Giroud:"Derby? Siamo il Milan. Ecco come festeggio. Io e Ibra...".

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Ennesima intervista rilasciata da Giroud. Questa volta alla GDS

Le parole di Tatarusanu QUI -) https://www.milanworld.net/threads/...entito-un-secondo-su-donnarumma.109272/unread

"Il derby di domenica? E' partita importante perché mandare l’Inter a dieci punti non sarebbe male, anche se c’è ancora tanto da giocare. Diciamo che sarà una gara fondamentale ma non decisiva e il Milan ha le armi per vincerla. Certo, l’avversario è molto forte, però se giochiamo come sappiamo possiamo vincere. Siamo il Milan e abbiamo sette punti in più, qualcosa vorrà pur dire. Dobbiamo avere molta fiducia in noi stessi. Rispettare l’avversario non significa averne soggezione. L’avversario che temo di più? Lautaro è pericoloso ma l’Inter ha tanti giocatori di alto livello e il collettivo è molto buono. Però abbiamo il destino nelle nostre mani. Se facciamo quello che sappiamo fare, possiamo vincere".

"Perchè ho scelto il Milan? Nella carriera di un calciatore e nella vita ci sono i momenti giusti per fare le cose giuste. Il Milan è stata la scelta migliore per me. Io e la mia famiglia stiamo benissimo a Milano: la gente è gentile, ha tanta passione per il calcio, si vive bene. Il tempo libero non è molto e con quattro figli sono un papà molto impegnato. Accompagno uno dei miei figli a calcio, la figlia a equitazione... Ci stiamo godendo la città e spesso vengono a trovarci parenti e amici, visto che Grenoble è vicina. Abbiamo visitato il Duomo che è bellissimo, siamo stati al lago di Como e abbiamo fatto un bel giro in barca".

"Ibra? Andrò a vedere il suo film. Ibra ha una personalità interessante, sono curioso di conoscere meglio la storia della sua vita. Che rapporto ho con Zlatan? Normale, come con tutti gli altri compagni di squadra. Ibra è una persona piacevole e molto disponibile nelle spogliatoio, parla con i compagni, è molto presente ed è un gran professionista. Abbiamo un buon dialogo. Forse all’esterno appare diverso, un po’ più, come dire, concentrato su se stesso, ma non è affatto così con chi lavora con lui ogni giorno. Ibra e Giroud insieme? Possiamo essere complementari, almeno in alcune partite. Per ora Pioli sta facendo altre scelte, ma spero di poter giocare di più insieme a Zlatan in futuro".

"Lo scudetto? In campionato stiamo andando veramente bene, giochiamo un buon calcio e abbiamo molte diverse possibilità. Siamo una squadra giovane che crescerà in fretta: conoscevo le qualità di Leao, ma il suo talento visto da vicino è veramente incredibile. Non conoscevo invece Tonali, che mi ha impressionato per volume di gioco e qualità. E poi ci sono ragazzi come Gabbia e Daniel Maldini che diventeranno grandi in fretta".

"Pioli? Mi ha colpito la sua energia. Trasmette forza positiva, ma non soltanto questo: è vicino ai giocatori e se ha qualcosa da dire, lo dice. E tatticamente è molto bravo perché sa anche adattarsi agli avversari. Dovrebbe migliorare in inglese e francese. Scherzo, fra l’altro il suo francese è buono"

"Gli stranieri si innamorano della cucina italiana? Ah, io sono francese e devo dire che la francese è la migliore, però... Adoro la cucina italiana. La pasta al dente, al pomodoro: come la fa Michele, il nostro chef, è fantastica. E poi il risotto giallo, la pizza... mio fratello è nutrizionista e dice che la pizza è meglio di tanti altri piatti. E il prosciutto e melone, e il tiramisù... Mia nonna Tonia lo faceva benissimo. Il più buono del mondo credo"

"Soddisfatto di quello che ho fatto fino ad ora? Sì, perché ho avuto tanti problemi fisici e poi anche il Covid. So di poter dare molto di più e anche il Milan può fare di più. Io cresco con la squadra"

