L’importante è tornare competitivi per lo scudo in per il 2022/2023 al più tardi e per la Champions per il 2024/2025 o al più tardi per l’anno dopo.
L’importante, quindi, è che il Milan che rinasce in altra veste e in altra identità non diventi una Rometta qualunque per i prossimi decenni.
Ricordo che nell’82, ad esempio, durante gli anni neri 1979-1986, quindi pre-Berlusconi, eravamo comunque la squadra italiana con più titoli internazionali, ed eravamo pari al Bayern e inferiori solo a Liverpool e Real. Non eravamo certo la Rometta nè lo siamo mai stati.