Kelly: Juve e big sfidano il Milan.

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Tuttosport: sì c’è anche la Juventus in piena corsa per accaparrarsi le prestazioni del mancino anglo-giamaicano Lloyd Kelly, aitante difensore centrale del Bournemouth, e nella difesa bianconera c’è penuria di centrali di piede sinistro. Se è vero che il dt milanista Geoffrey Moncada ha visionato il ragazzo una settimana fa al Vitality Stadium nel match contro il Burnley, è altrettanto vero che Cristiano Giuntoli, il “Football Director” bianconero è da tempo sulle piste dell’ex capitano delle “Cherries”. L’ex ds toscano del Napoli lo ritiene uno dei profili ideali perché Kelly è giovane (25 anni compiuti il mese scorso), forte (190 centimetri per 86 chili), veloce, aggressivo e soprattutto a parametro zero. Il suo contratto scadrà fra meno di otto mesi: il 30 giugno 2024. Arrivò a Bournemouth (città costiera del Dorset, nel sud-ovest dell’Inghilterra, affacciata sulla Manica) nell’estate 2019 proveniente dal Bristol City che ricevette 13 milioni di sterline pari a circa 15 milioni di euro. L’estate scorsa Klopp lo voleva portare ad Anfield: 20 milioni l’offerta al Bournemouth. Ma il proprietario americano Bill Foley disse di no dopo essersi consultato con l’amministratore delegato Simon Francis e il nuovo “coach” basco Andoni Iraola, assunto per sostituire il licenziato Gary O’Neil (attualmente al Wolverhampton).


Lo stesso Liverpool è ora tornato alla carica. E la lista di pretendenti è ampia: si va dal duo londinese Tottenham-Arsenal fino al Borussia Dortmund. Ma Kelly, affidatosi da poche settimane all’agente anglo-iraniano Ali Barat, ritiene che dopo un quinquennio in riva alla Manica sia giunto il momento di aumentare le proprie ambizioni (giocare in un grande club, possibilmente impegnato in Europa, meglio ancora se in Champions) ed elevare il livello retributivo, fissato a quota 1,560 milioni di “pounds” all’anno cioè circa 1,8 milioni di euro. La dote che ha colpito di più Giuntoli e il suo braccio destro Manna è la personalità di Kelly. All’inizio della scorsa stagione, con la squadra neopromossa, è diventato il capitano più giovane in Premier. Ereditando la fascia dalla leggenda Steve Cook. E non ha avuto problemi nonostante le responsabilità. Elemento dotato di leadership che sa farsi sentire nello spogliatoio. Ha perso la fascia solo per una serie di infortuni che l’anno scorso lo hanno condizionato. Così il capitano è diventato il portiere mineiro Neto, 34 anni, ex Juve e Fiorentina. Ma Kelly è tornato a indossare la fascia sabato nella gara vinta 2-1 sul Burnley che ha ridato un po’ d’ossigeno al Bournemouth: adesso le “Ciliegie” occupano il 17° posto su 20 dopo una serie-no di 4 ko di fila. Classe 1998, è nato a Bristol e ha cominciato la carriera 12enne nei “Robins” locali. All’inizio da terzino sinistro. Il suo nome completo è Lloyd Casius Kelly che suona un po’ come... Cassius Clay. Così volle papà Benjamin Franklin Kelly (sì, proprio come l’inventore del parafulmine) con la mamma Alma. Lloyd ha due fratelli, entrambi maggiori (la sorella Mary e Marcus), i quali furono dati in affidamento per 11 anni fino a che il giovane talento cominciò a guadagnare i primi soldi nel Bristol City. Tre ragazzi i cui cuori sono uniti da un legame indissolubile alla signora Thelma, la loro madre in affido.
