Sai qual’è il paradosso? Che dobbiamo pure essere grati agli odiosi bergamosci per il 5-0 di Bergamo.
Sono quasi certo, per non dire certo, che senza quella umiliante sconfitta non sarebbe mai arrivato Ibra. Pensa se avessimo magari vinto 1-0 sculando con gollettino a porta vuota di Piatek, se avessimo pareggiato o se avessimo pure perso “dignitosamente”, magari in un sofferto 1-0 o 2-1 a nostro sfavore ma confermando quanto di buono (invero poco) facemmo vedere a Bologna.
Probabilmente avremmo passato la seconda metà di stagione ancora a cercare di valorizzare Suso e Piatek, saremmo arrivati fuori anche dal settimo posto, altro che sesto, e ora saremmo con i carneadi di Rangnick presi da chissà dove.
Vuoi vedere che la sconfitta più umiliante degli ultimi 20 anni (dopo quella con la Roma del ‘98, e io ero presente in entrambe le occasioni), per mano di un club, di un allenatore e di una tifoseria ODIOSE sotto ogni aspetto, dovrà essere benedetta?
Mi ricordo tra l’altro che lo dissi a mia moglie, le dissi “sai qual’è il bello? Che questo è il fondo, da qui si potrà solo migliorare”. Certo, una roba del genere non me l’aspettavo nemmeno io (invece dopo l’incredibile lotteria ai rigori col Rio Ave mi sono sbilanciato e ho detto chiaramente che saremmo rinati, perché altrimenti una lotteria dei rigori del genere non la passi mai se gli dei e le muse del calcio hanno in serbo ancora infamia e oblio per i tuoi colori; dissi che sarebbe stata leggenda da lì in poi, come nell’88 dopo che venimmo salvati dall’angelo della nebbia, e sono felice e sarò felice di NON sbagliarmi
).