"La nazionale è un obiettivo? La nazionale è un bonus, non un obiettivo. Sono già stato campione del mondo e anche se abbiamo perso la finale dell’Europeo in casa mi sono tolto tante soddisfazioni, sia con la nazionale che nel calcio inglese. Non ho mai detto e non dirò mai che mi ritiro, se Deschamps ha bisogno io ci sono, ma ora sono concentrato totalmente sul Milan"

"Resto a lungo nel Milan? Fino ai 40 come Ibra? Zlatan è un buon esempio, la sua longevità è sorprendente, anche se mi stupisce fino a un certo punto vista la sua professionalità. È la testa che comanda: se il fisico non dà problemi e le motivazioni ci sono, si va avanti a lungo. Io penso di poter giocare a certi livelli ancora per qualche anno"

"Sheva primatista dei derby con 14 gol? Accidenti, ma quanti anni ha giocato nel Milan? Sette? Datemi sette anni e ne riparliamo... Scherzi a parte, la cosa più importante soprattutto in un derby è giocare come sappiamo e io resto fiducioso"

"Come festeggio se vinco? Chiedo a Michele un tiramisù. Che sarà buono, magari quasi come quello di mia nonna".

Ennesime dichiarazioni di Giroud. Questa volta a Mediaset:"Il derby è una partita che bisogna vincere per i nostri tifosi, sono molto felice di giocarlo per la prima volta e di vivere questo derby. Il no all'Inter? Non era il momento giusto per andare in Italia e all'Inter. Il mio destino era firmare per il Milan l'anno successivo. Ibra? E' un grande competitor ed è una grande persona ed è molto rispettato nello spogliatoio. Ha grande carisma ed è un giocatore importante sul campo. Con i compagni è una persona normale"
 
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"Il derby di domenica? E' partita importante perché mandare l’Inter a dieci punti non sarebbe male, anche se c’è ancora tanto da giocare. Diciamo che sarà una gara fondamentale ma non decisiva e il Milan ha le armi per vincerla. Certo, l’avversario è molto forte, però se giochiamo come sappiamo possiamo vincere. Siamo il Milan e abbiamo sette punti in più, qualcosa vorrà pur dire. Dobbiamo avere molta fiducia in noi stessi. Rispettare l’avversario non significa averne soggezione. L’avversario che temo di più? Lautaro è pericoloso ma l’Inter ha tanti giocatori di alto livello e il collettivo è molto buono. Però abbiamo il destino nelle nostre mani. Se facciamo quello che sappiamo fare, possiamo vincere".

"Perchè ho scelto il Milan? Nella carriera di un calciatore e nella vita ci sono i momenti giusti per fare le cose giuste. Il Milan è stata la scelta migliore per me. Io e la mia famiglia stiamo benissimo a Milano: la gente è gentile, ha tanta passione per il calcio, si vive bene. Il tempo libero non è molto e con quattro figli sono un papà molto impegnato. Accompagno uno dei miei figli a calcio, la figlia a equitazione... Ci stiamo godendo la città e spesso vengono a trovarci parenti e amici, visto che Grenoble è vicina. Abbiamo visitato il Duomo che è bellissimo, siamo stati al lago di Como e abbiamo fatto un bel giro in barca".

"Ibra? Andrò a vedere il suo film. Ibra ha una personalità interessante, sono curioso di conoscere meglio la storia della sua vita. Che rapporto ho con Zlatan? Normale, come con tutti gli altri compagni di squadra. Ibra è una persona piacevole e molto disponibile nelle spogliatoio, parla con i compagni, è molto presente ed è un gran professionista. Abbiamo un buon dialogo. Forse all’esterno appare diverso, un po’ più, come dire, concentrato su se stesso, ma non è affatto così con chi lavora con lui ogni giorno. Ibra e Giroud insieme? Possiamo essere complementari, almeno in alcune partite. Per ora Pioli sta facendo altre scelte, ma spero di poter giocare di più insieme a Zlatan in futuro".

"Lo scudetto? In campionato stiamo andando veramente bene, giochiamo un buon calcio e abbiamo molte diverse possibilità. Siamo una squadra giovane che crescerà in fretta: conoscevo le qualità di Leao, ma il suo talento visto da vicino è veramente incredibile. Non conoscevo invece Tonali, che mi ha impressionato per volume di gioco e qualità. E poi ci sono ragazzi come Gabbia e Daniel Maldini che diventeranno grandi in fretta".

