In questa situazione non ci sono buoni.
La Nato(e gli USA in particolare) hanno la grande colpa di aver disatteso gli accordi di Minsk, la Russia(a livello di governo) ha la grandissima colpa di aver fatto valere le proprie ragioni con la violenza in Ucraina, mentre Zelensky ha la grande colpa di aver gestito una situazione così complicata in maniera fin troppo superficiale, forse sopravvalutando quello che secondo lui sarebbe stato l'aiuto da parte della Nato.
Gli unici che non meritano tutto questo sono, come sempre, i poveri civili, sia quelli costretti a lottare in Ucraina, sia quelli che indirettamente subiscono gli effetti dannosi della guerra(anche a livello psicologico, oltre che economico-sociale), in tutto il mondo.
La cosa migliore per tutti sarebbe sedersi a tavolino(Zelensky, Putin, Nato), riconoscere l'indipendenza del Donbass(che non è stato trattato in maniera così onesta e leale dall'Ucraina negli ultimi anni, come sappiamo) e mettere nero su bianco un armistizio sulla base di condizioni che possano star bene anche a Putin. Oltre al già citato Donbass, una condizione potrebbe essere il mettere nero su bianco che l'Ucraina non entri nella Nato e nell'UE.
Un'altra condizione potrebbe e dovrebbe essere quella di ridurre le sanzioni verso la Russia, perché isolare l'economia russa significa, indirettamente, mettere in ginocchio l'economia di molti altri paesi che importano l'energia(e non solo) in maniera prioritaria proprio dalla Russia.
Tutto questo farebbe uscire Putin come vincitore? Sì e non è giusto perché la violenza va sempre condannata, ma pazienza, in situazioni come queste vanno trovati dei compromessi, soprattutto quando in gioco ci sono gli interessi di miliardi di persone(neanche milioni).
Prolungare la guerra significherebbe vedere più morti in Ucraina, vedere più sofferenza e giungere allo stesso risultato che si avrebbe con un armistizio, in un clima ancora più teso però.
La priorità è interrompere la guerra ed entrare DAVVERO in trattativa, senza far emergere un ego ingiustificatamente alto e rifiutare determinate proposte, perché gli interessi in ballo non riguardano solo la vita degli ucraini, sia chiaro.