Gazidis e la StatDNA

gabri65

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Dei tanti "colpi da maestro" di Gazidis all'Arsenal, questo supera ogni cosa: la StatDNA.

Una mossa strategica (negli intenti) a cui neanche il peggior Galliani sarebbe arrivato, e che se avesse adoperato chissà fino a che punto sarebbe arrivato il livore e la contestazione nei suoi confronti da parte di una corposa frangia di tifosi.


La premessa è doverosa. Cos'è la StatDNA?

Molto sinteticamente, la StatDNA è un'azienda americana che ha creato un tool che sulla base di centinaia di statische e dati vari elabora una serie di risultati per scoprire quali sono i calciatori migliori da comprare per il proprio club. I profli da ricercare sono personalizzabili sulla base di innumerevoli fattori tra cui campionato di appartenenza, giocatori già presenti in rosa, modulo adottato dall'allenatore, ma pure statische e caratteristiche personali di un singolo calciatore che arrivano a tracciare perfino un profilo psicologico di esso.
L'obiettivo di StatDNA è quello di ridurre ed eliminare del tutto l'errore umano e garantire un'azione rapida e affidabile nel calciomercato bruciando la concorrenza che non ne fa uso.

A sentirlo, sembra una roba uscita dai film anni '60/70/80 come in Willy Wonka (computer, dove posso trovare la barretta di cioccolato col biglietto vincente?) o Mezzo d'estro e mezzo sinistro (quando l'allenatore della Marchigiana chiede al computer come possono vincere lo scudetto).
Sarcasmo a parte, lo si potrebbe definire come una versione ultraevoluta e avanzata di Football Manager incentrata però unicamente sullo scouting dei giocatori.
Tuttavia, a ragion veduta sarebbe stato più saggio affidarsi direttamente a Football Manager...


Gazidis si innamorò di questo tool pensando a quanto avrebbe aumentato i profitti dell'Arsenal tra campioni in erba presi a cifre bassissime e rete scout da ridurre risparmiando quindi sullo staff. Decise perciò di acquistare l'azienda StatDNA e il suo programma omonimo, concludendo l'operazione nel 2012 per una cifra pari a 2,5 milioni di euro.
Gazidis fu molto orgoglioso dell'acquisto di StatDNA, al punto da definirlo "il suo bambino".

Wenger si oppose all'acquisto di StatDNA e alla sua primaria importanza sul giudizio di uno staff umano. Wenger, contrario al tool, provò a mediare con Gazidis chiedendo di rendere lo StatDNA uno strumento al servizio suo e degli scout. Gazidis invece riteneva che le elaborazioni di StatDNA avessero la precedenza.
Di per sé, l'utilizzo di strumenti informatici nello scouting dei giocatori non è nulla di nuovo nel calcio moderno. Ormai se ne fa ampio uso.
Quello che invece raccomandano gli stessi addetti ai lavori è l'evitare di affidarsi ciecamente, o quasi, a questi programmi che se da un lato consentono di valutare più rapidamente certi dati, dall'altro elaborano male o per nulla tutta una serie di cose che solo uno scout umano può conoscere.


Cosa successe quindi con StatDNA? Questi sono alcuni dei nomi raccomandati dal programma e che poi l'Arsenal ha effettivamente acquistato: Gabriel, Elneny, Xhaka, Lucas Perez, Mustafi (quest'ultimo un prediletto di Gazidis). Tutti giocatori che per quanto costosi si sono dimostrati poco incisivi o addirittura superflui per l'Arsenal, dei quali il migliore è probabilmente Xhaka (che comunque era osservato speciale da Wenger stesso fin dall'età di 15 anni).

Il problema grosso sono i giocatori che StatDNA ha bocciato. Per Gazidis, StatDNA era importante per quali giocatori comprare, ma soprattutto quali NON comprare.
Wenger individuò un giocatore belga che avrebbe potuto avere una crescita esponenziale all'Arsenal, diventandone un elemento cardine: Kevin De Bruyne. Tuttavia, StatDNA calcolò che De Bruyne, per quanto fosse tecnicamente valido, avrebbe avuto difficoltà d'ambientamento in Inghilterra, per cui Gazidis ne bocciò l'acquisto.

Wenger osservava con attenzione anche un giocatore originario della Francia e che giocava in Spagna, ma StatDNA lo bocciò giudicando le sue performance atletiche poco rassicuranti per le esigenze dell'Arsenal. Wenger sorrise a Gazidis e gli disse che avrebbe tenuto sotto osservazione quel giocatore per vedere come si sarebbe sviluppato. Quel giocatore era Griezmann.
L'Arsenal al posto di Griezmann acquistò Yaya Sanogo.
Altro elemento sconsigliato da StatDNA? Mbappè.