"Pioli? Mi ha colpito la sua energia. Trasmette forza positiva, ma non soltanto questo: è vicino ai giocatori e se ha qualcosa da dire, lo dice. E tatticamente è molto bravo perché sa anche adattarsi agli avversari. Dovrebbe migliorare in inglese e francese. Scherzo, fra l’altro il suo francese è buono"

"Gli stranieri si innamorano della cucina italiana? Ah, io sono francese e devo dire che la francese è la migliore, però... Adoro la cucina italiana. La pasta al dente, al pomodoro: come la fa Michele, il nostro chef, è fantastica. E poi il risotto giallo, la pizza... mio fratello è nutrizionista e dice che la pizza è meglio di tanti altri piatti. E il prosciutto e melone, e il tiramisù... Mia nonna Tonia lo faceva benissimo. Il più buono del mondo credo"

"Soddisfatto di quello che ho fatto fino ad ora? Sì, perché ho avuto tanti problemi fisici e poi anche il Covid. So di poter dare molto di più e anche il Milan può fare di più. Io cresco con la squadra"

"La nazionale è un obiettivo? La nazionale è un bonus, non un obiettivo. Sono già stato campione del mondo e anche se abbiamo perso la finale dell’Europeo in casa mi sono tolto tante soddisfazioni, sia con la nazionale che nel calcio inglese. Non ho mai detto e non dirò mai che mi ritiro, se Deschamps ha bisogno io ci sono, ma ora sono concentrato totalmente sul Milan"

"Resto a lungo nel Milan? Fino ai 40 come Ibra? Zlatan è un buon esempio, la sua longevità è sorprendente, anche se mi stupisce fino a un certo punto vista la sua professionalità. È la testa che comanda: se il fisico non dà problemi e le motivazioni ci sono, si va avanti a lungo. Io penso di poter giocare a certi livelli ancora per qualche anno"

"Sheva primatista dei derby con 14 gol? Accidenti, ma quanti anni ha giocato nel Milan? Sette? Datemi sette anni e ne riparliamo... Scherzi a parte, la cosa più importante soprattutto in un derby è giocare come sappiamo e io resto fiducioso"

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"Il derby di domenica? E' partita importante perché mandare l’Inter a dieci punti non sarebbe male, anche se c’è ancora tanto da giocare. Diciamo che sarà una gara fondamentale ma non decisiva e il Milan ha le armi per vincerla. Certo, l’avversario è molto forte, però se giochiamo come sappiamo possiamo vincere. Siamo il Milan e abbiamo sette punti in più, qualcosa vorrà pur dire. Dobbiamo avere molta fiducia in noi stessi. Rispettare l’avversario non significa averne soggezione. L’avversario che temo di più? Lautaro è pericoloso ma l’Inter ha tanti giocatori di alto livello e il collettivo è molto buono. Però abbiamo il destino nelle nostre mani. Se facciamo quello che sappiamo fare, possiamo vincere".

"Perchè ho scelto il Milan? Nella carriera di un calciatore e nella vita ci sono i momenti giusti per fare le cose giuste. Il Milan è stata la scelta migliore per me. Io e la mia famiglia stiamo benissimo a Milano: la gente è gentile, ha tanta passione per il calcio, si vive bene. Il tempo libero non è molto e con quattro figli sono un papà molto impegnato. Accompagno uno dei miei figli a calcio, la figlia a equitazione... Ci stiamo godendo la città e spesso vengono a trovarci parenti e amici, visto che Grenoble è vicina. Abbiamo visitato il Duomo che è bellissimo, siamo stati al lago di Como e abbiamo fatto un bel giro in barca".

"Ibra? Andrò a vedere il suo film. Ibra ha una personalità interessante, sono curioso di conoscere meglio la storia della sua vita. Che rapporto ho con Zlatan? Normale, come con tutti gli altri compagni di squadra. Ibra è una persona piacevole e molto disponibile nelle spogliatoio, parla con i compagni, è molto presente ed è un gran professionista. Abbiamo un buon dialogo. Forse all’esterno appare diverso, un po’ più, come dire, concentrato su se stesso, ma non è affatto così con chi lavora con lui ogni giorno. Ibra e Giroud insieme? Possiamo essere complementari, almeno in alcune partite. Per ora Pioli sta facendo altre scelte, ma spero di poter giocare di più insieme a Zlatan in futuro".

