Lago:"Milan, c'erano le basi per il Voluntary".

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
205,392
Reaction score
28,241
Il professor Umberto Lago, ex presidente della Camera del financial contro Uefa, sulla bocciatura del club rossonero in materia di Voluntary:"Mi ha colpito che al club rossonero sia stato chiesto il rifinanziamento del debito prima di emettere il verdetto. Anche perché erano tempistiche impossibili da rispettare: porlo come paletto imprescindibile equivale a renderlo impossibile. Eppure una soluzione esisteva. Si poteva porlo come condizione risolutiva. Io ti concedo il voluntary e intanto predispongo il settlement: se in primavera non sei in grado di rispettare le mie condizioni e non sei riuscito a rifinanziare, allora passi al settlement. Stesso discorso per le garanzie: la Uefa può chiederne alcune, ma se chiedono l’intera cifra diventa una cosa impraticabile. Mi verrebbe da dire che il voluntary, per la piega che ha preso, è stato ammazzato nella culla. Per come l’ho visto io, il piano del Milan poteva passare. Va detto che sull’acquisizione del club c’è stata diffidenza da parte di diversi soggetti fin da subito, cosa che può aver pesato sulla decisione. Le scarse informazioni su Li? La linea guida è giudicare il business plan, non chi c’è dietro. E se il piano è credibile, dovrebbe bastare. Anche perché se il rifinanziamento non andasse in porto, il Milan non fallirebbe: passerebbe a Elliott e la continuità aziendale verrebbe mantenuta. Il rischio default è inesistente. Tornando a Li: o siamo in un caso di conclamata pazzia, o sa di po- ter contare su ricavi cinesi derivanti dallo sfruttamento dal marchio. Fino a ora mi risulta che abbia regolarmente fatto gli aumenti di capitale. Forse agli occhi della Uefa ha influito la campagna acquisti molto aggressiva, che non è stata vista positivamente. D’altronde, per tornare grande il Milan deve osare. Si dice che il Milan possa avere problemi anche col settlement? Non credo perché impone paletti molto rigidi, fra cui i famosi -30 milioni a bilancio da non sforare nel triennio. Ci si arriva in due modi: incrementando i ricavi, anche e soprattutto in Cina, o riducendo i costi, ovvero ridimensionando la rosa e rallentando il ritorno alla competitività. Il problema del Milan comunque non sono i costi eccessivi, ma i ricavi troppo bassi. Quali le sanzioni? Una multa fra i 5 e i 10 milioni, più altri 15 condizionati al raggiungimento dei risultati. Limiti al mercato. Tetto agli stipendi. E rosa ristretta in Europa. Esclusione dalle coppe? Questo non si può escludere per nessuno, fin quando il settlement non è concluso. Nel caso del Milan mi pare una possibilità molto remota".
 

sballotello

New member
Registrato
25 Agosto 2015
Messaggi
6,396
Reaction score
19
Il professor Umberto Lago, ex presidente della Camera del financial contro Uefa, sulla bocciatura del club rossonero in materia di Voluntary:"Mi ha colpito che al club rossonero sia stato chiesto il rifinanziamento del debito prima di emettere il verdetto. Anche perché erano tempistiche impossibili da rispettare: porlo come paletto imprescindibile equivale a renderlo impossibile. Eppure una soluzione esisteva. Si poteva porlo come condizione risolutiva. Io ti concedo il voluntary e intanto predispongo il settlement: se in primavera non sei in grado di rispettare le mie condizioni e non sei riuscito a rifinanziare, allora passi al settlement. Stesso discorso per le garanzie: la Uefa può chiederne alcune, ma se chiedono l’intera cifra diventa una cosa impraticabile. Mi verrebbe da dire che il voluntary, per la piega che ha preso, è stato ammazzato nella culla. Per come l’ho visto io, il piano del Milan poteva passare. Va detto che sull’acquisizione del club c’è stata diffidenza da parte di diversi soggetti fin da subito, cosa che può aver pesato sulla decisione. Le scarse informazioni su Li? La linea guida è giudicare il business plan, non chi c’è dietro. E se il piano è credibile, dovrebbe bastare. Anche perché se il rifinanziamento non andasse in porto, il Milan non fallirebbe: passerebbe a Elliott e la continuità aziendale verrebbe mantenuta. Il rischio default è inesistente. Tornando a Li: o siamo in un caso di conclamata pazzia, o sa di po- ter contare su ricavi cinesi derivanti dallo sfruttamento dal marchio. Fino a ora mi risulta che abbia regolarmente fatto gli aumenti di capitale. Forse agli occhi della Uefa ha influito la campagna acquisti molto aggressiva, che non è stata vista positivamente. D’altronde, per tornare grande il Milan deve osare. Si dice che il Milan possa avere problemi anche col settlement? Non credo perché impone paletti molto rigidi, fra cui i famosi -30 milioni a bilancio da non sforare nel triennio. Ci si arriva in due modi: incrementando i ricavi, anche e soprattutto in Cina, o riducendo i costi, ovvero ridimensionando la rosa e rallentando il ritorno alla competitività. Il problema del Milan comunque non sono i costi eccessivi, ma i ricavi troppo bassi. Quali le sanzioni? Una multa fra i 5 e i 10 milioni, più altri 15 condizionati al raggiungimento dei risultati. Limiti al mercato. Tetto agli stipendi. E rosa ristretta in Europa. Esclusione dalle coppe? Questo non si può escludere per nessuno, fin quando il settlement non è concluso. Nel caso del Milan mi pare una possibilità molto remota".
ma è pazzo?cosa dice? Domani i libri vanno in tribunale ..e torna berlusca
 