Per quanto Wenger, da persona aziendalista e da amante dell'Arsenal, tendeva (senza particolari entusiasmi) ad abbozzare positivamente davanti al pubblico su StatDNA, non è più un mistero che questo tool e il modo in cui è stato utilizzato sia stato motivo di dissapori tra Gazidis e Wenger, il quale non mancava di essere meno gentile e a volte pure velenoso nei confronti dei giocatori raccomandati dal programma.


Tutto questo fa ancora più luce sulle "qualità" di Gazidis, e la domanda viene inevitabile. Gazidis adotterà un sistema simile anche al Milan? O si arrenderà al fatto che StatDNA ha creato danni enormi all'Arsenal?

Praticamente il solito tool usato da Mirabelli per prendere i giocatori.

Detto questo, in maniera spassionata, ogni tanto potresti scrivere anche qualche post che ci sollevi il morale, invece di affossarlo. :)
 

Mr. Canà

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Comunque un passo avanti rispetto al Football Manager 2012 che usava Galliani. :lol:
 
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Dei tanti "colpi da maestro" di Gazidis all'Arsenal, questo supera ogni cosa: la StatDNA.

Una mossa strategica (negli intenti) a cui neanche il peggior Galliani sarebbe arrivato, e che se avesse adoperato chissà fino a che punto sarebbe arrivato il livore e la contestazione nei suoi confronti da parte di una corposa frangia di tifosi.


La premessa è doverosa. Cos'è la StatDNA?

Molto sinteticamente, la StatDNA è un'azienda americana che ha creato un tool che sulla base di centinaia di statische e dati vari elabora una serie di risultati per scoprire quali sono i calciatori migliori da comprare per il proprio club. I profli da ricercare sono personalizzabili sulla base di innumerevoli fattori tra cui campionato di appartenenza, giocatori già presenti in rosa, modulo adottato dall'allenatore, ma pure statische e caratteristiche personali di un singolo calciatore che arrivano a tracciare perfino un profilo psicologico di esso.
L'obiettivo di StatDNA è quello di ridurre ed eliminare del tutto l'errore umano e garantire un'azione rapida e affidabile nel calciomercato bruciando la concorrenza che non ne fa uso.

A sentirlo, sembra una roba uscita dai film anni '60/70/80 come in Willy Wonka (computer, dove posso trovare la barretta di cioccolato col biglietto vincente?) o Mezzo d'estro e mezzo sinistro (quando l'allenatore della Marchigiana chiede al computer come possono vincere lo scudetto).
Sarcasmo a parte, lo si potrebbe definire come una versione ultraevoluta e avanzata di Football Manager incentrata però unicamente sullo scouting dei giocatori.
Tuttavia, a ragion veduta sarebbe stato più saggio affidarsi direttamente a Football Manager...


Gazidis si innamorò di questo tool pensando a quanto avrebbe aumentato i profitti dell'Arsenal tra campioni in erba presi a cifre bassissime e rete scout da ridurre risparmiando quindi sullo staff. Decise perciò di acquistare l'azienda StatDNA e il suo programma omonimo, concludendo l'operazione nel 2012 per una cifra pari a 2,5 milioni di euro.
Gazidis fu molto orgoglioso dell'acquisto di StatDNA, al punto da definirlo "il suo bambino".

Wenger si oppose all'acquisto di StatDNA e alla sua primaria importanza sul giudizio di uno staff umano. Wenger, contrario al tool, provò a mediare con Gazidis chiedendo di rendere lo StatDNA uno strumento al servizio suo e degli scout. Gazidis invece riteneva che le elaborazioni di StatDNA avessero la precedenza.
Di per sé, l'utilizzo di strumenti informatici nello scouting dei giocatori non è nulla di nuovo nel calcio moderno. Ormai se ne fa ampio uso.
Quello che invece raccomandano gli stessi addetti ai lavori è l'evitare di affidarsi ciecamente, o quasi, a questi programmi che se da un lato consentono di valutare più rapidamente certi dati, dall'altro elaborano male o per nulla tutta una serie di cose che solo uno scout umano può conoscere.


Cosa successe quindi con StatDNA? Questi sono alcuni dei nomi raccomandati dal programma e che poi l'Arsenal ha effettivamente acquistato: Gabriel, Elneny, Xhaka, Lucas Perez, Mustafi (quest'ultimo un prediletto di Gazidis). Tutti giocatori che per quanto costosi si sono dimostrati poco incisivi o addirittura superflui per l'Arsenal, dei quali il migliore è probabilmente Xhaka (che comunque era osservato speciale da Wenger stesso fin dall'età di 15 anni).

