H.Sukur,da idolo ricco a esiliato povero

Andris

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La Gazzetta dello Sport oggi racconta la storia di un grande calciatore: il turco Hakan Sukur,idolo di due generazioni di turchi e non solo,riprendendo l'approfondimento del periodico tedesco Welt am Sonntag.
Oggi guida un taxi di Uber per guadagnarsi da vivere,dopo che la sua attività in caffetteria un anno fa è terminata in quanto attenzionato da strani emissari riconducibili forse ad Erdogan.
I suoi problemi sono nati esclusivamente dal dissidio con la nuova direzione presa dal partito di governo AKP sotto Erdogan.
L'attaccante turco era stato pregato in tutti i modi di entrare in politica appena lasciato il calcio nel 2008,così il partito avrebbe ottenuto molti più voti grazie a lui,al che ha ceduto aderendo alla coalizione di governo e venendo eletto nel 2011 in parlamento.
Solo che lui era un fedelissimo di Gulen,divenuto dopo il presunto golpe del 2016 il principale accusato pur risiedendo negli Stati Uniti,e quindi ha subito varie ritorsioni (sequestro di tutti i suoi beni mobili ed immobili,attacco al negozio della moglie,figli aggrediti in strada,problemi finanziari a tutti quelli che erano in affari con lui,suo padre arrestato e su di lui c'è un mandato di arresto pure).
E' riuscito ad andare in esilio anche lui negli Stati Uniti,ma trova solo lavori umili di sopravvivenza.
Erdogan l'ha inserito tra i terroristi e i traditori del paese,sebbene nessuna prova sia emersa su di lui e mai alcun processo si è tenuto.
Sukur chiude con un appello ad Erdogan di tornare sulla via della democrazia,infatti quando aveva aderito all'invito della politica il paese non era molto lontano dagli standard richiesti per l'ingresso in Unione Europea mentre ora è sempre più affine ad una dittatura medio orientale.
 
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La Gazzetta dello Sport oggi racconta la storia di un grande calciatore: il turco Hakan Sukur,idolo di due generazioni di turchi e non solo,riprendendo l'approfondimento del periodico tedesco Welt am Sonntag.
Oggi guida un taxi di Uber per guadagnarsi da vivere,dopo che la sua attività in caffetteria un anno fa è terminata in quanto attenzionato da strani emissari riconducibili forse ad Erdogan.
I suoi problemi sono nati esclusivamente dal dissidio con la nuova direzione presa dal partito di governo AKP sotto Erdogan.
L'attaccante turco era stato pregato in tutti i modi di entrare in politica appena lasciato il calcio nel 2008,così il partito avrebbe ottenuto molti più voti grazie a lui,al che ha ceduto aderendo alla coalizione di governo e venendo eletto nel 2011 in parlamento.
Solo che lui era un fedelissimo di Gulen,divenuto dopo il presunto golpe del 2016 il principale accusato pur residendo negli Stati Uniti,e quindi ha subito varie ritorsioni (sequestro di tutti i suoi beni mobili ed immobili,attacco al negozio della moglie,figli aggrediti in strada,problemi finanziari a tutti quelli che erano in affari con lui,suo padre arrestato e su di lui c'è un mandato di arresto pure).
E' riuscito ad andare in esilio anche lui negli Stati Uniti,ma trova solo lavori umili di sopravvivenza.
Erdogan l'ha inserito tra i terroristi e i traditori del paese,sebbene nessuna prova sia emersa su di lui e mai alcun processo si è tenuto.
Sukur chiude con un appello ad Erdogan di tornare sulla via della democrazia,infatti quando aveva aderito all'invito della politica il paese non era molto lontano dagli standard richiesti per l'ingresso in Unione Europea mentre ora è sempre più affine ad una dittatura medio orientale.

Ci lamentiamo noi, ma neppure vivere il Turchia deve essere uno spasso.
 

