Giroud:"Lascio il Milan. Resterà sempre nel mio cuore"

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Come già riferito, Giroud annuncia l'addio al Milan:"Sono qua per dirvi che giocherà le due mie ultime partite al Milan. Io vado a continuare la mia carriera, ma in MLS. Sono molto molto orgoglioso di tutto quello che ho fatto nel Milan, in questi tre anni. E' il momento giusto per dirlo. Scusa sono un po' emozionato, ma la mia storia con il Milan finisce quest'anno ma comunque il Milan rimarrà per sempre nel mio cuore".


Come hai maturato questa decisione? Quando l'hai presa?
"Qualche settimana fa. Ho dato tutto che ho al Milan, da 35 anni più o meno a oggi, quasi 38. Per me, e penso anche per la famiglia, è il momento giusto per un'esperienza diversa di vita dal Milan, e niente di più".

E' arrivato il momento di mettere la famiglia al primo posto?
"Si. La famiglia fa i sacrfici durante tutta la nostra carriera. Siamo in una vita che va a 200km all'ora, ed oggi voglio un po' più pensare alla mia famiglia. Ma non è la fine della mia carriera, ma è il momento giusto di prendere questa scelta".

Che effetto ti fa lasciare il calcio europeo dopo quasi 20 anni?
"Ho il cuore che batte più forte. Per me il calcio è la mia passione, la mia vita. Indossare questa maglia era un onore. Penso che finire ad altissimo livello in Europa, al Milan, è la cosa che volevo".

Lasci l'Europa al top, da protagonista. E' così che volevi lasciare questo livello di calcio?
"Non esattamente. Volevo lasciare con un trofeo. Sai quanto sono un competitore. Ho dato tutto per questa maglia dal primo giorni. Il più importante adesso è di tenere questo secondo posto. L'ultima partita in casa sarò molto emozionato ma io voglio finire bene, voglio ringraziare i tifosi. Ho tanta stima per queste persone che lavorano qua, a Casa Milan, a Milanello. I tifosi mi hanno accolto molto bene. Non potevo sognare di un primo anno così, con lo Scudetto, e tutte le emozioni favolose che abbiamo vissuto insieme. Sono molto molto orgoglioso".

Come hai fatto, mentalmente e fisicamente, ad arrivare così professionista fino a 38 anni?
"Sono molto molto grato. Voglio sempre di più, a fare attenzione a come mangio, quanto dormo. Se tu vuoi giocare fino a quest'età devi essere professionista. La cosa più importante è anche la voglia, la determinazione. Dico sempre che è più importante la passione che è nel cuore".

Hai paura pensando al futuro?
"No paura, ma io sono nostalgico. Di questi anni ma sono molto eccitato anche. Voglio finire nella migliore maniera al Milan Voglio dare tutto per il mio futuro club e vincere".


Hai vinto tanto, tutto. Che sogni ha Olivier Giroud a 38 anni?
"Forse un'Europeo con la Francia. Sarà anche il mio ultimo torneo. L'abbiamo perso in finale, in casa, nel 2016 e mi è rimasto un po' qua. Ha costruito il nostro successo nel 2018 quando siamo diventati campioni del mondo. Finire all'altissimo livello in Europa con il Milan e con la Francia per me era una decisione giusta al moomento giusto".

I sogni di Olivier quali sono? Di un papà, marito che si approccia ad una nuova vita?
"Sogno un'esperienza di vita diversa anche per i miei bimbi. L'opportunità di vedere un'altra cultura praticamente. Io sono felice anche perché sarò con il mio amico della Nazionale Lloris, incredibile ritrovarci lì".

Tu sei stato solo tre anni ma sei entrato nel cuore di tutti noi. Te lo aspettavi e come hai approcciato tu a questi tre anni?
"Le persone che mi conoscono bene sanno che io voglio sempre vincere, io voglio essere anche una persona simpatica fuoori dal campo. Tutti i club dove ho giocato ho lasciato persone che mi amavano, e per me è una cosa molto importante".

