 90°, in Italia i centrocampisti fanno tutto, ma non eccellono in niente. Corrono soltanto, spesso a vuoto.
I n° 10 praticamente non esistono più. Sono stati rimpiazzati da degli esterni d'attacco (El Sharaawi, Insigne, prossimamente Berardi?), rapidi, ma non certo imprendibili, dotati di una buona tecnica, ma privi del genio e dell'imprevedibilità dei veri campioni. Senza scomodare i mostri sacri, i 10 delle piccole di 15 anni fa (Cozza, Zauli, Stroppa, Morfeo, ecc...) a livello di tecnica pura e fantasia gli erano avanti. Anche questi seguono lo standard europeo, e corrono avanti indietro. Giocano tutti nella fascia opposta al loro piede naturale, e sostanzialmente fanno sempre le stesse cose.
Sulle punte c'è poco da dire. Al Milan li abbiamo avuti quasi tutti: Matri, Gilardino, Borriello, Pazzini. Anche qui, se la prima punta moderna, oltre a stare in area, deve far movimento e giocare di sponda per l'inserimento dei centrocampisti, loro fanno in pratica soltanto quello.