Furlani:"Il ruolo di AD, lo stadio, Redbird e Elliott".

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Furlani a The Athletic:"Stadio? L'altro giorno un collega mi ha inviato una presentazione del 2018. Diceva che nel 2022 avremmo giocato in un nuovo stadio. Era ambizioso, ma per il 2023 pensavamo di esserci e non ho visto nemmeno un mattone. È una cosa pazzesca. Ti guardi indietro e pensi: "Quattro anni! È un tempo lunghissimo. Questo è un problema tutto italiano. In Spagna costruiscono stadi. In Francia costruiscono stadi. In Portogallo costruiscono stadi. In Turchia costruiscono stadi. L'Italia deve cercare di capire come fare per realizzare gli stadi. C'è una legge sugli stadi. Il senso è che se sei bloccato, c'è un modo per accelerare e tagliare le lungaggini burocrazia, ma non funziona. Ci sono diversi gruppi proprietari disposti a investire denaro. Di solito si tratta di gruppi proprietari stranieri, quindi di capitali esteri. È denaro che entra nel Paese per lo sviluppo, le infrastrutture, la creazione di posti di lavoro, il PIL, il branding - e di fatto il sistema dice: 'Non vogliamo i vostri soldi". Si stanno valutando tutte le opzioni, compreso il vecchio San Siro, che è un progetto aperto. Non è morto".

"Il ruolo di AD? La gente dice che svolgere la funzione di amministratore delegato del club per cui si tifa dev'essere il lavoro dei sogni. Io ho sempre detto: 'Guarda che il lavoro dei sogni era quello di attaccante'. È molto speciale e un po' difficile da descrivere. È un onore e una responsabilità. Storicamente il calcio è un'industria di decisioni emotive, guidate dall'istinto. 'Cosa dicono i media? Cosa vogliono i tifosi?". I club tendono a seguire l'istinto e poi a razionalizzarlo a ritroso, creando una logica per esso quando la logica non c’è".

"Elliott ha fatto quello che gli riesce meglio, cioè la fase di turnaround. RedBird è un investitore seriale nei media, nello sport e nell'intrattenimento. La convergenza di questi tre aspetti può portare il club a un livello superiore".

"La notte di Atene? Lo spagnolo mi tornò utile quella notte e nel 2007. Ero nel deserto di Atacama, in Cile, e cercavo un posto con la tv. Non potevo perdermi Milan-Liverpool".

"I diritti tv della Premier League sono tre volte superiori a quelli della Serie A. Il Milan viene superato dalle offerte di Bournemouth, Leeds, Brighton e Brentford oltre che da Manchester City e Manchester United. Questa è la realtà e il potere economico è in gran parte alimentato dai diritti tv".

"ll Tolosa? Non c'è condivisione di conoscenze, né gruppi di lavoro".

 

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Questi sono veramente dei robot. Ieri abbiamo perso malamente un derby e siamo praticamente fuori dalla Champions. Ma questi si divertono a farsi intervistare su altro.

 

[iceman.]

Questi sono veramente dei robot. Ieri abbiamo perso malamente un derby e siamo praticamente fuori dalla Champions. Ma questi si divertono a farsi intervistare su altro.

Non ricordo chi l'ha scritto ma ha ragione, questa proprietà si merita 10 anni di conference.

Fanno cadere veramente il latte dalle palle, ogni giorno di più.

 

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Furlani a The Athletic:"Stadio? L'altro giorno un collega mi ha inviato una presentazione del 2018. Diceva che nel 2022 avremmo giocato in un nuovo stadio. Era ambizioso, ma per il 2023 pensavamo di esserci e non ho visto nemmeno un mattone. È una cosa pazzesca. Ti guardi indietro e pensi: "Quattro anni! È un tempo lunghissimo. Questo è un problema tutto italiano. In Spagna costruiscono stadi. In Francia costruiscono stadi. In Portogallo costruiscono stadi. In Turchia costruiscono stadi. L'Italia deve cercare di capire come fare per realizzare gli stadi. C'è una legge sugli stadi. Il senso è che se sei bloccato, c'è un modo per accelerare e tagliare le lungaggini burocrazia, ma non funziona. Ci sono diversi gruppi proprietari disposti a investire denaro. Di solito si tratta di gruppi proprietari stranieri, quindi di capitali esteri. È denaro che entra nel Paese per lo sviluppo, le infrastrutture, la creazione di posti di lavoro, il PIL, il branding - e di fatto il sistema dice: 'Non vogliamo i vostri soldi". Si stanno valutando tutte le opzioni, compreso il vecchio San Siro, che è un progetto aperto. Non è morto".

