Guerra Ucraina: fallimento incontro diplomatico Turchia.

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Simo98

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Ecco vedi,uno dei problemi è proprio questo.
Quando fai guerriglia e combatti casa per casa,non puoi indignarti e lamentarti se poi viene colpita qualche abitazione civile.
Purtroppo questa è a guerra

Concordo
I danni a strutture civili sono un effetto collaterale, più o meno volontario. Però attira consenso parlare di civili ingiustamente attaccati, e quindi gli invasi ne fanno largo uso (mi ricorda gli stessi discorsi de le guerre nella striscia di Gaza)
 
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Ecco vedi,uno dei problemi è proprio questo.
Quando fai guerriglia e combatti casa per casa,non puoi indignarti e lamentarti se poi viene colpita qualche abitazione civile.
Purtroppo questa è a guerra
Non funziona così. Il diritto internazionale impone di distinguere SEMPRE tra civili e combattenti. Se non è possibile distinguere, il diritto internazionale vieta di portare l’attacco perché è considerato attacco indiscriminato, equiparato all’attacco diretto a beni civili.
Peraltro qui parliamo di un attacco a un ospedale, che non può mai essere obiettivo militare.
 
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Concordo
I danni a strutture civili sono un effetto collaterale, più o meno volontario. Però attira consenso parlare di civili ingiustamente attaccati, e quindi gli invasi ne fanno largo uso (mi ricorda gli stessi discorsi de le guerre nella striscia di Gaza)
Proprio come fecero quei babbei partigiani in via Rasella a Roma…
 
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Non funziona così. Il diritto internazionale impone di distinguere SEMPRE tra civili e combattenti. Se non è possibile distinguere, il diritto internazionale vieta di portare l’attacco perché è considerato attacco indiscriminato, equiparato all’attacco diretto a beni civili.
Peraltro qui parliamo di un attacco a un ospedale, che non può mai essere obiettivo militare.
Credo che in nessuna guerra questa regola del diritto internazionale sia stata rispettata
 

Blu71

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Comunque, manco la storia del Covid (sparita completamente dall'agenda setting del padronato un'ora dopo lo scoppio della guerra) è servita a far capire all'italiano medio come funzionano le cose, ed i tanti racconti, in questa nazione. E come già scritto, siamo passati dai vaccini allo iodio. Siamo un popolo senza speranza, ormai. Ed è normale, è una conseguenza, che questa nazione sia ai minimi storici da tanto tempo.
 

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quale realtà dei fatti ?
qui c'è solo una certezza: è stato bombardato quel palazzo che ospitava anche un reparto di ostetricia

da questo punto in poi niente è sicuro.

la versione ucraina è dal primo giorno quella più semplicistica e immediata per colpire l'emotività dell'opinione pubblica: sostanzialmente per loro i generali agiscono in modo spietato senza curarsi di niente e nessuno

non c'è alcun approfondimento o filtro, tutto viene pubblicato in modo immediato perchè appunto questa versione non necessita di alcun ragionamento


per quel che si trova online da reporter in Donbass, non solo indipendente ma anche ucraino, quel posto era da parecchi giorni segnalato con una X gigantesca sopra

non è un caso che non si vedano vittime militari, quindi loro erano già evacuati altrove

dunque, anche mettendo come tutto reale, lì non sarebbero rmai dovuti restare dei civili perchè ripeto da giorni e giorni si sapeva che sarebbe stato bombardato
Perdonami @Andris ma bambini e donne degenti in un reparto neonatale o pediatrico sono lì perchè hanno problemi e devono essere curati e monitorati perchè chi non ha problemi al giorno d'oggi partorisce e va a casa quasi in day hospital, cosa dovevano fare uscire per strada in una città assediata e bombardata con l'agocanula o il sondino nasogastrico attaccato e rifugiarsi in qualche buco senza assistenza e apparecchiatura medica? Ma siete seri?
 