"Lo scudetto? In campionato stiamo andando veramente bene, giochiamo un buon calcio e abbiamo molte diverse possibilità. Siamo una squadra giovane che crescerà in fretta: conoscevo le qualità di Leao, ma il suo talento visto da vicino è veramente incredibile. Non conoscevo invece Tonali, che mi ha impressionato per volume di gioco e qualità. E poi ci sono ragazzi come Gabbia e Daniel Maldini che diventeranno grandi in fretta".

"Pioli? Mi ha colpito la sua energia. Trasmette forza positiva, ma non soltanto questo: è vicino ai giocatori e se ha qualcosa da dire, lo dice. E tatticamente è molto bravo perché sa anche adattarsi agli avversari. Dovrebbe migliorare in inglese e francese. Scherzo, fra l’altro il suo francese è buono"

"Gli stranieri si innamorano della cucina italiana? Ah, io sono francese e devo dire che la francese è la migliore, però... Adoro la cucina italiana. La pasta al dente, al pomodoro: come la fa Michele, il nostro chef, è fantastica. E poi il risotto giallo, la pizza... mio fratello è nutrizionista e dice che la pizza è meglio di tanti altri piatti. E il prosciutto e melone, e il tiramisù... Mia nonna Tonia lo faceva benissimo. Il più buono del mondo credo"

"Soddisfatto di quello che ho fatto fino ad ora? Sì, perché ho avuto tanti problemi fisici e poi anche il Covid. So di poter dare molto di più e anche il Milan può fare di più. Io cresco con la squadra"

"La nazionale è un obiettivo? La nazionale è un bonus, non un obiettivo. Sono già stato campione del mondo e anche se abbiamo perso la finale dell’Europeo in casa mi sono tolto tante soddisfazioni, sia con la nazionale che nel calcio inglese. Non ho mai detto e non dirò mai che mi ritiro, se Deschamps ha bisogno io ci sono, ma ora sono concentrato totalmente sul Milan"

"Resto a lungo nel Milan? Fino ai 40 come Ibra? Zlatan è un buon esempio, la sua longevità è sorprendente, anche se mi stupisce fino a un certo punto vista la sua professionalità. È la testa che comanda: se il fisico non dà problemi e le motivazioni ci sono, si va avanti a lungo. Io penso di poter giocare a certi livelli ancora per qualche anno"

"Sheva primatista dei derby con 14 gol? Accidenti, ma quanti anni ha giocato nel Milan? Sette? Datemi sette anni e ne riparliamo... Scherzi a parte, la cosa più importante soprattutto in un derby è giocare come sappiamo e io resto fiducioso"

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"Il derby di domenica? E' partita importante perché mandare l’Inter a dieci punti non sarebbe male, anche se c’è ancora tanto da giocare. Diciamo che sarà una gara fondamentale ma non decisiva e il Milan ha le armi per vincerla. Certo, l’avversario è molto forte, però se giochiamo come sappiamo possiamo vincere. Siamo il Milan e abbiamo sette punti in più, qualcosa vorrà pur dire. Dobbiamo avere molta fiducia in noi stessi. Rispettare l’avversario non significa averne soggezione. L’avversario che temo di più? Lautaro è pericoloso ma l’Inter ha tanti giocatori di alto livello e il collettivo è molto buono. Però abbiamo il destino nelle nostre mani. Se facciamo quello che sappiamo fare, possiamo vincere".

"Perchè ho scelto il Milan? Nella carriera di un calciatore e nella vita ci sono i momenti giusti per fare le cose giuste. Il Milan è stata la scelta migliore per me. Io e la mia famiglia stiamo benissimo a Milano: la gente è gentile, ha tanta passione per il calcio, si vive bene. Il tempo libero non è molto e con quattro figli sono un papà molto impegnato. Accompagno uno dei miei figli a calcio, la figlia a equitazione... Ci stiamo godendo la città e spesso vengono a trovarci parenti e amici, visto che Grenoble è vicina. Abbiamo visitato il Duomo che è bellissimo, siamo stati al lago di Como e abbiamo fatto un bel giro in barca".