"Il ruolo di AD? La gente dice che svolgere la funzione di amministratore delegato del club per cui si tifa dev'essere il lavoro dei sogni. Io ho sempre detto: 'Guarda che il lavoro dei sogni era quello di attaccante'. È molto speciale e un po' difficile da descrivere. È un onore e una responsabilità. Storicamente il calcio è un'industria di decisioni emotive, guidate dall'istinto. 'Cosa dicono i media? Cosa vogliono i tifosi?". I club tendono a seguire l'istinto e poi a razionalizzarlo a ritroso, creando una logica per esso quando la logica non c’è".

"Elliott ha fatto quello che gli riesce meglio, cioè la fase di turnaround. RedBird è un investitore seriale nei media, nello sport e nell'intrattenimento. La convergenza di questi tre aspetti può portare il club a un livello superiore".

"La notte di Atene? Lo spagnolo mi tornò utile quella notte e nel 2007. Ero nel deserto di Atacama, in Cile, e cercavo un posto con la tv. Non potevo perdermi Milan-Liverpool".

"I diritti tv della Premier League sono tre volte superiori a quelli della Serie A. Il Milan viene superato dalle offerte di Bournemouth, Leeds, Brighton e Brentford oltre che da Manchester City e Manchester United. Questa è la realtà e il potere economico è in gran parte alimentato dai diritti tv".

"ll Tolosa? Non c'è condivisione di conoscenze, né gruppi di lavoro".

Questo è come la madonna di Trevignano

 

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Furlani a The Athletic:"Stadio? L'altro giorno un collega mi ha inviato una presentazione del 2018. Diceva che nel 2022 avremmo giocato in un nuovo stadio. Era ambizioso, ma per il 2023 pensavamo di esserci e non ho visto nemmeno un mattone. È una cosa pazzesca. Ti guardi indietro e pensi: "Quattro anni! È un tempo lunghissimo. Questo è un problema tutto italiano. In Spagna costruiscono stadi. In Francia costruiscono stadi. In Portogallo costruiscono stadi. In Turchia costruiscono stadi. L'Italia deve cercare di capire come fare per realizzare gli stadi. C'è una legge sugli stadi. Il senso è che se sei bloccato, c'è un modo per accelerare e tagliare le lungaggini burocrazia, ma non funziona. Ci sono diversi gruppi proprietari disposti a investire denaro. Di solito si tratta di gruppi proprietari stranieri, quindi di capitali esteri. È denaro che entra nel Paese per lo sviluppo, le infrastrutture, la creazione di posti di lavoro, il PIL, il branding - e di fatto il sistema dice: 'Non vogliamo i vostri soldi". Si stanno valutando tutte le opzioni, compreso il vecchio San Siro, che è un progetto aperto. Non è morto".

"Il ruolo di AD? La gente dice che svolgere la funzione di amministratore delegato del club per cui si tifa dev'essere il lavoro dei sogni. Io ho sempre detto: 'Guarda che il lavoro dei sogni era quello di attaccante'. È molto speciale e un po' difficile da descrivere. È un onore e una responsabilità. Storicamente il calcio è un'industria di decisioni emotive, guidate dall'istinto. 'Cosa dicono i media? Cosa vogliono i tifosi?". I club tendono a seguire l'istinto e poi a razionalizzarlo a ritroso, creando una logica per esso quando la logica non c’è".

"Elliott ha fatto quello che gli riesce meglio, cioè la fase di turnaround. RedBird è un investitore seriale nei media, nello sport e nell'intrattenimento. La convergenza di questi tre aspetti può portare il club a un livello superiore".

"La notte di Atene? Lo spagnolo mi tornò utile quella notte e nel 2007. Ero nel deserto di Atacama, in Cile, e cercavo un posto con la tv. Non potevo perdermi Milan-Liverpool".

"I diritti tv della Premier League sono tre volte superiori a quelli della Serie A. Il Milan viene superato dalle offerte di Bournemouth, Leeds, Brighton e Brentford oltre che da Manchester City e Manchester United. Questa è la realtà e il potere economico è in gran parte alimentato dai diritti tv".

"ll Tolosa? Non c'è condivisione di conoscenze, né gruppi di lavoro".