Clarenzio

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La Gazzetta dello Sport oggi racconta la storia di un grande calciatore: il turco Hakan Sukur,idolo di due generazioni di turchi e non solo,riprendendo l'approfondimento del periodico tedesco Welt am Sonntag.
Oggi guida un taxi di Uber per guadagnarsi da vivere,dopo che la sua attività in caffetteria un anno fa è terminata in quanto attenzionato da strani emissari riconducibili forse ad Erdogan.
I suoi problemi sono nati esclusivamente dal dissidio con la nuova direzione presa dal partito di governo AKP sotto Erdogan.
L'attaccante turco era stato pregato in tutti i modi di entrare in politica appena lasciato il calcio nel 2008,così il partito avrebbe ottenuto molti più voti grazie a lui,al che ha ceduto aderendo alla coalizione di governo e venendo eletto nel 2011 in parlamento.
Solo che lui era un fedelissimo di Gulen,divenuto dopo il presunto golpe del 2016 il principale accusato pur residendo negli Stati Uniti,e quindi ha subito varie ritorsioni (sequestro di tutti i suoi beni mobili ed immobili,attacco al negozio della moglie,figli aggrediti in strada,problemi finanziari a tutti quelli che erano in affari con lui,suo padre arrestato e su di lui c'è un mandato di arresto pure).
E' riuscito ad andare in esilio anche lui negli Stati Uniti,ma trova solo lavori umili di sopravvivenza.
Erdogan l'ha inserito tra i terroristi e i traditori del paese,sebbene nessuna prova sia emersa su di lui e mai alcun processo si è tenuto.
Sukur chiude con un appello ad Erdogan di tornare sulla via della democrazia,infatti quando aveva aderito all'invito della politica il paese non era molto lontano dagli standard richiesti per l'ingresso in Unione Europea mentre ora è sempre più affine ad una dittatura medio orientale.

La vicenda di Sukur è nota da tempo, ma nessuno in Europa pare occuparsene.
La Turchia è di fatto divenuta già un'oligarchia molto più chiusa e repressiva della Russia di Putin (guarda caso il suo compagno di merende).
E pensare che stiamo parlando di uno dei Paesi più belli al mondo che oggi, nonostante il mito di Ataturk, è quasi più illiberale dell'Iran dei figli di Khomeyni, ma siccome sta nella Nato può fare quel che gli pare.
 

Andris

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siccome sta nella Nato può fare quel che gli pare.

non credo dipenda solo dalla Nato,ma anche dalla potenza economica.
Istanbul ospita tanti investitori e tanti milionari interessati ad investirci,perchè basta un intermediario vicino al governo e non ti accade niente.
lo stesso succede ad altri luoghi,vedi Emirati Arabi Uniti,che solo grazie ai capitali attirati ed esportati sono diventati potentissimi negli ultimi dieci anni.
solo che in Turchia si è visto un cambio di passo peggiorativo come diritti umani,restrizione della libertà di pensiero e manifestazione per chi non è filogovernativo,preminenza della religione musulmana etc rispetto a quando veramente non eravamo così lontani dalla sua ammissione all'Europa politica.
se ricordi i primi anni duemila videro vari leader europei volere la Turchia come membro europeo,tra cui anche Berlusconi.
 

Clarenzio

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non credo dipenda solo dalla Nato,ma anche dalla potenza economica.
Istanbul ospita tanti investitori e tanti milionari interessati ad investirci,perchè basta un intermediario vicino al governo e non ti succede niente.
lo stesso succede ad altri luoghi,vedi Emirati Arabi Uniti,che solo grazie ai capitali attirati ed esportati sono diventati potentissimi negli ultimi dieci anni.

La Turchia è povera dai e l'Iran non sarebbe sicuramente ridotto così se non avesse subito una miriade di sanzioni imposte dai vari governi americani che si sono succeduti.
Paragonare Turchia ai vari Emirati o Kuwait è impossibile, questi ultimi sono Paesi minuscoli dove oltre allo sfruttamento del petrolio sono stati fatti investimenti e speso risorse su tecnologie all'avanguardia che hanno creato un circolo virtuoso con una parte della popolazione ricca e una minoranza non araba, ma sempre mussulmana, utilizzata come manodopera a bassissimo prezzo, in un progetto generale che non prevede l'integrazione tra differenti etnie (cristallizzazione delle caste).
Se invece esci dall'area di Istanbul e quella di Smirne non c'è il nulla in Turchia, girare ad Ankhara è come girare per Il Cairo, vedi solo povertà, sporcizia e desolazione.
 