 

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Tuttosport: sì c’è anche la Juventus in piena corsa per accaparrarsi le prestazioni del mancino anglo-giamaicano Lloyd Kelly, aitante difensore centrale del Bournemouth, e nella difesa bianconera c’è penuria di centrali di piede sinistro. Se è vero che il dt milanista Geoffrey Moncada ha visionato il ragazzo una settimana fa al Vitality Stadium nel match contro il Burnley, è altrettanto vero che Cristiano Giuntoli, il “Football Director” bianconero è da tempo sulle piste dell’ex capitano delle “Cherries”. L’ex ds toscano del Napoli lo ritiene uno dei profili ideali perché Kelly è giovane (25 anni compiuti il mese scorso), forte (190 centimetri per 86 chili), veloce, aggressivo e soprattutto a parametro zero. Il suo contratto scadrà fra meno di otto mesi: il 30 giugno 2024. Arrivò a Bournemouth (città costiera del Dorset, nel sud-ovest dell’Inghilterra, affacciata sulla Manica) nell’estate 2019 proveniente dal Bristol City che ricevette 13 milioni di sterline pari a circa 15 milioni di euro. L’estate scorsa Klopp lo voleva portare ad Anfield: 20 milioni l’offerta al Bournemouth. Ma il proprietario americano Bill Foley disse di no dopo essersi consultato con l’amministratore delegato Simon Francis e il nuovo “coach” basco Andoni Iraola, assunto per sostituire il licenziato Gary O’Neil (attualmente al Wolverhampton).


Lo stesso Liverpool è ora tornato alla carica. E la lista di pretendenti è ampia: si va dal duo londinese Tottenham-Arsenal fino al Borussia Dortmund. Ma Kelly, affidatosi da poche settimane all’agente anglo-iraniano Ali Barat, ritiene che dopo un quinquennio in riva alla Manica sia giunto il momento di aumentare le proprie ambizioni (giocare in un grande club, possibilmente impegnato in Europa, meglio ancora se in Champions) ed elevare il livello retributivo, fissato a quota 1,560 milioni di “pounds” all’anno cioè circa 1,8 milioni di euro. La dote che ha colpito di più Giuntoli e il suo braccio destro Manna è la personalità di Kelly. All’inizio della scorsa stagione, con la squadra neopromossa, è diventato il capitano più giovane in Premier. Ereditando la fascia dalla leggenda Steve Cook. E non ha avuto problemi nonostante le responsabilità. Elemento dotato di leadership che sa farsi sentire nello spogliatoio. Ha perso la fascia solo per una serie di infortuni che l’anno scorso lo hanno condizionato. Così il capitano è diventato il portiere mineiro Neto, 34 anni, ex Juve e Fiorentina. Ma Kelly è tornato a indossare la fascia sabato nella gara vinta 2-1 sul Burnley che ha ridato un po’ d’ossigeno al Bournemouth: adesso le “Ciliegie” occupano il 17° posto su 20 dopo una serie-no di 4 ko di fila. Classe 1998, è nato a Bristol e ha cominciato la carriera 12enne nei “Robins” locali. All’inizio da terzino sinistro. Il suo nome completo è Lloyd Casius Kelly che suona un po’ come... Cassius Clay. Così volle papà Benjamin Franklin Kelly (sì, proprio come l’inventore del parafulmine) con la mamma Alma. Lloyd ha due fratelli, entrambi maggiori (la sorella Mary e Marcus), i quali furono dati in affidamento per 11 anni fino a che il giovane talento cominciò a guadagnare i primi soldi nel Bristol City. Tre ragazzi i cui cuori sono uniti da un legame indissolubile alla signora Thelma, la loro madre in affido.
