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Addirittura... il Milan di Gattuso è palesemente migliore del Milan di Montella, senza dubbio, ma questo Milan tradisce ancora le ingenuità tattiche di Gattuso.
Sembriamo una squadra adesso, è vero, ma abbiamo ancora grossi limiti, come quello della copertura del campo; ieri, ad esempio, abbiamo sofferto più di una volta gli attacchi del Cagliari - di certo non una compagine irresistibile - a causa di un cattivo scaglionamento dei giocatori in campo, ora in fase di transizione negativa, ora in fase di difesa posizionale.
Il Cagliari, secondo me, ieri si è reso anche troppo pericoloso per essere una squadra da sedicesimo posto che affronta una squadra, attualmente, da settimo, ma potenzialmente da terzo/quarto.
Io, nonostante quanto di buono si sia iniziato a vedere con Gattuso, continuo a temere gli scontri diretti con quelle che ci precedono; la Lazio sarà un bel banco di prova per Gattuso, come lo fu per Montella, ma, proprio come all'andata, non sono un granché fiducioso.
Non bisogna sottovalutare il Cagliari in realtà, di recente aveva messo in difficoltà anche la Juve. Hanno poca qualità, sono una squadra da bassa classifica, ma hanno le idee chiare ottima organizzazione e giocano alla morte, soprattutto in casa sono un avversario ostico. La vittoria di ieri è stata un bel segnale, anche per come è venuta.
Da un punto di vista tattico è stata preparata benissimo. Abbiamo bloccato Faragò che sta attraversando un periodo di forma strepitoso e mettendo in difficoltà chiunque, con un possesso di palla intelligente e ben organizzato abbiamo creato buone uscite palla a terra, anche ieri nonostante il pressing forsennato dei sardi e abbiamo gestito benissimo le seconde palle di Pavoletti. Insomma tutto quello che era necessario fare per vincere ieri.
Certo, se in certe situazioni in campo aperto riuscissimo a gestire meglio la palla... il passaggio di Suso che ha sbagliato di destro nel secondo tempo, con Kalinic a un metro dalla porta libera, è stato roba da spaccare il televisore... in queste situazioni dobbiamo migliorare per giocarcela con chi ci sta davanti. La Lazio certi errori non ce li perdona.
Detto questo, rimaniamo certamente coi piedi per terra, le due prossime partite con la Lazio ci diranno molto su chi siamo adesso, come ha detto lo stesso Gattuso.