Cosa ti aspettavi quando sei arrivati qui?
"Mi aspettavo l'atmosfera pazzesca di San Siro, ma quando abbiamo ad esempio vinto questo Scudetto, al primo anno, non mi aspettavo tanta gente sulla strada. Non aspettavo tanto amore dei tifosi, tanta passione, perché da quando ero piccolo ero un tifoso del Milan, ma sei lontano, sei in Francia, e non vedi queste cose tutti i giorni. Quando sei dentro questo club tu ti rendi conto che è un top club, un grandissimo club e che è un onore giocare con questa maglia. Quando sei a Milanello e tu vedi le foto sui muri...non asettavo Barbara, Giorgio (due cameriei di Milanello n.d.r.) a Milanello e sapere dopo due settimane che sapevano cosa volessi per colazione. Questo è stato molto carino. Parlo di loro ma posso parlare di tante persone che mi accolto bene e a cui voglio bene. Quando tu arrivi al Milan e ricevi questo tipo d'accoglienza ti fa capire che sei arrivato in un club speciale, con dei valori speciali che mi parlano. E' sempre aiutare il prossimo, stare uniti, vicini. Per me è anche un'esperienza umana molto forte".

Quando secondo te è scattata la tua scintilla d'amore con il Milan?
"Quando il Milan è venuto a cercarmi. Sono nato nell''86 quinid ho visto la squadra di Maldini, che voglio anche ringraziare, perché lui e il mister mi hanno dato questa fiducia. Ho iniziato a guardare il Milan quando ero piccolo e dopo, e poi da ragazzo Sheva era il mio giocatore preferito. Il Milan ha vinto tanto. In Italia solo il Milan".

Ti ricordi il tuo primo giorno qua al Milan?
"Mi ricordo bene di questo momento, di quando ho preso la maglia, l'ho odorata e ho baciato lo stemma. Come se fosse ieri".

Che profumo ha quella maglia tre anni dopo?
"La stessa sensazione. Solo che ho l'orgoglio di aver vinto uno Scudetto, un'emozione particolare".

Pensi che tu e il Milan vi siate incontrati troppo tardi?
"Se tu mi chiedi se volevo cambiare qualcosa della mia carriera ti rispondo niente. Io sono così grato di avere l'opportunità di vivere della mia passione, di avere giocato nei grandi club, ed anche giocare in Inghilterra".

Se ci fosse stato un copione per quest'avventura, l'avresti scritto così?
"Si, io firmo subito per lo Scudetto il primo anno, soprattutto dopo un po' di anni che non avevamo vinto. Quindi di questo sono molto orgoglioso".


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Come già riferito, Giroud annuncia l'addio al Milan:"Sono qua per dirvi che giocherà le due mie ultime partite al Milan. Io vado a continuare la mia carriera, ma in MLS. Sono molto molto orgoglioso di tutto quello che ho fatto nel Milan, in questi tre anni. E' il momento giusto per dirlo. Scusa sono un po' emozionato, ma la mia storia con il Milan finisce quest'anno ma comunque il Milan rimarrà per sempre nel mio cuore".

giroud-1.jpg
Un malus della nostra stagione, incluso il rigore sbagliato col Dortmund.
Ma non è colpa sua se doveva tirare la carretta a 37 anni.

Ma non gli si puo' voler male, gran professionista e soprattutto un pezzo di Scudetto è suo!

buona fortuna!
 

alexpozzi90

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Un malus della nostra stagione, incluso il rigore sbagliato col Dortmund.
Ma non è colpa sua se doveva tirare la carretta a 37 anni.

Ma non gli si puo' voler male, un pezzo di Scudetto è suo!

buona fortuna!
Sarei curioso di scoprire un giorno, quanto sia anche "colpa" sua che si impuntava per giocare e quanto fosse vigliaccheria/incapacità di Pioli a trovare un piano B (Okafor e/o Jovic). Di base ovviamente la colpa è della società in questo caso.
 
