Giroud:"Voglio decidere il derby. Cardinale...". Tomori:"Qui grazie a Maldini".

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Giroud a Mediaset:"E’ sempre una partita speciale per i tifosi e poi. C’è una grande rivalità. Vogliamo continuare a vincere. Se vinciamo andiamo davanti a loro. Che gusto hanno i gol dell’anno scorso? Non lo so. Avessimo perso saremmo stati sette punti dietro e sarebbe stata difficile. Loro possono perdere partite, non sono invincibili. Conosciamo i loro punti deboli. Questo tipo di derby si vince col cuore. Cardinale allo stadio? Lui crede che possiamo fare una grande stagione. Vogliamo mostrargli che siamo pronti. Mi piacerebbe decidere questo derby? Al 100%".

Tomori a GQ:"All’inizio della scorsa stagione non molte persone pensavano fossimo in grado di vincere. Ma fin da quando sono arrivato ci rendevamo conto di avere un’ottima squadra. Di essere forti. Lo sapevamo e su questo siamo riusciti a costruire qualcosa di importante, siamo migliorati nel corso della stagione e un anno in più di esperienza ci è stato molto di aiuto. Alla fine abbiamo avuto l’opportunità e l’abbiamo colta, vincendo le ultime sei partite: penso che ce lo siamo meritato, non è mai facile vincere un campionato. Lo scudetto? Il tour sul bus per le vie della città è stato incredibile, ovunque andavamo c’erano i nostri tifosi, è stato pazzesco. Sicuramente è stato il più bel momento della mia carriera. È bello guardare indietro, abbiamo assaggiato cosa vuol dire vincere, ma adesso vogliamo provare a ripeterci. Riuscirci una volta è straordinario, ma una seconda…".

"Chiunque segua il calcio sa cos’è il Milan, è una squadra con una storia importante, un grande club conosciuto in tutto il mondo. E poi è stato Maldini a volermi, da difensore è stato un aspetto che mi ha reso molto felice".

"Con l’infortunio di Simon, ho capito che era arrivato il momento di elevare il livello del mio gioco, di raggiungere quella continuità che potesse fare di me un leader. Mi è venuto tutto abbastanza naturale".

"Sono sempre felice quando non subiamo reti, anche perché sappiamo che le nostre possibilità di vincere aumentano: con grandi attaccanti come Leao e Giroud lì davanti, il gol prima o poi riusciamo a farlo".

"San Siro? Quando sono arrivato in Italia, gli stadi erano vuoti per colpa della pandemia. Non ero mai stato a San Siro prima, perciò quando l’ho visto pieno per la prima volta è stato fantastico. Mi sono subito sentito a mio agio. Ricordo la prima partita di Champions in casa, contro l’Atlético: anche se non abbiamo vinto, l’atmosfera era incredibile. Qui, rispetto all’Inghilterra dove la gente arriva all’ultimo minuto, vedi lo stadio pieno già quando entri in campo per il riscaldamento. E poi, l’ultima gara di campionato contro l’Atalanta: i miei amici erano sugli spalti, e ogni volta che mi fanno vedere le foto di quel giorno…".
 
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iceman.

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Giroud a Mediaset:"E’ sempre una partita speciale per i tifosi e poi. C’è una grande rivalità. Vogliamo continuare a vincere. Se vinciamo andiamo davanti a loro. Che gusto hanno i gol dell’anno scorso? Non lo so. Avessimo perso saremmo stati sette punti dietro e sarebbe stata difficile. Loro possono perdere partite, non sono invincibili. Conosciamo i loro punti deboli. Questo tipo di derby si vince col cuore. Cardinale allo stadio? Lui crede che possiamo fare una grande stagione. Vogliamo mostrargli che siamo pronti. Mi piacerebbe decidere questo derby? Al 100%".
Piglia la porta però, contro il Sassuolo hai tirato una ciabattata.
 

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Giroud a Mediaset:"E’ sempre una partita speciale per i tifosi e poi. C’è una grande rivalità. Vogliamo continuare a vincere. Se vinciamo andiamo davanti a loro. Che gusto hanno i gol dell’anno scorso? Non lo so. Avessimo perso saremmo stati sette punti dietro e sarebbe stata difficile. Loro possono perdere partite, non sono invincibili. Conosciamo i loro punti deboli. Questo tipo di derby si vince col cuore. Cardinale allo stadio? Lui crede che possiamo fare una grande stagione. Vogliamo mostrargli che siamo pronti. Mi piacerebbe decidere questo derby? Al 100%".