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Alla versione ucraina e occidentale su quanto accaduto nell'ospedale di maternità, si contrappone la versione russa. Ecco quanto riportato da lenta.ru, che riporta una testimonianza di un testimone diretto (a detta loro). Ecco l'articolo tradotto dal russo:

"Ci sono sempre tragedie umane dietro i numeri. Un uomo cammina vicino alle tende dove vengono presi i profughi. È nervoso e non lascia andare il telefono, la sua faccia mostra che non dorme da diversi giorni. Si chiama Igor, ha trascorso circa una giornata sulla strada per arrivare a Bezymennoe dalla Crimea . Si rivolge costantemente ai militari, dipendenti del Ministero per le situazioni di emergenza, chiedendo di vedere le liste per sapere se i suoi anziani genitori sono riusciti a evacuare da Mariupol. Sta cercando di accompagnare i soldati verso la prima linea, più vicino alla città.

Non ha contatti con i suoi genitori dalla sera del 5 marzo. Poi sua madre ha detto che non era possibile partire sugli autobus di evacuazione: si sono semplicemente seduti, quando i militari si sono avvicinati e hanno detto che non era sicuro muoversi lungo il corridoio umanitario. Le persone indignate hanno ricevuto mozziconi in faccia, per avvertimento, persone in uniforme hanno sparato in aria

Igor ha detto che negli ultimi giorni di febbraio persone in uniforme sono arrivate all'ospedale di maternità dove lavora sua madre. Non sa se fossero combattenti delle Forze armate ucraine o del battaglione nazionalista "Azov" ( bandito nella Federazione Russa ). I militari hanno abbattuto tutte le serrature, disperso il personale dell'ospedale di maternità e installato punti di fuoco nell'edificio per preparare, come hanno spiegato ai medici, la “fortezza di Mariupol” alla difesa. La reazione dei militari alle obiezioni è standard: colpi con il calcio dei fucili, sparando in aria.
 

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Alla versione ucraina e occidentale su quanto accaduto nell'ospedale di maternità, si contrappone la versione russa. Ecco quanto riportato da lenta.ru, che riporta una testimonianza di un testimone diretto (a detta loro). Ecco l'articolo tradotto dal russo:

"Ci sono sempre tragedie umane dietro i numeri. Un uomo cammina vicino alle tende dove vengono presi i profughi. È nervoso e non lascia andare il telefono, la sua faccia mostra che non dorme da diversi giorni. Si chiama Igor, ha trascorso circa una giornata sulla strada per arrivare a Bezymennoe dalla Crimea . Si rivolge costantemente ai militari, dipendenti del Ministero per le situazioni di emergenza, chiedendo di vedere le liste per sapere se i suoi anziani genitori sono riusciti a evacuare da Mariupol. Sta cercando di accompagnare i soldati verso la prima linea, più vicino alla città.

Non ha contatti con i suoi genitori dalla sera del 5 marzo. Poi sua madre ha detto che non era possibile partire sugli autobus di evacuazione: si sono semplicemente seduti, quando i militari si sono avvicinati e hanno detto che non era sicuro muoversi lungo il corridoio umanitario. Le persone indignate hanno ricevuto mozziconi in faccia, per avvertimento, persone in uniforme hanno sparato in aria


Igor ha detto che negli ultimi giorni di febbraio persone in uniforme sono arrivate all'ospedale di maternità dove lavora sua madre. Non sa se fossero combattenti delle Forze armate ucraine o del battaglione nazionalista "Azov" ( bandito nella Federazione Russa ). I militari hanno abbattuto tutte le serrature, disperso il personale dell'ospedale di maternità e installato punti di fuoco nell'edificio per preparare, come hanno spiegato ai medici, la “fortezza di Mariupol” alla difesa. La reazione dei militari alle obiezioni è standard: colpi con il calcio dei fucili, sparando in aria.

A chi diamo retta?
 
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