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L'insegnante siciliana Augusta Turiaco è stata uccisa a 55 anni dal vaccino Astrazeneca.
I consulenti della procura di Messina hanno depositato ieri il verdetto chiaro, come riporta l'avvocato di famiglia:
"Lo specialista in Medicina legale, coadiuvato dagli specialisti in Malattie infettive e in Anatomia patologica, ha escluso la sussistenza di ulteriori cause patogenetiche o di disordini immunitari e/o infezioni e ha riscontrato gli ‘anticorpi antieparina PF4’ studiati e approfonditi dal professor Andreas Greinacher e in altri studi in ambito europeo e americano.
I consulenti nelle 59 pagine ritengono, senza ombra di dubbio, che il decesso della Turiaco è in relazione eziologica con la somministrazione del vaccino AstraZeneca avvenuta l’11 marzo 2021.
I tecnici escludono profili di responsabilità colposa a carico dei sanitari intervenuti nella vicenda, evidenziando che gli scarsi dati della coeva letteratura scientifica, oltre l’assoluta incertezza normativa dell’epoca, consentono di far ritenere esente da censure l’attività del personale medico e infermieristico”
L'avvocato precisa che mai sono stati messi in dubbio i comportamenti del personale medico-sanitario da parte dei congiunti:
"Si evidenzia che sin dal primo momento di questa tragedia la famiglia Turiaco ha elogiato gli interventi del personale medico e infermieristico del Policlinico universitario e mai ha censurato o chiesto di indagare sull’attività posta in essere dai reparti specialistici che hanno cercato di salvare Augusta Turiaco dal nemico invisibile"
La Sicilia web
I consulenti della procura di Messina hanno depositato ieri il verdetto chiaro, come riporta l'avvocato di famiglia:
"Lo specialista in Medicina legale, coadiuvato dagli specialisti in Malattie infettive e in Anatomia patologica, ha escluso la sussistenza di ulteriori cause patogenetiche o di disordini immunitari e/o infezioni e ha riscontrato gli ‘anticorpi antieparina PF4’ studiati e approfonditi dal professor Andreas Greinacher e in altri studi in ambito europeo e americano.
I consulenti nelle 59 pagine ritengono, senza ombra di dubbio, che il decesso della Turiaco è in relazione eziologica con la somministrazione del vaccino AstraZeneca avvenuta l’11 marzo 2021.
I tecnici escludono profili di responsabilità colposa a carico dei sanitari intervenuti nella vicenda, evidenziando che gli scarsi dati della coeva letteratura scientifica, oltre l’assoluta incertezza normativa dell’epoca, consentono di far ritenere esente da censure l’attività del personale medico e infermieristico”
L'avvocato precisa che mai sono stati messi in dubbio i comportamenti del personale medico-sanitario da parte dei congiunti:
"Si evidenzia che sin dal primo momento di questa tragedia la famiglia Turiaco ha elogiato gli interventi del personale medico e infermieristico del Policlinico universitario e mai ha censurato o chiesto di indagare sull’attività posta in essere dai reparti specialistici che hanno cercato di salvare Augusta Turiaco dal nemico invisibile"
La Sicilia web