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La Gazzetta dello Sport oggi racconta la storia di un grande calciatore: il turco Hakan Sukur,idolo di due generazioni di turchi e non solo,riprendendo l'approfondimento del periodico tedesco Welt am Sonntag.
Oggi guida un taxi di Uber per guadagnarsi da vivere,dopo che la sua attività in caffetteria un anno fa è terminata in quanto attenzionato da strani emissari riconducibili forse ad Erdogan.
I suoi problemi sono nati esclusivamente dal dissidio con la nuova direzione presa dal partito di governo AKP sotto Erdogan.
L'attaccante turco era stato pregato in tutti i modi di entrare in politica appena lasciato il calcio nel 2008,così il partito avrebbe ottenuto molti più voti grazie a lui,al che ha ceduto aderendo alla coalizione di governo e venendo eletto nel 2011 in parlamento.
Solo che lui era un fedelissimo di Gulen,divenuto dopo il presunto golpe del 2016 il principale accusato pur risiedendo negli Stati Uniti,e quindi ha subito varie ritorsioni (sequestro di tutti i suoi beni mobili ed immobili,attacco al negozio della moglie,figli aggrediti in strada,problemi finanziari a tutti quelli che erano in affari con lui,suo padre arrestato e su di lui c'è un mandato di arresto pure).
E' riuscito ad andare in esilio anche lui negli Stati Uniti,ma trova solo lavori umili di sopravvivenza.
Erdogan l'ha inserito tra i terroristi e i traditori del paese,sebbene nessuna prova sia emersa su di lui e mai alcun processo si è tenuto.
Sukur chiude con un appello ad Erdogan di tornare sulla via della democrazia,infatti quando aveva aderito all'invito della politica il paese non era molto lontano dagli standard richiesti per l'ingresso in Unione Europea mentre ora è sempre più affine ad una dittatura medio orientale.
Oggi guida un taxi di Uber per guadagnarsi da vivere,dopo che la sua attività in caffetteria un anno fa è terminata in quanto attenzionato da strani emissari riconducibili forse ad Erdogan.
I suoi problemi sono nati esclusivamente dal dissidio con la nuova direzione presa dal partito di governo AKP sotto Erdogan.
L'attaccante turco era stato pregato in tutti i modi di entrare in politica appena lasciato il calcio nel 2008,così il partito avrebbe ottenuto molti più voti grazie a lui,al che ha ceduto aderendo alla coalizione di governo e venendo eletto nel 2011 in parlamento.
Solo che lui era un fedelissimo di Gulen,divenuto dopo il presunto golpe del 2016 il principale accusato pur risiedendo negli Stati Uniti,e quindi ha subito varie ritorsioni (sequestro di tutti i suoi beni mobili ed immobili,attacco al negozio della moglie,figli aggrediti in strada,problemi finanziari a tutti quelli che erano in affari con lui,suo padre arrestato e su di lui c'è un mandato di arresto pure).
E' riuscito ad andare in esilio anche lui negli Stati Uniti,ma trova solo lavori umili di sopravvivenza.
Erdogan l'ha inserito tra i terroristi e i traditori del paese,sebbene nessuna prova sia emersa su di lui e mai alcun processo si è tenuto.
Sukur chiude con un appello ad Erdogan di tornare sulla via della democrazia,infatti quando aveva aderito all'invito della politica il paese non era molto lontano dagli standard richiesti per l'ingresso in Unione Europea mentre ora è sempre più affine ad una dittatura medio orientale.