Il problema grosso sono i giocatori che StatDNA ha bocciato. Per Gazidis, StatDNA era importante per quali giocatori comprare, ma soprattutto quali NON comprare.
Wenger individuò un giocatore belga che avrebbe potuto avere una crescita esponenziale all'Arsenal, diventandone un elemento cardine: Kevin De Bruyne. Tuttavia, StatDNA calcolò che De Bruyne, per quanto fosse tecnicamente valido, avrebbe avuto difficoltà d'ambientamento in Inghilterra, per cui Gazidis ne bocciò l'acquisto.

Wenger osservava con attenzione anche un giocatore originario della Francia e che giocava in Spagna, ma StatDNA lo bocciò giudicando le sue performance atletiche poco rassicuranti per le esigenze dell'Arsenal. Wenger sorrise a Gazidis e gli disse che avrebbe tenuto sotto osservazione quel giocatore per vedere come si sarebbe sviluppato. Quel giocatore era Griezmann.
L'Arsenal al posto di Griezmann acquistò Yaya Sanogo.
Altro elemento sconsigliato da StatDNA? Mbappè.


Per quanto Wenger, da persona aziendalista e da amante dell'Arsenal, tendeva (senza particolari entusiasmi) ad abbozzare positivamente davanti al pubblico su StatDNA, non è più un mistero che questo tool e il modo in cui è stato utilizzato sia stato motivo di dissapori tra Gazidis e Wenger, il quale non mancava di essere meno gentile e a volte pure velenoso nei confronti dei giocatori raccomandati dal programma.


Tutto questo fa ancora più luce sulle "qualità" di Gazidis, e la domanda viene inevitabile. Gazidis adotterà un sistema simile anche al Milan? O si arrenderà al fatto che StatDNA ha creato danni enormi all'Arsenal?

La tecnologia sicuramente può aiutare a scovare talenti ma poi giocatori vanno visti e seguiti di persona.
Circa la bocciatura di un giocatore da parte del sistema : dipende tutto dai dati che si mettono nei 'criteri'.
 

Aron

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Praticamente il solito tool usato da Mirabelli per prendere i giocatori.

Detto questo, in maniera spassionata, ogni tanto potresti scrivere anche qualche post che ci sollevi il morale, invece di affossarlo. :)

Parlassimo di altri argomenti potrei sollevarlo il morale.
Per il Milan è un po' complicato. :asd: :(

L'ho suggerito da tempo: disertare lo stadio, disdire il canale tematico, e comunicare agli sponsor via e-mail e sui social che non comprerete/usufruirete dei loro prodotti e servizi (e possibilmente farlo davvero, almeno con una parte degli sponsor).

Quando gli tocchi i soldi, si può esser certi che iniziano ad ascoltare un po' di più le richieste dei tifosi.
 

MarcoG

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La situazione sta diventando ridicola.

"Tuttavia, a ragion veduta sarebbe stato più saggio affidarsi direttamente a Football Manager..."...

"Tutto questo fa ancora più luce sulle qualità di Gazidis"...


... non riesco neanche a commentare e ad intavolare qualsivoglia discussione sulla base di assunti di assoluta onniscienza consolidatisi con l'utilizzo di un motore di ricerca.
 
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Parlassimo di altri argomenti potrei sollevarlo il morale.
Per il Milan è un po' complicato. :asd: :(

L'ho suggerito da tempo: disertare lo stadio, disdire il canale tematico, e comunicare agli sponsor via e-mail e sui social che non comprerete/usufruirete dei loro prodotti e servizi (e possibilmente farlo davvero, almeno con una parte degli sponsor).

Quando gli tocchi i soldi, si può esser certi che iniziano ad ascoltare un po' di più le richieste dei tifosi.

Così poi spendono 300 mln a mercato perchè non compriamo più magliette...:fuma:
 

showtaarabt

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Magari è ora che comincino a guardare le statistiche visto che prendiamo sempre gente che non segna mai...
 
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La storia mi sembra romanzi molto, partendo da alcuni dati reali.

L’utilizzo si sw avanzati di scouting é ormai una realtá consolidata in moltissimo sport e il loro utilizzo raggiunge vette parossistiche come nel caso degli Oackland A’s di Moneyball (quelli che di fatto hanno inventato il meccanismo) fino agli attuali Houston Rockets di Morey.

É più che plausibile che una societá moderna si appoggi ad una societá di scouting avanzato per la scelta dei giocatori ed é altrettanto plausibile che su migliaia di giocatori monitorati e scartati ci siano moltissimi campioni (d’altronde se una societâ comprasse tutti i giocatori visionati e promossi daglinscout lensquadre avrebbero rose di 10.000 giocatori.

Da qui ad affermare che questo sia l’unico criterio per la scelta dei giocatori mi sembra molto romanzo.

Mi sembra invece una cosa molto positiva che il nostro AD sia abbastanza aperto da suggerire l’uso ANCHE questi strumenti.
 
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