Kiev, scarsa controffensiva. Si corre ai ripari

Andris

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La pluriannunciata e finanziata controffensiva ucraina sta andando peggio del previsto.
Troppe perdite e pochi avanzamenti rispetto al traguardo ambizioso spingono Kiev e sostenitori occidentali a correre ai ripari.

In data 19 giugno è dichiarata la mobilitazione totale nella regione di Kiev, fino ad ora Zelensky aveva abbastanza risparmiato l'area della capitale e di certe regioni dell'ovest per una questione di mero consenso (modus operandi anche di Putin per la verità)

Il Wall Street Journal pubblica un editoriale molto franco dove dice che Kiev dovrà scendere a compromessi di territori, perchè non c'è la concreta possibilità di far tornare i confini come vorrebbero.



Intanto l'amministrazione comunale di Kiev è sotto indagine e il sindaco pugile capitolino sbotta domandandosi se non ci siano altre priorità rispetto a cercare la corruzione durante una guerra.


Il ministro Kuleba getta la maschera dopo oltre un anno di lagnanze e strafottenza in mondovisione:

"Quando vinceremo dirò che le armi saranno state sufficienti, fino ad allora saranno sempre poche"


Gli Stati Uniti hanno dato altri 6 miliardi circa di dollari (ufficialmente per un errore di calcolo del Pentagono...sic), paesi europei hanno promesso di sostituire i carri armati abbattuti dai russi, altri gli aerei.

Anche a Bruxelles si continua a lavorare per l'Ucraina: nuovi finanziamenti in cantiere annunciati da Von der Leyen (fino a 50 miliardi se Kiev farà le riforme) che promette aiuti fino al 2027 mentre Borrell è afflitto perchè in Europa non ci sono le materie prime per produrre i rifornimenti a Kiev

Pacchetto di sanzioni numero 11 in vigore
(tra un po' batteranno le stagioni di Grey's Anatomy...): incredibilmente riescono a trovare sempre nuove persone non sanzionate prima, misure sui vagoni merci russi, attenzione alle triangolazioni per aggirare le sanzioni che pare più una dichiarazione di intenti che una cosa seria


In Moldavia appena dichiarato incostituzionale il partito filorusso, che ha rappresentanti sia nel parlamento sia nelle amministrazioni locali, e il primo ministro in carica inviso ha respinto le proteste del settore agricolo (stesse scene di Polonia e altri paesi ex sovietici) dicendo che non può fermare l'acquisto di beni dall'Ucraina perchè a suo dire stanno fermando i russi da conquistare anche loro ergo devono sostenerli economicamente.


Infine, dopo le accuse reciproche sulla diga distrutta di Kakhovka (danni stimati di 1.2 miliardi) che comunque i russi hanno promesso di ricostruire, si torna allo spauracchio di mesi orsono: la nota centrale nucleare di Zaporiggia, infatti ieri Kiev ripropone l'evergreen di un attacco russo ad una centrale che essi stessi controllano.
 
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La pluriannunciata e finanziata controffensiva ucraina sta andando peggio del previsto.
Troppe perdite e pochi avanzamenti rispetto al traguardo ambizioso spingono Kiev e sostenitori occidentali a correre ai ripari.

In data 19 giugno è dichiarata la mobilitazione totale nella regione di Kiev, fino ad ora Zelensky aveva abbastanza risparmiato l'area della capitale e di certe regioni dell'ovest per una questione di mero consenso (modus operandi anche di Putin per la verità)

Il Wall Street Journal pubblica un editoriale molto franco dove dice che Kiev dovrà scendere a compromessi di territori, perchè non c'è la concreta possibilità di far tornare i confini come vorrebbero.



Intanto l'amministrazione comunale di Kiev è sotto indagine e il sindaco pugile capitolino sbotta domandandosi se non ci siano altre priorità rispetto a cercare la corruzione durante una guerra.


Il ministro Kuleba getta la maschera dopo oltre un anno di lagnanze e strafottenza in mondovisione:

"Quando vinceremo dirò che le armi saranno state sufficienti, fino ad allora saranno sempre poche"


Gli Stati Uniti hanno dato altri 6 miliardi circa di dollari (ufficialmente per un errore di calcolo del Pentagono...sic), paesi europei hanno promesso di sostituire i carri armati abbattuti dai russi, altri gli aerei.

