juventino
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I giornalisti italiani sono i più faziosi d’Europa, in particolare sono definiti come quelli più “a sinistra”. È questo quello che sostiene la prestigiosa Columbia University (quella in cui si sono laureati presidenti USA come Roosevelt e Obama, ndr) attraverso il suo rapporto World of Journalism Study; dal rapporto emerge che “in media la posizione dei giornalisti è collocata saldamente nello spazio ideologico del centrosinistra, in paesi come Spagna, Svezia e specialmente l’Italia i giornalisti sono ancora più spostati a sinistra”.
Il report è stato riportato in Italia da Il Giornale, che ha anche pubblicato il parere dell’accademico Luigi Curini, ordinario di Scienza Politica all’Università degli studi di Milano, espresso su un articolo pubblicato dall’Iref (Institute for Research in Economic and Fiscal Issues, con sede a Parigi) in cui si analizza la ricerca in relazione alla scarsa fiducia dei cittadini italiani nella stampa: “Prendiamo come esempio un paese in cui la maggioranza dei cittadini ha opinioni politiche moderate. E supponiamo che la maggioranza dei giornalisti sia di sinistra, e che una parte dei media invece di riportare le notizie in modo equilibrato (o anche attraverso post sui social network o partecipando a talk show) esprima senza mezzi termini il proprio orientamento politico e non sia quindi percepito come un arbitro neutrale. Ebbene, prima o poi la maggior parte dei cittadini di questo paese inizierà a mettere in dubbio la credibilità dei media”.
Il report è stato riportato in Italia da Il Giornale, che ha anche pubblicato il parere dell’accademico Luigi Curini, ordinario di Scienza Politica all’Università degli studi di Milano, espresso su un articolo pubblicato dall’Iref (Institute for Research in Economic and Fiscal Issues, con sede a Parigi) in cui si analizza la ricerca in relazione alla scarsa fiducia dei cittadini italiani nella stampa: “Prendiamo come esempio un paese in cui la maggioranza dei cittadini ha opinioni politiche moderate. E supponiamo che la maggioranza dei giornalisti sia di sinistra, e che una parte dei media invece di riportare le notizie in modo equilibrato (o anche attraverso post sui social network o partecipando a talk show) esprima senza mezzi termini il proprio orientamento politico e non sia quindi percepito come un arbitro neutrale. Ebbene, prima o poi la maggior parte dei cittadini di questo paese inizierà a mettere in dubbio la credibilità dei media”.