Giroud alla Ibra. Bomber e leader.

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Tuttosport: sempre al centro dell’attacco e sempre più al centro del gruppo. La terza stagione al Milan di Olivier Giroud è la prima senza Zlatan Ibrahimovic. Adesso è l’attaccante francese l’elemento più esperto della rosa milanista dall’alto sei suoi quasi 37 anni (li compirà il prossimo 30 settembre). Ibrahimovic non è l’unica delle colonne milaniste della scorsa stagione, tra squadra e società, ad aver lasciato a giugno. È stato ceduto Sandro Tonali e silurato Paolo Maldini. Un altro leader, Simon Kjaer, è rimasto ma non è più titolare. Restano Maignan, Calabria, Theo Hernandez e Leao tra le figure trainanti in campo e fuori. Ma Giroud ha più esperienza rispetto a questi compagni, un elemento indispensabile per essere un punto di riferimento anche fuori dal terreno di gioco.

Per questo motivo il suo ruolo a Milanello è sempre più determinante. La sua miscela di carisma e generosità ne fa un trascinatore naturale. Anche con gesti lontani dall’ambito sportivo. Dopo l’ultimo allenamento della scorsa stagione è partito da Milanello con l’auto carica di materiale usato dalla squadra rossonera (magliette, tute, palloni) e giocattoli da regalare ai bambini ricoverati in alcuni ospedali in Francia, a Grenoble e Montecarlo. Attività benefiche che il bomber francese porta avanti in modo molto riservato. Poi c’è la risposta immediata data sul prato. A Bologna, nel giro di venti minuti, l’ex di Chelsea e Arsenal, fortemente voluto al Milan da Maldini nell'estate 2021, ha timbrato il primo gol della stagione rossonera e assistito Pulisic nelle operazioni del raddoppio. Poi solo un volo di Skorupski gli ha negato la doppietta. Perfetta la capacità di entrare in sintonia con i nuovi compagni: passaggi dati e ricevuti, combinazioni subito riuscite. È lo specchio della grande intelligenza di questo giocatore, capace di azzeccare ogni movimento prima ancora di essere un ottimo finalizzatore. Ha iniziato nel migliore dei modi l’inseguimento al terzo campionato in doppia cifra col Milan: 11 gol nel torneo 2021-22, 13 nell’ultima annata. In più ci sono 8 centri nelle coppe. L'obiettivo del terzo anno di fila in doppia cifra potrebbe essere facilitato dal tridente più offensivo: Pulisic e Chukwueze possono portare più passaggi invitanti anche da destra.
In carriera, tra club e Nazionale, Giroud ha totalizzato 322 realizzazioni. Un anno fa, il 27 agosto, ha festeggiato il gol numero 300 con la bella mezza girata al volo contro il Bologna a San Siro, l’ultima vittima lunedì scorso al Dall’Ara. “Quasi un anno fa… il 300esimo”, ha scritto Giroud su Instagram due giorni fa. A dimostrazione che ogni bomber tiene moltissimo alle statistiche, anche quando non sembra un cannibale. Aveva lasciato il segno ad agosto in casa anche due anni fa, con la doppietta nel 4-1 al Cagliari, le sue prime gioie con la maglia del Milan. Questa sera cercherà di allungare la striscia col Torino. È questa prontezza nel non perdere brillantezza nonostante l’avanzare dell’età ad aver spinto il Milan a non cercare sul mercato un nuovo centravanti titolare. Anzi, al momento il club rossonero non ha ancora nemmeno preso una vera alternativa a Giroud. Ha acquistato Okafor con la prospettiva di utilizzarlo anche al centro dell’attacco, ma con la consapevolezza che lo svizzero è soprattutto un’ala sinistra. E ha tenuto in gruppo il giovane Colombo che ora potrebbe lasciare, accettando la corte del Monza. Il Milan sta monitorando alcuni giovani centravanti, ma sempre con la precisa idea di inserire l’eventuale rinforzo come vice-Giroud con la possibilità di un posto da titolare tra dodici mesi. Un piano che deve sempre fare i conti con il rendimento di Olivier che migliora con il passare degli anni.