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[Divoratore Di Stelle]

Questi sono veramente dei robot. Ieri abbiamo perso malamente un derby e siamo praticamente fuori dalla Champions. Ma questi si divertono a farsi intervistare su altro.

A dimostrazione (per chi non l'avesse ancora capito, e purtroppo sono in tanti), che a questi maledetti del lato sportivo non interessa una fava.
Nulla.
Ieri potevano perdere anche 0-10 che non gli sarebbe importato nulla, l'importante era riempire per bene lo stadio.

 

[Swaitak]

Furlani a The Athletic:"Stadio? L'altro giorno un collega mi ha inviato una presentazione del 2018. Diceva che nel 2022 avremmo giocato in un nuovo stadio. Era ambizioso, ma per il 2023 pensavamo di esserci e non ho visto nemmeno un mattone. È una cosa pazzesca. Ti guardi indietro e pensi: "Quattro anni! È un tempo lunghissimo. Questo è un problema tutto italiano. In Spagna costruiscono stadi. In Francia costruiscono stadi. In Portogallo costruiscono stadi. In Turchia costruiscono stadi. L'Italia deve cercare di capire come fare per realizzare gli stadi. C'è una legge sugli stadi. Il senso è che se sei bloccato, c'è un modo per accelerare e tagliare le lungaggini burocrazia, ma non funziona. Ci sono diversi gruppi proprietari disposti a investire denaro. Di solito si tratta di gruppi proprietari stranieri, quindi di capitali esteri. È denaro che entra nel Paese per lo sviluppo, le infrastrutture, la creazione di posti di lavoro, il PIL, il branding - e di fatto il sistema dice: 'Non vogliamo i vostri soldi". Si stanno valutando tutte le opzioni, compreso il vecchio San Siro, che è un progetto aperto. Non è morto".

"Il ruolo di AD? La gente dice che svolgere la funzione di amministratore delegato del club per cui si tifa dev'essere il lavoro dei sogni. Io ho sempre detto: 'Guarda che il lavoro dei sogni era quello di attaccante'. È molto speciale e un po' difficile da descrivere. È un onore e una responsabilità. Storicamente il calcio è un'industria di decisioni emotive, guidate dall'istinto. 'Cosa dicono i media? Cosa vogliono i tifosi?". I club tendono a seguire l'istinto e poi a razionalizzarlo a ritroso, creando una logica per esso quando la logica non c’è".

"Elliott ha fatto quello che gli riesce meglio, cioè la fase di turnaround. RedBird è un investitore seriale nei media, nello sport e nell'intrattenimento. La convergenza di questi tre aspetti può portare il club a un livello superiore".

"La notte di Atene? Lo spagnolo mi tornò utile quella notte e nel 2007. Ero nel deserto di Atacama, in Cile, e cercavo un posto con la tv. Non potevo perdermi Milan-Liverpool".

"I diritti tv della Premier League sono tre volte superiori a quelli della Serie A. Il Milan viene superato dalle offerte di Bournemouth, Leeds, Brighton e Brentford oltre che da Manchester City e Manchester United. Questa è la realtà e il potere economico è in gran parte alimentato dai diritti tv".

"ll Tolosa? Non c'è condivisione di conoscenze, né gruppi di lavoro".

è gente che dovrebbe nascondersi nei bunker atomici ed invece.. tanto i beoti che cantano e pagano li trovano sempre

 

[DavMilan]

Furlani a The Athletic:"Stadio? L'altro giorno un collega mi ha inviato una presentazione del 2018. Diceva che nel 2022 avremmo giocato in un nuovo stadio. Era ambizioso, ma per il 2023 pensavamo di esserci e non ho visto nemmeno un mattone. È una cosa pazzesca. Ti guardi indietro e pensi: "Quattro anni! È un tempo lunghissimo. Questo è un problema tutto italiano. In Spagna costruiscono stadi. In Francia costruiscono stadi. In Portogallo costruiscono stadi. In Turchia costruiscono stadi. L'Italia deve cercare di capire come fare per realizzare gli stadi. C'è una legge sugli stadi. Il senso è che se sei bloccato, c'è un modo per accelerare e tagliare le lungaggini burocrazia, ma non funziona. Ci sono diversi gruppi proprietari disposti a investire denaro. Di solito si tratta di gruppi proprietari stranieri, quindi di capitali esteri. È denaro che entra nel Paese per lo sviluppo, le infrastrutture, la creazione di posti di lavoro, il PIL, il branding - e di fatto il sistema dice: 'Non vogliamo i vostri soldi". Si stanno valutando tutte le opzioni, compreso il vecchio San Siro, che è un progetto aperto. Non è morto".