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Lo stesso Liverpool è ora tornato alla carica. E la lista di pretendenti è ampia: si va dal duo londinese Tottenham-Arsenal fino al Borussia Dortmund. Ma Kelly, affidatosi da poche settimane all’agente anglo-iraniano Ali Barat, ritiene che dopo un quinquennio in riva alla Manica sia giunto il momento di aumentare le proprie ambizioni (giocare in un grande club, possibilmente impegnato in Europa, meglio ancora se in Champions) ed elevare il livello retributivo, fissato a quota 1,560 milioni di “pounds” all’anno cioè circa 1,8 milioni di euro. La dote che ha colpito di più Giuntoli e il suo braccio destro Manna è la personalità di Kelly. All’inizio della scorsa stagione, con la squadra neopromossa, è diventato il capitano più giovane in Premier. Ereditando la fascia dalla leggenda Steve Cook. E non ha avuto problemi nonostante le responsabilità. Elemento dotato di leadership che sa farsi sentire nello spogliatoio. Ha perso la fascia solo per una serie di infortuni che l’anno scorso lo hanno condizionato. Così il capitano è diventato il portiere mineiro Neto, 34 anni, ex Juve e Fiorentina. Ma Kelly è tornato a indossare la fascia sabato nella gara vinta 2-1 sul Burnley che ha ridato un po’ d’ossigeno al Bournemouth: adesso le “Ciliegie” occupano il 17° posto su 20 dopo una serie-no di 4 ko di fila. Classe 1998, è nato a Bristol e ha cominciato la carriera 12enne nei “Robins” locali. All’inizio da terzino sinistro. Il suo nome completo è Lloyd Casius Kelly che suona un po’ come... Cassius Clay. Così volle papà Benjamin Franklin Kelly (sì, proprio come l’inventore del parafulmine) con la mamma Alma. Lloyd ha due fratelli, entrambi maggiori (la sorella Mary e Marcus), i quali furono dati in affidamento per 11 anni fino a che il giovane talento cominciò a guadagnare i primi soldi nel Bristol City. Tre ragazzi i cui cuori sono uniti da un legame indissolubile alla signora Thelma, la loro madre in affido.
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Lo stesso Liverpool è ora tornato alla carica. E la lista di pretendenti è ampia: si va dal duo londinese Tottenham-Arsenal fino al Borussia Dortmund. Ma Kelly, affidatosi da poche settimane all’agente anglo-iraniano Ali Barat, ritiene che dopo un quinquennio in riva alla Manica sia giunto il momento di aumentare le proprie ambizioni (giocare in un grande club, possibilmente impegnato in Europa, meglio ancora se in Champions) ed elevare il livello retributivo, fissato a quota 1,560 milioni di “pounds” all’anno cioè circa 1,8 milioni di euro. La dote che ha colpito di più Giuntoli e il suo braccio destro Manna è la personalità di Kelly. All’inizio della scorsa stagione, con la squadra neopromossa, è diventato il capitano più giovane in Premier. Ereditando la fascia dalla leggenda Steve Cook. E non ha avuto problemi nonostante le responsabilità. Elemento dotato di leadership che sa farsi sentire nello spogliatoio. Ha perso la fascia solo per una serie di infortuni che l’anno scorso lo hanno condizionato. Così il capitano è diventato il portiere mineiro Neto, 34 anni, ex Juve e Fiorentina. Ma Kelly è tornato a indossare la fascia sabato nella gara vinta 2-1 sul Burnley che ha ridato un po’ d’ossigeno al Bournemouth: adesso le “Ciliegie” occupano il 17° posto su 20 dopo una serie-no di 4 ko di fila. Classe 1998, è nato a Bristol e ha cominciato la carriera 12enne nei “Robins” locali. All’inizio da terzino sinistro. Il suo nome completo è Lloyd Casius Kelly che suona un po’ come... Cassius Clay. Così volle papà Benjamin Franklin Kelly (sì, proprio come l’inventore del parafulmine) con la mamma Alma. Lloyd ha due fratelli, entrambi maggiori (la sorella Mary e Marcus), i quali furono dati in affidamento per 11 anni fino a che il giovane talento cominciò a guadagnare i primi soldi nel Bristol City. Tre ragazzi i cui cuori sono uniti da un legame indissolubile alla signora Thelma, la loro madre in affido.
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