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Sarei curioso di scoprire un giorno, quanto sia anche "colpa" sua che si impuntava per giocare e quanto fosse vigliaccheria/incapacità di Pioli a trovare un piano B (Okafor e/o Jovic). Di base ovviamente la colpa è della società in questo caso.
Sicuramente fissazione di Pioli.
Non c'è nulla che ne rendesse utile la presenza, non combinava nulla.

Ma non è questo il topic, a Oliviero gli si vuole bene, giusto finirla con rispetto.
 

DavMilan

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Come già riferito, Giroud annuncia l'addio al Milan:"Sono qua per dirvi che giocherà le due mie ultime partite al Milan. Io vado a continuare la mia carriera, ma in MLS. Sono molto molto orgoglioso di tutto quello che ho fatto nel Milan, in questi tre anni. E' il momento giusto per dirlo. Scusa sono un po' emozionato, ma la mia storia con il Milan finisce quest'anno ma comunque il Milan rimarrà per sempre nel mio cuore".

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nonostante siano più le partite con lui in campo che sembrava di giocare in 10, gli auguro buona fortuna. Nel derby dell'anno dello scudetto ci hai fatto godere.
 

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Come già riferito, Giroud annuncia l'addio al Milan:"Sono qua per dirvi che giocherà le due mie ultime partite al Milan. Io vado a continuare la mia carriera, ma in MLS. Sono molto molto orgoglioso di tutto quello che ho fatto nel Milan, in questi tre anni. E' il momento giusto per dirlo. Scusa sono un po' emozionato, ma la mia storia con il Milan finisce quest'anno ma comunque il Milan rimarrà per sempre nel mio cuore".


Come hai maturato questa decisione? Quando l'hai presa?
"Qualche settimana fa. Ho dato tutto che ho al Milan, da 35 anni più o meno a oggi, quasi 38. Per me, e penso anche per la famiglia, è il momento giusto per un'esperienza diversa di vita dal Milan, e niente di più".

E' arrivato il momento di mettere la famiglia al primo posto?
"Si. La famiglia fa i sacrfici durante tutta la nostra carriera. Siamo in una vita che va a 200km all'ora, ed oggi voglio un po' più pensare alla mia famiglia. Ma non è la fine della mia carriera, ma è il momento giusto di prendere questa scelta".

Che effetto ti fa lasciare il calcio europeo dopo quasi 20 anni?
"Ho il cuore che batte più forte. Per me il calcio è la mia passione, la mia vita. Indossare questa maglia era un onore. Penso che finire ad altissimo livello in Europa, al Milan, è la cosa che volevo".

Lasci l'Europa al top, da protagonista. E' così che volevi lasciare questo livello di calcio?
"Non esattamente. Volevo lasciare con un trofeo. Sai quanto sono un competitore. Ho dato tutto per questa maglia dal primo giorni. Il più importante adesso è di tenere questo secondo posto. L'ultima partita in casa sarò molto emozionato ma io voglio finire bene, voglio ringraziare i tifosi. Ho tanta stima per queste persone che lavorano qua, a Casa Milan, a Milanello. I tifosi mi hanno accolto molto bene. Non potevo sognare di un primo anno così, con lo Scudetto, e tutte le emozioni favolose che abbiamo vissuto insieme. Sono molto molto orgoglioso".

Come hai fatto, mentalmente e fisicamente, ad arrivare così professionista fino a 38 anni?
"Sono molto molto grato. Voglio sempre di più, a fare attenzione a come mangio, quanto dormo. Se tu vuoi giocare fino a quest'età devi essere professionista. La cosa più importante è anche la voglia, la determinazione. Dico sempre che è più importante la passione che è nel cuore".