"Ibra? Andrò a vedere il suo film. Ibra ha una personalità interessante, sono curioso di conoscere meglio la storia della sua vita. Che rapporto ho con Zlatan? Normale, come con tutti gli altri compagni di squadra. Ibra è una persona piacevole e molto disponibile nelle spogliatoio, parla con i compagni, è molto presente ed è un gran professionista. Abbiamo un buon dialogo. Forse all’esterno appare diverso, un po’ più, come dire, concentrato su se stesso, ma non è affatto così con chi lavora con lui ogni giorno. Ibra e Giroud insieme? Possiamo essere complementari, almeno in alcune partite. Per ora Pioli sta facendo altre scelte, ma spero di poter giocare di più insieme a Zlatan in futuro".

"Lo scudetto? In campionato stiamo andando veramente bene, giochiamo un buon calcio e abbiamo molte diverse possibilità. Siamo una squadra giovane che crescerà in fretta: conoscevo le qualità di Leao, ma il suo talento visto da vicino è veramente incredibile. Non conoscevo invece Tonali, che mi ha impressionato per volume di gioco e qualità. E poi ci sono ragazzi come Gabbia e Daniel Maldini che diventeranno grandi in fretta".

"Pioli? Mi ha colpito la sua energia. Trasmette forza positiva, ma non soltanto questo: è vicino ai giocatori e se ha qualcosa da dire, lo dice. E tatticamente è molto bravo perché sa anche adattarsi agli avversari. Dovrebbe migliorare in inglese e francese. Scherzo, fra l’altro il suo francese è buono"

"Gli stranieri si innamorano della cucina italiana? Ah, io sono francese e devo dire che la francese è la migliore, però... Adoro la cucina italiana. La pasta al dente, al pomodoro: come la fa Michele, il nostro chef, è fantastica. E poi il risotto giallo, la pizza... mio fratello è nutrizionista e dice che la pizza è meglio di tanti altri piatti. E il prosciutto e melone, e il tiramisù... Mia nonna Tonia lo faceva benissimo. Il più buono del mondo credo"

"Soddisfatto di quello che ho fatto fino ad ora? Sì, perché ho avuto tanti problemi fisici e poi anche il Covid. So di poter dare molto di più e anche il Milan può fare di più. Io cresco con la squadra"

"La nazionale è un obiettivo? La nazionale è un bonus, non un obiettivo. Sono già stato campione del mondo e anche se abbiamo perso la finale dell’Europeo in casa mi sono tolto tante soddisfazioni, sia con la nazionale che nel calcio inglese. Non ho mai detto e non dirò mai che mi ritiro, se Deschamps ha bisogno io ci sono, ma ora sono concentrato totalmente sul Milan"

"Resto a lungo nel Milan? Fino ai 40 come Ibra? Zlatan è un buon esempio, la sua longevità è sorprendente, anche se mi stupisce fino a un certo punto vista la sua professionalità. È la testa che comanda: se il fisico non dà problemi e le motivazioni ci sono, si va avanti a lungo. Io penso di poter giocare a certi livelli ancora per qualche anno"

"Sheva primatista dei derby con 14 gol? Accidenti, ma quanti anni ha giocato nel Milan? Sette? Datemi sette anni e ne riparliamo... Scherzi a parte, la cosa più importante soprattutto in un derby è giocare come sappiamo e io resto fiducioso"

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"Il derby di domenica? E' partita importante perché mandare l’Inter a dieci punti non sarebbe male, anche se c’è ancora tanto da giocare. Diciamo che sarà una gara fondamentale ma non decisiva e il Milan ha le armi per vincerla. Certo, l’avversario è molto forte, però se giochiamo come sappiamo possiamo vincere. Siamo il Milan e abbiamo sette punti in più, qualcosa vorrà pur dire. Dobbiamo avere molta fiducia in noi stessi. Rispettare l’avversario non significa averne soggezione. L’avversario che temo di più? Lautaro è pericoloso ma l’Inter ha tanti giocatori di alto livello e il collettivo è molto buono. Però abbiamo il destino nelle nostre mani. Se facciamo quello che sappiamo fare, possiamo vincere".

