Libia, inondazioni mostruose. 6.000 morti e 10.000 dispersi

[Andris]

In Libia piogge record della tempesta Daniel e inondazioni provocate dalla rottura di due dighe a Derna.

Da due giorni la tempesta colpisce la zona orientale del paese, ma nessun esperto si aspettava quanto accaduto in Cirenaica con vento fino a 180 km/h e 250 mm di pioggia
1/4 della città da 100.000 abitanti è svanita sotto tre metri di acqua con 33 milioni di metri cubi di acqua arrivati a raffica

Si contano già 6.000 morti, ma mancano all'appello almeno 10.000 persone

Anche le storiche rovine di Cirene potrebbero essere spazzate via, ora sono annegate letteralmente

Altri centri colpiti sono Bengasi, Sousse, al-Mary e al-Bayda.

La situazione è estrema, purtroppo le due fazioni al governo in Libia complicano gli aiuti e c'è chi chiede aiuto internazionale.


Mattarella propone aiuto italiano, come per il Marocco tuttora non accettato


Avvenire

 

[Andris]

 

[Andris]

 

[numero 3]

Questa novità di accettare aiuti internazionali solo da alcuni paesi la vedo come arma a doppio taglio, innanzitutto apprezzo la loro integrità e capacità di rimanere fedeli ai principi morali ma da un altro lato si rischia di finire inevitabilmente di creare un patto fra alcuni paesi a discapito di altri che poi inevitabilmente avrà ripercussioni economiche e politiche a lungo andare pericolose soprattutto in paesi ( Marocco e Libia) ancora a metà fra una cultura arretrata tradizionale e un tentativo di aprirsi all'Occidente.

 

[Crazy rossonero 90]

sarò malato io
Ma qui vedo un collegamento con le acque rosse
usati in certe avvertenze divine

 

[Andrea Red&Black]

che disastro inimmaginabile, povera gente.
Comunque aspettiamoci presto un nuovo picco di sbarchi, vista la situazione in Libia.

 

[sunburn]

innanzitutto apprezzo la loro integrità e capacità di rimanere fedeli ai principi morali

Potrebbe essere apprezzabile se il rifiuto venisse da persone personalmente coinvolte. Ma, come sempre accade, chi prende le decisioni non sta sotto le macerie a sperare che qualcuno arrivi a tirarlo fuori.
Quando si gioca con la pelle degli altri è semplicissimo rimanere fedeli a veri o presunti principi morali. Se la famiglia del re del Marocco fosse stata sotto le macerie in cima a qualche montagna sperduta invece che con le chiappe su qualche poltrona in uno sfarzoso palazzo gli aiuti li avrebbe rifiutati ugualmente?