Il Re dell'Est

New member
Registrato
14 Giugno 2013
Messaggi
15,745
Reaction score
160
Conferma quello che tutti praticamente hanno capito, ossia la decisione politica di un ente che ha ucciso nella culla (sue parole) un istituto da esso stesso creato. La continuità aziendale non era, non è e non sarà in pericolo come hanno certificato anche i revisori dell'ultimo bilancio. Si poteva concedere un VA condizionato al rifinanziamento e accettare le garanzie che comunque sono state presentate. Insomma c'erano tutti i modi per prendere una decisione molto più razionale e meno politica, o figlia di pseudo inchieste che basavano le loro accuse su argomenti (disclosure proprietà) che non hanno nulla a che vedere con il regolamento UEFA.
 
Ultima modifica:

sballotello

New member
Registrato
25 Agosto 2015
Messaggi
6,396
Reaction score
19
Conferma quello che tutti praticamente hanno capito, ossia la decisione politica di un ente che ha ucciso nella culla (sue parole) un istituto da esso stesso creato. La continuità aziendale non era, non è e non sarà in pericolo come hanno certificato anche i revisori dell'ultimo bilancio. Si poteva concedere un VA condizionato al rifinanziamento e accettare le garanzie che comunque sono state presentate. Insomma c'erano tutti i modi per prendere una decisione molto più razionale e meno politica, o figlia di pseudo inchieste che basavano le loro accuse su argomenti (disclosure proprietà) che non hanno nulla a che vedere con il regolamento UEFA.

interessante anche il commento del professore per quanto riguarda la mancata disclosure che non era richiesta per l'ottenimento del VA . Probabilmente il professore ci ha visto giusto, il mercato estivo aggressive ha fatto infuriare qualcuno che conta.
 

Aron

Senior Member
Registrato
28 Aprile 2014
Messaggi
18,075
Reaction score
397
Semplicemente per Lago le maglie del voluntary agreement dovrebbero essere più larghe, mentre per l'UEFA sono più strette.
Lago tra l'altro cade pure in doppia contraddizione quando dice che la UEFA deve giudicare il business plan e non chi c'è dietro.

prima contraddizione: si giudica il business plan? E quale sarebbe il business plan del Milan? Lo sponsor Alpen Water? Un progetto stadio totalmente assente? Una promessa qualificazione in Champions tramutata in una poco scontata qualificazione all'Europa League (che rende meno del solo girone Champions)? Una rosa che anziché aumentare di valore si è svalutata? Acquisti per 240 milioni senza aver preso nessun giocatore che possa fare da traino per il marketing?

seconda contraddizione: Yonghong Li è un pazzo o sa quel che fa? Se per Lago sa quel che fa, allora dimostrare qualche garanzia sarebbe stato semplice. Poteva farsi vivo direttamente lui al meeting con l'Uefa anziché mandare esclusivamente Fassone. Come mai non l'ha fatto?

Aggiungiamo inoltre che la continuità aziendale verrebbe mantenuta da Elliott è totalmente falso. Questo perché nessuno sa esattamente cosa farebbe Elliott del Milan, né fino a che punto sia veramente coinvolta (visto che Elliott potrebbe benissimo essere un altro schermo).
 

Il Re dell'Est

New member
Registrato
14 Giugno 2013
Messaggi
15,745
Reaction score
160
interessante anche il commento del professore per quanto riguarda la mancata disclosure che non era richiesta per l'ottenimento del VA . Probabilmente il professore ci ha visto giusto, il mercato estivo aggressive ha fatto infuriare qualcuno che conta.

Ma è stato senz'altro così. E penso soprattutto ai grandi club che fino ad oggi hanno dovuto subire il SA.