"Perchè ho scelto il Milan? Nella carriera di un calciatore e nella vita ci sono i momenti giusti per fare le cose giuste. Il Milan è stata la scelta migliore per me. Io e la mia famiglia stiamo benissimo a Milano: la gente è gentile, ha tanta passione per il calcio, si vive bene. Il tempo libero non è molto e con quattro figli sono un papà molto impegnato. Accompagno uno dei miei figli a calcio, la figlia a equitazione... Ci stiamo godendo la città e spesso vengono a trovarci parenti e amici, visto che Grenoble è vicina. Abbiamo visitato il Duomo che è bellissimo, siamo stati al lago di Como e abbiamo fatto un bel giro in barca".

"Ibra? Andrò a vedere il suo film. Ibra ha una personalità interessante, sono curioso di conoscere meglio la storia della sua vita. Che rapporto ho con Zlatan? Normale, come con tutti gli altri compagni di squadra. Ibra è una persona piacevole e molto disponibile nelle spogliatoio, parla con i compagni, è molto presente ed è un gran professionista. Abbiamo un buon dialogo. Forse all’esterno appare diverso, un po’ più, come dire, concentrato su se stesso, ma non è affatto così con chi lavora con lui ogni giorno. Ibra e Giroud insieme? Possiamo essere complementari, almeno in alcune partite. Per ora Pioli sta facendo altre scelte, ma spero di poter giocare di più insieme a Zlatan in futuro".

"Lo scudetto? In campionato stiamo andando veramente bene, giochiamo un buon calcio e abbiamo molte diverse possibilità. Siamo una squadra giovane che crescerà in fretta: conoscevo le qualità di Leao, ma il suo talento visto da vicino è veramente incredibile. Non conoscevo invece Tonali, che mi ha impressionato per volume di gioco e qualità. E poi ci sono ragazzi come Gabbia e Daniel Maldini che diventeranno grandi in fretta".

"Pioli? Mi ha colpito la sua energia. Trasmette forza positiva, ma non soltanto questo: è vicino ai giocatori e se ha qualcosa da dire, lo dice. E tatticamente è molto bravo perché sa anche adattarsi agli avversari. Dovrebbe migliorare in inglese e francese. Scherzo, fra l’altro il suo francese è buono"

"Gli stranieri si innamorano della cucina italiana? Ah, io sono francese e devo dire che la francese è la migliore, però... Adoro la cucina italiana. La pasta al dente, al pomodoro: come la fa Michele, il nostro chef, è fantastica. E poi il risotto giallo, la pizza... mio fratello è nutrizionista e dice che la pizza è meglio di tanti altri piatti. E il prosciutto e melone, e il tiramisù... Mia nonna Tonia lo faceva benissimo. Il più buono del mondo credo"

"Soddisfatto di quello che ho fatto fino ad ora? Sì, perché ho avuto tanti problemi fisici e poi anche il Covid. So di poter dare molto di più e anche il Milan può fare di più. Io cresco con la squadra"

"La nazionale è un obiettivo? La nazionale è un bonus, non un obiettivo. Sono già stato campione del mondo e anche se abbiamo perso la finale dell’Europeo in casa mi sono tolto tante soddisfazioni, sia con la nazionale che nel calcio inglese. Non ho mai detto e non dirò mai che mi ritiro, se Deschamps ha bisogno io ci sono, ma ora sono concentrato totalmente sul Milan"

"Resto a lungo nel Milan? Fino ai 40 come Ibra? Zlatan è un buon esempio, la sua longevità è sorprendente, anche se mi stupisce fino a un certo punto vista la sua professionalità. È la testa che comanda: se il fisico non dà problemi e le motivazioni ci sono, si va avanti a lungo. Io penso di poter giocare a certi livelli ancora per qualche anno"

"Sheva primatista dei derby con 14 gol? Accidenti, ma quanti anni ha giocato nel Milan? Sette? Datemi sette anni e ne riparliamo... Scherzi a parte, la cosa più importante soprattutto in un derby è giocare come sappiamo e io resto fiducioso"