Hai paura pensando al futuro?
"No paura, ma io sono nostalgico. Di questi anni ma sono molto eccitato anche. Voglio finire nella migliore maniera al Milan Voglio dare tutto per il mio futuro club e vincere".


Hai vinto tanto, tutto. Che sogni ha Olivier Giroud a 38 anni?
"Forse un'Europeo con la Francia. Sarà anche il mio ultimo torneo. L'abbiamo perso in finale, in casa, nel 2016 e mi è rimasto un po' qua. Ha costruito il nostro successo nel 2018 quando siamo diventati campioni del mondo. Finire all'altissimo livello in Europa con il Milan e con la Francia per me era una decisione giusta al moomento giusto".

I sogni di Olivier quali sono? Di un papà, marito che si approccia ad una nuova vita?
"Sogno un'esperienza di vita diversa anche per i miei bimbi. L'opportunità di vedere un'altra cultura praticamente. Io sono felice anche perché sarò con il mio amico della Nazionale Lloris, incredibile ritrovarci lì".

Tu sei stato solo tre anni ma sei entrato nel cuore di tutti noi. Te lo aspettavi e come hai approcciato tu a questi tre anni?
"Le persone che mi conoscono bene sanno che io voglio sempre vincere, io voglio essere anche una persona simpatica fuoori dal campo. Tutti i club dove ho giocato ho lasciato persone che mi amavano, e per me è una cosa molto importante".

Cosa ti aspettavi quando sei arrivati qui?
"Mi aspettavo l'atmosfera pazzesca di San Siro, ma quando abbiamo ad esempio vinto questo Scudetto, al primo anno, non mi aspettavo tanta gente sulla strada. Non aspettavo tanto amore dei tifosi, tanta passione, perché da quando ero piccolo ero un tifoso del Milan, ma sei lontano, sei in Francia, e non vedi queste cose tutti i giorni. Quando sei dentro questo club tu ti rendi conto che è un top club, un grandissimo club e che è un onore giocare con questa maglia. Quando sei a Milanello e tu vedi le foto sui muri...non asettavo Barbara, Giorgio (due cameriei di Milanello n.d.r.) a Milanello e sapere dopo due settimane che sapevano cosa volessi per colazione. Questo è stato molto carino. Parlo di loro ma posso parlare di tante persone che mi accolto bene e a cui voglio bene. Quando tu arrivi al Milan e ricevi questo tipo d'accoglienza ti fa capire che sei arrivato in un club speciale, con dei valori speciali che mi parlano. E' sempre aiutare il prossimo, stare uniti, vicini. Per me è anche un'esperienza umana molto forte".

Quando secondo te è scattata la tua scintilla d'amore con il Milan?
"Quando il Milan è venuto a cercarmi. Sono nato nell''86 quinid ho visto la squadra di Maldini, che voglio anche ringraziare, perché lui e il mister mi hanno dato questa fiducia. Ho iniziato a guardare il Milan quando ero piccolo e dopo, e poi da ragazzo Sheva era il mio giocatore preferito. Il Milan ha vinto tanto. In Italia solo il Milan".

Ti ricordi il tuo primo giorno qua al Milan?
"Mi ricordo bene di questo momento, di quando ho preso la maglia, l'ho odorata e ho baciato lo stemma. Come se fosse ieri".

Che profumo ha quella maglia tre anni dopo?
"La stessa sensazione. Solo che ho l'orgoglio di aver vinto uno Scudetto, un'emozione particolare".

Pensi che tu e il Milan vi siate incontrati troppo tardi?
"Se tu mi chiedi se volevo cambiare qualcosa della mia carriera ti rispondo niente. Io sono così grato di avere l'opportunità di vivere della mia passione, di avere giocato nei grandi club, ed anche giocare in Inghilterra".

Se ci fosse stato un copione per quest'avventura, l'avresti scritto così?
"Si, io firmo subito per lo Scudetto il primo anno, soprattutto dopo un po' di anni che non avevamo vinto. Quindi di questo sono molto orgoglioso".
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