A quei livelli se non hai entrature politiche purtroppo rischi di subire decisioni capestro come quella che ci è capitata.
 

Tahva

New member
Registrato
19 Maggio 2013
Messaggi
826
Reaction score
6
Il professor Umberto Lago, ex presidente della Camera del financial contro Uefa, sulla bocciatura del club rossonero in materia di Voluntary:"Mi ha colpito che al club rossonero sia stato chiesto il rifinanziamento del debito prima di emettere il verdetto. Anche perché erano tempistiche impossibili da rispettare: porlo come paletto imprescindibile equivale a renderlo impossibile. Eppure una soluzione esisteva. Si poteva porlo come condizione risolutiva. Io ti concedo il voluntary e intanto predispongo il settlement: se in primavera non sei in grado di rispettare le mie condizioni e non sei riuscito a rifinanziare, allora passi al settlement. Stesso discorso per le garanzie: la Uefa può chiederne alcune, ma se chiedono l’intera cifra diventa una cosa impraticabile. Mi verrebbe da dire che il voluntary, per la piega che ha preso, è stato ammazzato nella culla. Per come l’ho visto io, il piano del Milan poteva passare. Va detto che sull’acquisizione del club c’è stata diffidenza da parte di diversi soggetti fin da subito, cosa che può aver pesato sulla decisione. Le scarse informazioni su Li? La linea guida è giudicare il business plan, non chi c’è dietro. E se il piano è credibile, dovrebbe bastare. Anche perché se il rifinanziamento non andasse in porto, il Milan non fallirebbe: passerebbe a Elliott e la continuità aziendale verrebbe mantenuta. Il rischio default è inesistente. Tornando a Li: o siamo in un caso di conclamata pazzia, o sa di po- ter contare su ricavi cinesi derivanti dallo sfruttamento dal marchio. Fino a ora mi risulta che abbia regolarmente fatto gli aumenti di capitale. Forse agli occhi della Uefa ha influito la campagna acquisti molto aggressiva, che non è stata vista positivamente. D’altronde, per tornare grande il Milan deve osare. Si dice che il Milan possa avere problemi anche col settlement? Non credo perché impone paletti molto rigidi, fra cui i famosi -30 milioni a bilancio da non sforare nel triennio. Ci si arriva in due modi: incrementando i ricavi, anche e soprattutto in Cina, o riducendo i costi, ovvero ridimensionando la rosa e rallentando il ritorno alla competitività. Il problema del Milan comunque non sono i costi eccessivi, ma i ricavi troppo bassi. Quali le sanzioni? Una multa fra i 5 e i 10 milioni, più altri 15 condizionati al raggiungimento dei risultati. Limiti al mercato. Tetto agli stipendi. E rosa ristretta in Europa. Esclusione dalle coppe? Questo non si può escludere per nessuno, fin quando il settlement non è concluso. Nel caso del Milan mi pare una possibilità molto remota".

Voglio far notare che questo è finito in un trafiletto a fondo pagina del quotidiano (credo fosse il corriere dello sport), mentre dice cose utili e molto interessanti su cosa dovrebbe essere il VA
 

sballotello

New member
Registrato
25 Agosto 2015
Messaggi
6,396
Reaction score
19
Voglio far notare che questo è finito in un trafiletto a fondo pagina del quotidiano (credo fosse il corriere dello sport), mentre dice cose utili e molto interessanti su cosa dovrebbe essere il VA

è naturale , e non ne parlerà nessuno. poi naturalmente ci sono i fenomeni da tastiera che pensano di saperne di piu di colui che alla UEFA faceva questo di mestiere: il mondo è bello perche è vario!!
 

sballotello

New member
Registrato
25 Agosto 2015
Messaggi
6,396
Reaction score
19
Ma è stato senz'altro così. E penso soprattutto ai grandi club che fino ad oggi hanno dovuto subire il SA.

A quei livelli se non hai entrature politiche purtroppo rischi di subire decisioni capestro come quella che ci è capitata.

che tu sappia,esiste una forma di tutela per appellarsi contro la decisione della UEFA per la mancata concessione del VA?
 

Il Re dell'Est

New member
Registrato
14 Giugno 2013
Messaggi
15,745
Reaction score
160
che tu sappia,esiste una forma di tutela per appellarsi contro la decisione della UEFA per la mancata concessione del VA?

Devo rivedere il regolamento ma non mi pare che queste decisioni siano appellabili. Poi certo, con il dialogo e il buonsenso si risolve tutto ma dalla UEFA non mi pare abbiano nessuna delle due cose :) Quindi ormai direi di ragionare sul SA.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Similar threads

Alto
head>