Lambro

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Vedersi tutti i propri guadagni confiscati dallo stato per motivi così mi farebbe impazzire, ma sul serio impazzire, di quella roba che ti butti giu' dal 5 piano.
Per fortuna vivo in Italia e per sfortuna che in banca non c'ho praticamente nulla.
 

Andris

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La Turchia è povera dai e l'Iran non sarebbe sicuramente ridotto così se non avesse subito una miriade di sanzioni imposte dai vari governi americani che si sono succeduti.
Paragonare Turchia ai vari Emirati o Kuwait è impossibile, questi ultimi sono Paesi minuscoli dove oltre allo sfruttamento del petrolio sono stati fatti investimenti e speso risorse su tecnologie all'avanguardia che hanno creato un circolo virtuoso con una parte della popolazione ricca e una minoranza non araba, ma sempre mussulmana, utilizzata come manodopera a bassissimo prezzo, in un progetto generale che non prevede l'integrazione tra differenti etnie (cristallizzazione delle caste).
Se invece esci dall'area di Istanbul e quella di Smirne non c'è il nulla in Turchia, girare ad Ankhara è come girare per Il Cairo, vedi solo povertà, sporcizia e desolazione.

tanta disuguaglianza con una popolazione molto numerosa e giovane,ma c'è anche la ricchezza di pochi.
pure in Australia tutti quanti vanno a Sidney e Melbourne se è per questo,in molte aree c'è proprio il deserto.
Istanbul è tra le prime 15 al mondo per presenza di miliardari.
ha un aeroporto mostruoso e sempre in espansione,Turkish Airlines è la prima compagnia mondiale per molti indici,primo sponsor di varie manifestazioni tra cui eurolega di basket,hanno avuto la champions ora,dal punto di vista immobiliare attivissimi
anche se stanno pagando i problemi finanziari con la moneta attaccata dai mercati

tempo fa leggevo una classifica sulle città preferite per i ricchi investitori in Asia,le città che hai citato tu (Dubai,Kuwait City) erano sul podio ma al primo posto Istanbul.
Doha più indietro.

in Turchia trovi comunque dei residui di cristianesimo,di cultura orientale ma sempre europea,tanti studenti sono al corrente della comune storia europea.
altrove sei proprio in un mondo diverso da noi con regole completamente sconosciute,certo i ricchi se ne fregano ma fino ad un certo punto.
 
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E questo non è un caso isolato.

Parliamo di Eneas Kanter, centro dei Celtics che deve girare con la scorta e che per andare a giocare a Toronto contro i Raptors ha necessitato dell'intervento diretto del premier canadese Trudeau?
 

Andris

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E questo non è un caso isolato.

Parliamo di Eneas Kanter, centro dei Celtics che deve girare con la scorta e che per andare a giocare a Toronto contro i Raptors ha necessitato dell'intervento diretto del premier canadese Trudeau?

sì,anche se Kanter per otto anni ha guadagnato milioni su conti aperti negli Stati Uniti quindi resta comunque un ricco che si può permettere di fare opposizione a parole.
Sukur invece ora è una persona comune ed era un simbolo per tanto tempo,mentre Kanter non ha mai avuto questa popolarità in patria.
la sua famiglia ha pagato e questo è comune ad entrambi,come accade in questi casi quando hai familiari o parenti rimasti nel tuo paese di origine.
 
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La vicenda di Sukur è nota da tempo, ma nessuno in Europa pare occuparsene.
La Turchia è di fatto divenuta già un'oligarchia molto più chiusa e repressiva della Russia di Putin (guarda caso il suo compagno di merende).
E pensare che stiamo parlando di uno dei Paesi più belli al mondo che oggi, nonostante il mito di Ataturk, è quasi più illiberale dell'Iran dei figli di Khomeyni, ma siccome sta nella Nato può fare quel che gli pare.

Russia chiusa e repressiva? Ci sei stato?
 
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