Anche a Bruxelles si continua a lavorare per l'Ucraina: nuovi finanziamenti in cantiere annunciati da Von der Leyen (fino a 50 miliardi se Kiev farà le riforme) che promette aiuti fino al 2027 mentre Borrell è afflitto perchè in Europa non ci sono le materie prime per produrre i rifornimenti a Kiev

Pacchetto di sanzioni numero 11 in vigore
(tra un po' batteranno le stagioni di Grey's Anatomy...): incredibilmente riescono a trovare sempre nuove persone non sanzionate prima, misure sui vagoni merci russi, attenzione alle triangolazioni per aggirare le sanzioni che pare più una dichiarazione di intenti che una cosa seria


In Moldavia appena dichiarato incostituzionale il partito filorusso, che ha rappresentanti sia nel parlamento sia nelle amministrazioni locali, e il primo ministro in carica inviso ha respinto le proteste del settore agricolo (stesse scene di Polonia e altri paesi ex sovietici) dicendo che non può fermare l'acquisto di beni dall'Ucraina perchè a suo dire stanno fermando i russi da conquistare anche loro ergo devono sostenerli economicamente.


Infine, dopo le accuse reciproche sulla diga distrutta di Kakhovka (danni stimati di 1.2 miliardi) che comunque i russi hanno promesso di ricostruire, si torna allo spauracchio di mesi orsono: la nota centrale nucleare di Zaporiggia, infatti ieri Kiev ripropone l'evergreen di un attacco russo ad una centrale che essi stessi controllano.
Non è che sta andando peggio, è che gli Ucraini hanno deciso di tenere da parte il grosso delle forniture occidentali e probabilmente stanno aspettando gli aerei.
In base ai report dal fronte, c'è poca roba NATO rispetto a quello che è stato mandato per ora.
Secondo me stanno cercando di capire quale parte del fronte è meno solida per attaccare in forze più avanti.
 
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Non è che sta andando peggio, è che gli Ucraini hanno deciso di tenere da parte il grosso delle forniture occidentali e probabilmente stanno aspettando gli aerei.
In base ai report dal fronte, c'è poca roba NATO rispetto a quello che è stato mandato per ora.
Secondo me stanno cercando di capire quale parte del fronte è meno solida per attaccare in forze più avanti.

:asd: :asd: :asd: :asd: :asd: :asd:
Prima aspettavano le armi per combattere, poi aspettavano i miliardi in regalo, poi aspettavano altre armi più avanzate per vincere, poi aspettavano i missili per vincere, poi aspettavano i servizi di intelligence stranieri per vincere, poi aspettavano la rete starlink per comunicare e vincere, poi aspettavano gli himars per vincere, poi aspettavano i tank per vincere, ora aspettano gli aerei. Poi cosa facciamo, inviamo anche qualche portaerei nel mar nero?

Bella sta pagliacciata wagliò!
Degrado Ucraina ci starebbe bene come titolo :ghign:
 

Sam

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Non è che sta andando peggio, è che gli Ucraini hanno deciso di tenere da parte il grosso delle forniture occidentali e probabilmente stanno aspettando gli aerei.
In base ai report dal fronte, c'è poca roba NATO rispetto a quello che è stato mandato per ora.
Secondo me stanno cercando di capire quale parte del fronte è meno solida per attaccare in forze più avanti.
Dai Trump, su, sei troppo intelligente e preparato per crederci davvero.
La resistenza, causa aiuti NATO, è stata più lunga delle aspettative russe, ma ormai la guerra è agli sgoccioli.
L'Ucraina non vincerà mai e non riconquisterà mai quanto perso, se non tramite un potenziale accordo tra potenze.

Ma per come la vedo io: sia Donbass che Crimea sono andate.
 
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:asd: :asd: :asd: :asd: :asd: :asd:
Prima aspettavano le armi per combattere, poi aspettavano i miliardi in regalo, poi aspettavano altre armi più avanzate per vincere, poi aspettavano i missili per vincere, poi aspettavano i servizi di intelligence stranieri per vincere, poi aspettavano la rete starlink per comunicare e vincere, poi aspettavano gli himars per vincere, poi aspettavano i tank per vincere, ora aspettano gli aerei. Poi cosa facciamo, inviamo anche qualche portaerei nel mar nero?

Bella sta pagliacciata wagliò!
Degrado Ucraina ci starebbe bene come titolo :ghign:
Si, nel frattempo però hanno liberato tutto l'oblast di Kharkiv e mezzo Kherson compresa la città di Kherson stessa.
Progressi ne hanno fatti parecchi, i russi bene o male hanno preso il 90% dei loro guadagni territoriali nel primo mese di guerra e poi praticamente nulla a parte 3 centri minori come Bakhmut, Sieverodonetsk e Lyschansk.
Non facciamo passare gli ucraini come degli incapaci, non è assolutamente vero.
Hanno capito che per gli USA sono un investimento importante in termini strategici e giustamente cercano di ottenere quante più forniture possibili.
E le avranno, perchè agli USA che mettono la grana conviene alla grande spendere miliardi per tenere la Russia impantanata.