Tomori a GQ:"All’inizio della scorsa stagione non molte persone pensavano fossimo in grado di vincere. Ma fin da quando sono arrivato ci rendevamo conto di avere un’ottima squadra. Di essere forti. Lo sapevamo e su questo siamo riusciti a costruire qualcosa di importante, siamo migliorati nel corso della stagione e un anno in più di esperienza ci è stato molto di aiuto. Alla fine abbiamo avuto l’opportunità e l’abbiamo colta, vincendo le ultime sei partite: penso che ce lo siamo meritato, non è mai facile vincere un campionato. Lo scudetto? Il tour sul bus per le vie della città è stato incredibile, ovunque andavamo c’erano i nostri tifosi, è stato pazzesco. Sicuramente è stato il più bel momento della mia carriera. È bello guardare indietro, abbiamo assaggiato cosa vuol dire vincere, ma adesso vogliamo provare a ripeterci. Riuscirci una volta è straordinario, ma una seconda…".

"Chiunque segua il calcio sa cos’è il Milan, è una squadra con una storia importante, un grande club conosciuto in tutto il mondo. E poi è stato Maldini a volermi, da difensore è stato un aspetto che mi ha reso molto felice".

"Con l’infortunio di Simon, ho capito che era arrivato il momento di elevare il livello del mio gioco, di raggiungere quella continuità che potesse fare di me un leader. Mi è venuto tutto abbastanza naturale".

"Sono sempre felice quando non subiamo reti, anche perché sappiamo che le nostre possibilità di vincere aumentano: con grandi attaccanti come Leao e Giroud lì davanti, il gol prima o poi riusciamo a farlo".

"San Siro? Quando sono arrivato in Italia, gli stadi erano vuoti per colpa della pandemia. Non ero mai stato a San Siro prima, perciò quando l’ho visto pieno per la prima volta è stato fantastico. Mi sono subito sentito a mio agio. Ricordo la prima partita di Champions in casa, contro l’Atlético: anche se non abbiamo vinto, l’atmosfera era incredibile. Qui, rispetto all’Inghilterra dove la gente arriva all’ultimo minuto, vedi lo stadio pieno già quando entri in campo per il riscaldamento. E poi, l’ultima gara di campionato contro l’Atalanta: i miei amici erano sugli spalti, e ogni volta che mi fanno vedere le foto di quel giorno…".
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Giroud a Mediaset:"E’ sempre una partita speciale per i tifosi e poi. C’è una grande rivalità. Vogliamo continuare a vincere. Se vinciamo andiamo davanti a loro. Che gusto hanno i gol dell’anno scorso? Non lo so. Avessimo perso saremmo stati sette punti dietro e sarebbe stata difficile. Loro possono perdere partite, non sono invincibili. Conosciamo i loro punti deboli. Questo tipo di derby si vince col cuore. Cardinale allo stadio? Lui crede che possiamo fare una grande stagione. Vogliamo mostrargli che siamo pronti. Mi piacerebbe decidere questo derby? Al 100%".

Tomori a GQ:"All’inizio della scorsa stagione non molte persone pensavano fossimo in grado di vincere. Ma fin da quando sono arrivato ci rendevamo conto di avere un’ottima squadra. Di essere forti. Lo sapevamo e su questo siamo riusciti a costruire qualcosa di importante, siamo migliorati nel corso della stagione e un anno in più di esperienza ci è stato molto di aiuto. Alla fine abbiamo avuto l’opportunità e l’abbiamo colta, vincendo le ultime sei partite: penso che ce lo siamo meritato, non è mai facile vincere un campionato. Lo scudetto? Il tour sul bus per le vie della città è stato incredibile, ovunque andavamo c’erano i nostri tifosi, è stato pazzesco. Sicuramente è stato il più bel momento della mia carriera. È bello guardare indietro, abbiamo assaggiato cosa vuol dire vincere, ma adesso vogliamo provare a ripeterci. Riuscirci una volta è straordinario, ma una seconda…".