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"Perchè ho scelto il Milan? Nella carriera di un calciatore e nella vita ci sono i momenti giusti per fare le cose giuste. Il Milan è stata la scelta migliore per me. Io e la mia famiglia stiamo benissimo a Milano: la gente è gentile, ha tanta passione per il calcio, si vive bene. Il tempo libero non è molto e con quattro figli sono un papà molto impegnato. Accompagno uno dei miei figli a calcio, la figlia a equitazione... Ci stiamo godendo la città e spesso vengono a trovarci parenti e amici, visto che Grenoble è vicina. Abbiamo visitato il Duomo che è bellissimo, siamo stati al lago di Como e abbiamo fatto un bel giro in barca".

"Ibra? Andrò a vedere il suo film. Ibra ha una personalità interessante, sono curioso di conoscere meglio la storia della sua vita. Che rapporto ho con Zlatan? Normale, come con tutti gli altri compagni di squadra. Ibra è una persona piacevole e molto disponibile nelle spogliatoio, parla con i compagni, è molto presente ed è un gran professionista. Abbiamo un buon dialogo. Forse all’esterno appare diverso, un po’ più, come dire, concentrato su se stesso, ma non è affatto così con chi lavora con lui ogni giorno. Ibra e Giroud insieme? Possiamo essere complementari, almeno in alcune partite. Per ora Pioli sta facendo altre scelte, ma spero di poter giocare di più insieme a Zlatan in futuro".

"Lo scudetto? In campionato stiamo andando veramente bene, giochiamo un buon calcio e abbiamo molte diverse possibilità. Siamo una squadra giovane che crescerà in fretta: conoscevo le qualità di Leao, ma il suo talento visto da vicino è veramente incredibile. Non conoscevo invece Tonali, che mi ha impressionato per volume di gioco e qualità. E poi ci sono ragazzi come Gabbia e Daniel Maldini che diventeranno grandi in fretta".

"Pioli? Mi ha colpito la sua energia. Trasmette forza positiva, ma non soltanto questo: è vicino ai giocatori e se ha qualcosa da dire, lo dice. E tatticamente è molto bravo perché sa anche adattarsi agli avversari. Dovrebbe migliorare in inglese e francese. Scherzo, fra l’altro il suo francese è buono"

"Gli stranieri si innamorano della cucina italiana? Ah, io sono francese e devo dire che la francese è la migliore, però... Adoro la cucina italiana. La pasta al dente, al pomodoro: come la fa Michele, il nostro chef, è fantastica. E poi il risotto giallo, la pizza... mio fratello è nutrizionista e dice che la pizza è meglio di tanti altri piatti. E il prosciutto e melone, e il tiramisù... Mia nonna Tonia lo faceva benissimo. Il più buono del mondo credo"

"Soddisfatto di quello che ho fatto fino ad ora? Sì, perché ho avuto tanti problemi fisici e poi anche il Covid. So di poter dare molto di più e anche il Milan può fare di più. Io cresco con la squadra"

"La nazionale è un obiettivo? La nazionale è un bonus, non un obiettivo. Sono già stato campione del mondo e anche se abbiamo perso la finale dell’Europeo in casa mi sono tolto tante soddisfazioni, sia con la nazionale che nel calcio inglese. Non ho mai detto e non dirò mai che mi ritiro, se Deschamps ha bisogno io ci sono, ma ora sono concentrato totalmente sul Milan"

"Resto a lungo nel Milan? Fino ai 40 come Ibra? Zlatan è un buon esempio, la sua longevità è sorprendente, anche se mi stupisce fino a un certo punto vista la sua professionalità. È la testa che comanda: se il fisico non dà problemi e le motivazioni ci sono, si va avanti a lungo. Io penso di poter giocare a certi livelli ancora per qualche anno"

"Sheva primatista dei derby con 14 gol? Accidenti, ma quanti anni ha giocato nel Milan? Sette? Datemi sette anni e ne riparliamo... Scherzi a parte, la cosa più importante soprattutto in un derby è giocare come sappiamo e io resto fiducioso"

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Sempre troppe parole prima di un derby
 

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