Clint Eastwood
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Jean Pierre Papin: attaccante francese nato a Boulogne sur-Mer il 5 Novembre 1963.
Altezza: 1,77
Peso: 70 Kg
Quando si parla dei Milan d'oro si finisce sempre per ricordare le gesta del trio olandese di Sacchi, di Savicevic, Weah, Rui Costa, Sheva, Kakà, Inzaghi.
Ma raramente si fa cenno a JEAN PIERRE PAPIN, pallone d’oro nel 1991 e altro pezzo da 90 di quel “Milan degli invincibili” di Capello, rimasto imbattuto in campionato per 58 gare consecutive.
Non lo si puo’ considerare indubbiamente un giocatore simbolo della storia del Milan al pari di quei campioni rossoneri summenzionati, visto che il suo arrivo alla corte di Berlusconi avvenne quando JPP era già al culmine della sua carriera e quindi con un passato da campione in gran parte già scritto. E poi perché non restò molto a Milano.
Tuttavia nella sua breve permanenza, pur caratterizzata da diversi problemi fisici, JPP (come era nominato) non tradì le aspettative mettendo in mostra tutto il suo repertorio sopraffino. Soprattutto nella sua prima stagione rossonera divenne a suon di gol e perle pregiate, uno dei migliori interpreti di quel Milan indimenticabile.
Fortemente voluto da Berlusconi e Capello come sostituto di quel Van Basten sempre piu’ assente per i noti problemi alla caviglia, JPP disputa 2 stagioni in rossonero, dal 1992 al 1994 con un bottino personale di 33 gol in 62 partite, 2 scudetti, 1 supercoppa italiana nel 1992, 1 Uefa Champions league vinta nel 1994, oltre ad una finale di Champions persa l’anno prima a Monaco di Baviera contro la sua ex squadra, L’Olimpique di Marsiglia.
Centravanti di razza, Papin era dotato di tecnica ed acrobazia eccelse, velocità di corsa ed esecuzione, piede vellutato e potente, oltre ad essere forte anche nel gioco aereo nonostante una statura non elevata per il ruolo. Nel complesso parliamo di un’autentica macchina da gol.
La sua parabola calcistica inizia nel 1983 all’INF Vichy e continua con l’esordio in seconda serie nel 1984 con il Valenciennes. L’anno successivo gioca nei belgi del Bruges con cui vince la coppa nazionale.
La svolta arriva pero’ quando viene ingaggiato dal potente Olimpique Marsiglia di Bernie Tapie, che fra il 1989 e il 1993 apre un ciclo di vittorie in campo nazionale e internazionale. Papin di quella squadra ne diventa il giocatore simbolo e con uno score di 185 gol in 254 partite la trascina alla vittoria di 4 titoli di Francia consecutivi (1989,’90,’91,’92), a cui si somma la Coppa di Francia nel 1992 e 5 titoli di capocannoniere. Grazie alle sue prodezze nell’edizione 1990-91 della Coppa dei Campioni (che il Marsiglia perde però in finale) JPP si aggiudica il Pallone d’oro 1991.
Divenuto in Francia ormai una star, viene ingaggiato dal Milan stellare di Berlusconi nell’estate del 1992, che però lascerà per scelta personale dopo 2 stagioni, stanco del ruolo di comprimario in una squadra già affollata di campioni.
Nel 1994 passa al Bayern Monaco dove rimane per 2 anni, per quello che sarà il periodo piu’ sfortunato della sua carriera, costellato da infortuni e poche presenze. Con i bavaresi vince comunque la Coppa Uefa 1996.
Con il ritorno in Francia al Bordeaux l’anno successivo, inizia l’ultimo periodo della sua lunga carriera, che si chiude nel 2004 a 41 anni nella squadra del Cap Ferret (anche se tornerà ancora una volta a giocare nel 2008, a 45 anni, con i dilettanti del Facture Biganos).
Papin indossa anche la maglia della nazionale francese ma in un periodo non particolarmente fortunato per i transalpini che mancano le qualificazioni all’Europeo ’88 e al Mondiale ’90. Nonostante ciò Papin anche in nazionale manca difficilmente l’appuntamento con il gol. Convocato per la prima volta nel Febbraio del 1986, va a segno contro l'Irlanda del Nord e partecipa cosi al Mondiale messicano nel quale segna 2 reti.
Partecipa ancora all’Europeo del 1992 che la Francia chiude ai quarti e segna 2 gol. La sua esperienza in Nazionale termina nel 1995 con un bottino di 30 goal in 56 presenze.
Con il ritiro dal calcio giocato Papin intraprende l’attività di allenatore con esiti altalenanti, fino al 2010 quando lascia la panchina del Châteauroux, club della Ligue 2, dopo aver ottenuto la salvezza.