"Chiunque segua il calcio sa cos’è il Milan, è una squadra con una storia importante, un grande club conosciuto in tutto il mondo. E poi è stato Maldini a volermi, da difensore è stato un aspetto che mi ha reso molto felice".

"Con l’infortunio di Simon, ho capito che era arrivato il momento di elevare il livello del mio gioco, di raggiungere quella continuità che potesse fare di me un leader. Mi è venuto tutto abbastanza naturale".

"Sono sempre felice quando non subiamo reti, anche perché sappiamo che le nostre possibilità di vincere aumentano: con grandi attaccanti come Leao e Giroud lì davanti, il gol prima o poi riusciamo a farlo".

"San Siro? Quando sono arrivato in Italia, gli stadi erano vuoti per colpa della pandemia. Non ero mai stato a San Siro prima, perciò quando l’ho visto pieno per la prima volta è stato fantastico. Mi sono subito sentito a mio agio. Ricordo la prima partita di Champions in casa, contro l’Atlético: anche se non abbiamo vinto, l’atmosfera era incredibile. Qui, rispetto all’Inghilterra dove la gente arriva all’ultimo minuto, vedi lo stadio pieno già quando entri in campo per il riscaldamento. E poi, l’ultima gara di campionato contro l’Atalanta: i miei amici erano sugli spalti, e ogni volta che mi fanno vedere le foto di quel giorno…".
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Giroud a Mediaset:"E’ sempre una partita speciale per i tifosi e poi. C’è una grande rivalità. Vogliamo continuare a vincere. Se vinciamo andiamo davanti a loro. Che gusto hanno i gol dell’anno scorso? Non lo so. Avessimo perso saremmo stati sette punti dietro e sarebbe stata difficile. Loro possono perdere partite, non sono invincibili. Conosciamo i loro punti deboli. Questo tipo di derby si vince col cuore. Cardinale allo stadio? Lui crede che possiamo fare una grande stagione. Vogliamo mostrargli che siamo pronti. Mi piacerebbe decidere questo derby? Al 100%".

Tomori a GQ:"All’inizio della scorsa stagione non molte persone pensavano fossimo in grado di vincere. Ma fin da quando sono arrivato ci rendevamo conto di avere un’ottima squadra. Di essere forti. Lo sapevamo e su questo siamo riusciti a costruire qualcosa di importante, siamo migliorati nel corso della stagione e un anno in più di esperienza ci è stato molto di aiuto. Alla fine abbiamo avuto l’opportunità e l’abbiamo colta, vincendo le ultime sei partite: penso che ce lo siamo meritato, non è mai facile vincere un campionato. Lo scudetto? Il tour sul bus per le vie della città è stato incredibile, ovunque andavamo c’erano i nostri tifosi, è stato pazzesco. Sicuramente è stato il più bel momento della mia carriera. È bello guardare indietro, abbiamo assaggiato cosa vuol dire vincere, ma adesso vogliamo provare a ripeterci. Riuscirci una volta è straordinario, ma una seconda…".

"Chiunque segua il calcio sa cos’è il Milan, è una squadra con una storia importante, un grande club conosciuto in tutto il mondo. E poi è stato Maldini a volermi, da difensore è stato un aspetto che mi ha reso molto felice".

"Con l’infortunio di Simon, ho capito che era arrivato il momento di elevare il livello del mio gioco, di raggiungere quella continuità che potesse fare di me un leader. Mi è venuto tutto abbastanza naturale".

"Sono sempre felice quando non subiamo reti, anche perché sappiamo che le nostre possibilità di vincere aumentano: con grandi attaccanti come Leao e Giroud lì davanti, il gol prima o poi riusciamo a farlo".

"San Siro? Quando sono arrivato in Italia, gli stadi erano vuoti per colpa della pandemia. Non ero mai stato a San Siro prima, perciò quando l’ho visto pieno per la prima volta è stato fantastico. Mi sono subito sentito a mio agio. Ricordo la prima partita di Champions in casa, contro l’Atlético: anche se non abbiamo vinto, l’atmosfera era incredibile. Qui, rispetto all’Inghilterra dove la gente arriva all’ultimo minuto, vedi lo stadio pieno già quando entri in campo per il riscaldamento. E poi, l’ultima gara di campionato contro l’Atalanta: i miei amici erano sugli spalti, e ogni volta che mi fanno vedere le foto di quel giorno…".
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