Ad oggi è Putin quello a cui conviene bloccare il conflitto, non certo a Zelensky.
 

Andris

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Si, nel frattempo però hanno liberato tutto l'oblast di Kharkiv e mezzo Kherson compresa la città di Kherson stessa.
Progressi ne hanno fatti parecchi, i russi bene o male hanno preso il 90% dei loro guadagni territoriali nel primo mese di guerra e poi praticamente nulla a parte 3 centri minori come Bakhmut, Sieverodonetsk e Lyschansk.
Non facciamo passare gli ucraini come degli incapaci, non è assolutamente vero.
Hanno capito che per gli USA sono un investimento importante in termini strategici e giustamente cercano di ottenere quante più forniture possibili.
E le avranno, perchè agli USA che mettono la grana conviene alla grande spendere miliardi per tenere la Russia impantanata.

Ad oggi è Putin quello a cui conviene bloccare il conflitto, non certo a Zelensky.
Kharkiv era poco territorio conquistato, ha sempre resistito anche se il capoluogo ha subito grande distruzione per questo
gli ucraini non conquistano territorio importante da fine autunno 2022, sono otto mesi ormai che assimilano soldi e armi senza che si riverberi sul campo di battaglia qualcosa di decisivo.
Kherson ancora non si capisce come l'abbiano persa a inizio guerra senza resistenza, forse per collaborazionismo o problemi di coordinamento, poi l'hanno riavuta ok.
i russi hanno fatto le trincee e le difese dei luoghi che volevano, sarà difficile scacciarli
 

Andris

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video interessante su Limes della scorsa settimana sulla situazione interna all'Ucraina
come è cambiato lo scenario per Zelensky da prima a dopo la guerra

 
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La pluriannunciata e finanziata controffensiva ucraina sta andando peggio del previsto.
Troppe perdite e pochi avanzamenti rispetto al traguardo ambizioso spingono Kiev e sostenitori occidentali a correre ai ripari.

In data 19 giugno è dichiarata la mobilitazione totale nella regione di Kiev, fino ad ora Zelensky aveva abbastanza risparmiato l'area della capitale e di certe regioni dell'ovest per una questione di mero consenso (modus operandi anche di Putin per la verità)

Il Wall Street Journal pubblica un editoriale molto franco dove dice che Kiev dovrà scendere a compromessi di territori, perchè non c'è la concreta possibilità di far tornare i confini come vorrebbero.



Intanto l'amministrazione comunale di Kiev è sotto indagine e il sindaco pugile capitolino sbotta domandandosi se non ci siano altre priorità rispetto a cercare la corruzione durante una guerra.


Il ministro Kuleba getta la maschera dopo oltre un anno di lagnanze e strafottenza in mondovisione:

"Quando vinceremo dirò che le armi saranno state sufficienti, fino ad allora saranno sempre poche"


Gli Stati Uniti hanno dato altri 6 miliardi circa di dollari (ufficialmente per un errore di calcolo del Pentagono...sic), paesi europei hanno promesso di sostituire i carri armati abbattuti dai russi, altri gli aerei.

Anche a Bruxelles si continua a lavorare per l'Ucraina: nuovi finanziamenti in cantiere annunciati da Von der Leyen (fino a 50 miliardi se Kiev farà le riforme) che promette aiuti fino al 2027 mentre Borrell è afflitto perchè in Europa non ci sono le materie prime per produrre i rifornimenti a Kiev

Pacchetto di sanzioni numero 11 in vigore
(tra un po' batteranno le stagioni di Grey's Anatomy...): incredibilmente riescono a trovare sempre nuove persone non sanzionate prima, misure sui vagoni merci russi, attenzione alle triangolazioni per aggirare le sanzioni che pare più una dichiarazione di intenti che una cosa seria


In Moldavia appena dichiarato incostituzionale il partito filorusso, che ha rappresentanti sia nel parlamento sia nelle amministrazioni locali, e il primo ministro in carica inviso ha respinto le proteste del settore agricolo (stesse scene di Polonia e altri paesi ex sovietici) dicendo che non può fermare l'acquisto di beni dall'Ucraina perchè a suo dire stanno fermando i russi da conquistare anche loro ergo devono sostenerli economicamente.


Infine, dopo le accuse reciproche sulla diga distrutta di Kakhovka (danni stimati di 1.2 miliardi) che comunque i russi hanno promesso di ricostruire, si torna allo spauracchio di mesi orsono: la nota centrale nucleare di Zaporiggia, infatti ieri Kiev ripropone l'evergreen di un attacco russo ad una centrale che essi stessi controllano.
l'ultima parte mi ha ricordato le puntate ridicole dove sostenevano per la punto informazioni nosense .. si si bombardano da soli ok
 
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