La qualità del video non è granchè ma non ho trovato di meglio.
Altezza: 1,77
Peso: 70 Kg
Quando si parla dei Milan d'oro si finisce sempre per ricordare le gesta del trio olandese di Sacchi, di Savicevic, Weah, Rui Costa, Sheva, Kakà, Inzaghi.
Ma raramente si fa cenno a JEAN PIERRE PAPIN, pallone d’oro nel 1991 e altro pezzo da 90 di quel “Milan degli invincibili” di Capello, rimasto imbattuto in campionato per 58 gare consecutive.
Non lo si puo’ considerare indubbiamente un giocatore simbolo della storia del Milan al pari di quei campioni rossoneri summenzionati, visto che il suo arrivo alla corte di Berlusconi avvenne quando JPP era già al culmine della sua carriera e quindi con un passato da campione in gran parte già scritto. E poi perché non restò molto a Milano.
Tuttavia nella sua breve permanenza, pur caratterizzata da diversi problemi fisici, JPP (come era nominato) non tradì le aspettative mettendo in mostra tutto il suo repertorio sopraffino. Soprattutto nella sua prima stagione rossonera divenne a suon di gol e perle pregiate, uno dei migliori interpreti di quel Milan indimenticabile.
Fortemente voluto da Berlusconi e Capello come sostituto di quel Van Basten sempre piu’ assente per i noti problemi alla caviglia, JPP disputa 2 stagioni in rossonero, dal 1992 al 1994 con un bottino personale di 33 gol in 62 partite, 2 scudetti, 1 supercoppa italiana nel 1992, 1 Uefa Champions league vinta nel 1994, oltre ad una finale di Champions persa l’anno prima a Monaco di Baviera contro la sua ex squadra, L’Olimpique di Marsiglia.
Centravanti di razza, Papin era dotato di tecnica ed acrobazia eccelse, velocità di corsa ed esecuzione, piede vellutato e potente, oltre ad essere forte anche nel gioco aereo nonostante una statura non elevata per il ruolo. Nel complesso parliamo di un’autentica macchina da gol.
La sua parabola calcistica inizia nel 1983 all’INF Vichy e continua con l’esordio in seconda serie nel 1984 con il Valenciennes. L’anno successivo gioca nei belgi del Bruges con cui vince la coppa nazionale.
La svolta arriva pero’ quando viene ingaggiato dal potente Olimpique Marsiglia di Bernie Tapie, che fra il 1989 e il 1993 apre un ciclo di vittorie in campo nazionale e internazionale. Papin di quella squadra ne diventa il giocatore simbolo e con uno score di 185 gol in 254 partite la trascina alla vittoria di 4 titoli di Francia consecutivi (1989,’90,’91,’92), a cui si somma la Coppa di Francia nel 1992 e 5 titoli di capocannoniere. Grazie alle sue prodezze nell’edizione 1990-91 della Coppa dei Campioni (che il Marsiglia perde però in finale) JPP si aggiudica il Pallone d’oro 1991.
Divenuto in Francia ormai una star, viene ingaggiato dal Milan stellare di Berlusconi nell’estate del 1992, che però lascerà per scelta personale dopo 2 stagioni, stanco del ruolo di comprimario in una squadra già affollata di campioni.
Nel 1994 passa al Bayern Monaco dove rimane per 2 anni, per quello che sarà il periodo piu’ sfortunato della sua carriera, costellato da infortuni e poche presenze. Con i bavaresi vince comunque la Coppa Uefa 1996.
Con il ritorno in Francia al Bordeaux l’anno successivo, inizia l’ultimo periodo della sua lunga carriera, che si chiude nel 2004 a 41 anni nella squadra del Cap Ferret (anche se tornerà ancora una volta a giocare nel 2008, a 45 anni, con i dilettanti del Facture Biganos).
Papin indossa anche la maglia della nazionale francese ma in un periodo non particolarmente fortunato per i transalpini che mancano le qualificazioni all’Europeo ’88 e al Mondiale ’90. Nonostante ciò Papin anche in nazionale manca difficilmente l’appuntamento con il gol. Convocato per la prima volta nel Febbraio del 1986, va a segno contro l'Irlanda del Nord e partecipa cosi al Mondiale messicano nel quale segna 2 reti.
Partecipa ancora all’Europeo del 1992 che la Francia chiude ai quarti e segna 2 gol. La sua esperienza in Nazionale termina nel 1995 con un bottino di 30 goal in 56 presenze.
Con il ritiro dal calcio giocato Papin intraprende l’attività di allenatore con esiti altalenanti, fino al 2010 quando lascia la panchina del Châteauroux, club della Ligue 2, dopo aver ottenuto la salvezza.
La qualità del video non è granchè ma non ho trovato di meglio.