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Tuttosport: sempre al centro dell’attacco e sempre più al centro del gruppo. La terza stagione al Milan di Olivier Giroud è la prima senza Zlatan Ibrahimovic. Adesso è l’attaccante francese l’elemento più esperto della rosa milanista dall’alto sei suoi quasi 37 anni (li compirà il prossimo 30 settembre). Ibrahimovic non è l’unica delle colonne milaniste della scorsa stagione, tra squadra e società, ad aver lasciato a giugno. È stato ceduto Sandro Tonali e silurato Paolo Maldini. Un altro leader, Simon Kjaer, è rimasto ma non è più titolare. Restano Maignan, Calabria, Theo Hernandez e Leao tra le figure trainanti in campo e fuori. Ma Giroud ha più esperienza rispetto a questi compagni, un elemento indispensabile per essere un punto di riferimento anche fuori dal terreno di gioco.

Per questo motivo il suo ruolo a Milanello è sempre più determinante. La sua miscela di carisma e generosità ne fa un trascinatore naturale. Anche con gesti lontani dall’ambito sportivo. Dopo l’ultimo allenamento della scorsa stagione è partito da Milanello con l’auto carica di materiale usato dalla squadra rossonera (magliette, tute, palloni) e giocattoli da regalare ai bambini ricoverati in alcuni ospedali in Francia, a Grenoble e Montecarlo. Attività benefiche che il bomber francese porta avanti in modo molto riservato. Poi c’è la risposta immediata data sul prato. A Bologna, nel giro di venti minuti, l’ex di Chelsea e Arsenal, fortemente voluto al Milan da Maldini nell'estate 2021, ha timbrato il primo gol della stagione rossonera e assistito Pulisic nelle operazioni del raddoppio. Poi solo un volo di Skorupski gli ha negato la doppietta. Perfetta la capacità di entrare in sintonia con i nuovi compagni: passaggi dati e ricevuti, combinazioni subito riuscite. È lo specchio della grande intelligenza di questo giocatore, capace di azzeccare ogni movimento prima ancora di essere un ottimo finalizzatore. Ha iniziato nel migliore dei modi l’inseguimento al terzo campionato in doppia cifra col Milan: 11 gol nel torneo 2021-22, 13 nell’ultima annata. In più ci sono 8 centri nelle coppe. L'obiettivo del terzo anno di fila in doppia cifra potrebbe essere facilitato dal tridente più offensivo: Pulisic e Chukwueze possono portare più passaggi invitanti anche da destra.
In carriera, tra club e Nazionale, Giroud ha totalizzato 322 realizzazioni. Un anno fa, il 27 agosto, ha festeggiato il gol numero 300 con la bella mezza girata al volo contro il Bologna a San Siro, l’ultima vittima lunedì scorso al Dall’Ara. “Quasi un anno fa… il 300esimo”, ha scritto Giroud su Instagram due giorni fa. A dimostrazione che ogni bomber tiene moltissimo alle statistiche, anche quando non sembra un cannibale. Aveva lasciato il segno ad agosto in casa anche due anni fa, con la doppietta nel 4-1 al Cagliari, le sue prime gioie con la maglia del Milan. Questa sera cercherà di allungare la striscia col Torino. È questa prontezza nel non perdere brillantezza nonostante l’avanzare dell’età ad aver spinto il Milan a non cercare sul mercato un nuovo centravanti titolare. Anzi, al momento il club rossonero non ha ancora nemmeno preso una vera alternativa a Giroud. Ha acquistato Okafor con la prospettiva di utilizzarlo anche al centro dell’attacco, ma con la consapevolezza che lo svizzero è soprattutto un’ala sinistra. E ha tenuto in gruppo il giovane Colombo che ora potrebbe lasciare, accettando la corte del Monza. Il Milan sta monitorando alcuni giovani centravanti, ma sempre con la precisa idea di inserire l’eventuale rinforzo come vice-Giroud con la possibilità di un posto da titolare tra dodici mesi. Un piano che deve sempre fare i conti con il rendimento di Olivier che migliora con il passare degli anni.
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Tuttosport: sempre al centro dell’attacco e sempre più al centro del gruppo. La terza stagione al Milan di Olivier Giroud è la prima senza Zlatan Ibrahimovic. Adesso è l’attaccante francese l’elemento più esperto della rosa milanista dall’alto sei suoi quasi 37 anni (li compirà il prossimo 30 settembre). Ibrahimovic non è l’unica delle colonne milaniste della scorsa stagione, tra squadra e società, ad aver lasciato a giugno. È stato ceduto Sandro Tonali e silurato Paolo Maldini. Un altro leader, Simon Kjaer, è rimasto ma non è più titolare. Restano Maignan, Calabria, Theo Hernandez e Leao tra le figure trainanti in campo e fuori. Ma Giroud ha più esperienza rispetto a questi compagni, un elemento indispensabile per essere un punto di riferimento anche fuori dal terreno di gioco.

Per questo motivo il suo ruolo a Milanello è sempre più determinante. La sua miscela di carisma e generosità ne fa un trascinatore naturale. Anche con gesti lontani dall’ambito sportivo. Dopo l’ultimo allenamento della scorsa stagione è partito da Milanello con l’auto carica di materiale usato dalla squadra rossonera (magliette, tute, palloni) e giocattoli da regalare ai bambini ricoverati in alcuni ospedali in Francia, a Grenoble e Montecarlo. Attività benefiche che il bomber francese porta avanti in modo molto riservato. Poi c’è la risposta immediata data sul prato. A Bologna, nel giro di venti minuti, l’ex di Chelsea e Arsenal, fortemente voluto al Milan da Maldini nell'estate 2021, ha timbrato il primo gol della stagione rossonera e assistito Pulisic nelle operazioni del raddoppio. Poi solo un volo di Skorupski gli ha negato la doppietta. Perfetta la capacità di entrare in sintonia con i nuovi compagni: passaggi dati e ricevuti, combinazioni subito riuscite. È lo specchio della grande intelligenza di questo giocatore, capace di azzeccare ogni movimento prima ancora di essere un ottimo finalizzatore. Ha iniziato nel migliore dei modi l’inseguimento al terzo campionato in doppia cifra col Milan: 11 gol nel torneo 2021-22, 13 nell’ultima annata. In più ci sono 8 centri nelle coppe. L'obiettivo del terzo anno di fila in doppia cifra potrebbe essere facilitato dal tridente più offensivo: Pulisic e Chukwueze possono portare più passaggi invitanti anche da destra.
In carriera, tra club e Nazionale, Giroud ha totalizzato 322 realizzazioni. Un anno fa, il 27 agosto, ha festeggiato il gol numero 300 con la bella mezza girata al volo contro il Bologna a San Siro, l’ultima vittima lunedì scorso al Dall’Ara. “Quasi un anno fa… il 300esimo”, ha scritto Giroud su Instagram due giorni fa. A dimostrazione che ogni bomber tiene moltissimo alle statistiche, anche quando non sembra un cannibale. Aveva lasciato il segno ad agosto in casa anche due anni fa, con la doppietta nel 4-1 al Cagliari, le sue prime gioie con la maglia del Milan. Questa sera cercherà di allungare la striscia col Torino. È questa prontezza nel non perdere brillantezza nonostante l’avanzare dell’età ad aver spinto il Milan a non cercare sul mercato un nuovo centravanti titolare. Anzi, al momento il club rossonero non ha ancora nemmeno preso una vera alternativa a Giroud. Ha acquistato Okafor con la prospettiva di utilizzarlo anche al centro dell’attacco, ma con la consapevolezza che lo svizzero è soprattutto un’ala sinistra. E ha tenuto in gruppo il giovane Colombo che ora potrebbe lasciare, accettando la corte del Monza. Il Milan sta monitorando alcuni giovani centravanti, ma sempre con la precisa idea di inserire l’eventuale rinforzo come vice-Giroud con la possibilità di un posto da titolare tra dodici mesi. Un piano che deve sempre fare i conti con il rendimento di Olivier che migliora con il passare degli anni.

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riassumendo: adesso che è in forma ha 30 minuti a partita.

vedete voi.
 

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