"Il ruolo di AD? La gente dice che svolgere la funzione di amministratore delegato del club per cui si tifa dev'essere il lavoro dei sogni. Io ho sempre detto: 'Guarda che il lavoro dei sogni era quello di attaccante'. È molto speciale e un po' difficile da descrivere. È un onore e una responsabilità. Storicamente il calcio è un'industria di decisioni emotive, guidate dall'istinto. 'Cosa dicono i media? Cosa vogliono i tifosi?". I club tendono a seguire l'istinto e poi a razionalizzarlo a ritroso, creando una logica per esso quando la logica non c’è".

"Elliott ha fatto quello che gli riesce meglio, cioè la fase di turnaround. RedBird è un investitore seriale nei media, nello sport e nell'intrattenimento. La convergenza di questi tre aspetti può portare il club a un livello superiore".

"La notte di Atene? Lo spagnolo mi tornò utile quella notte e nel 2007. Ero nel deserto di Atacama, in Cile, e cercavo un posto con la tv. Non potevo perdermi Milan-Liverpool".

"I diritti tv della Premier League sono tre volte superiori a quelli della Serie A. Il Milan viene superato dalle offerte di Bournemouth, Leeds, Brighton e Brentford oltre che da Manchester City e Manchester United. Questa è la realtà e il potere economico è in gran parte alimentato dai diritti tv".

"ll Tolosa? Non c'è condivisione di conoscenze, né gruppi di lavoro".

ma ci rendiamo conto che abbiamo appena perso un derby in semifinale di champions giocando in modo vergognoso o no?
OK che non ve ne frega un ca.. ma almeno fate finta, mamma mia che schifo.

 

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Furlani a The Athletic:"Stadio? L'altro giorno un collega mi ha inviato una presentazione del 2018. Diceva che nel 2022 avremmo giocato in un nuovo stadio. Era ambizioso, ma per il 2023 pensavamo di esserci e non ho visto nemmeno un mattone. È una cosa pazzesca. Ti guardi indietro e pensi: "Quattro anni! È un tempo lunghissimo. Questo è un problema tutto italiano. In Spagna costruiscono stadi. In Francia costruiscono stadi. In Portogallo costruiscono stadi. In Turchia costruiscono stadi. L'Italia deve cercare di capire come fare per realizzare gli stadi. C'è una legge sugli stadi. Il senso è che se sei bloccato, c'è un modo per accelerare e tagliare le lungaggini burocrazia, ma non funziona. Ci sono diversi gruppi proprietari disposti a investire denaro. Di solito si tratta di gruppi proprietari stranieri, quindi di capitali esteri. È denaro che entra nel Paese per lo sviluppo, le infrastrutture, la creazione di posti di lavoro, il PIL, il branding - e di fatto il sistema dice: 'Non vogliamo i vostri soldi". Si stanno valutando tutte le opzioni, compreso il vecchio San Siro, che è un progetto aperto. Non è morto".

"Il ruolo di AD? La gente dice che svolgere la funzione di amministratore delegato del club per cui si tifa dev'essere il lavoro dei sogni. Io ho sempre detto: 'Guarda che il lavoro dei sogni era quello di attaccante'. È molto speciale e un po' difficile da descrivere. È un onore e una responsabilità. Storicamente il calcio è un'industria di decisioni emotive, guidate dall'istinto. 'Cosa dicono i media? Cosa vogliono i tifosi?". I club tendono a seguire l'istinto e poi a razionalizzarlo a ritroso, creando una logica per esso quando la logica non c’è".

"Elliott ha fatto quello che gli riesce meglio, cioè la fase di turnaround. RedBird è un investitore seriale nei media, nello sport e nell'intrattenimento. La convergenza di questi tre aspetti può portare il club a un livello superiore".

"La notte di Atene? Lo spagnolo mi tornò utile quella notte e nel 2007. Ero nel deserto di Atacama, in Cile, e cercavo un posto con la tv. Non potevo perdermi Milan-Liverpool".

"I diritti tv della Premier League sono tre volte superiori a quelli della Serie A. Il Milan viene superato dalle offerte di Bournemouth, Leeds, Brighton e Brentford oltre che da Manchester City e Manchester United. Questa è la realtà e il potere economico è in gran parte alimentato dai diritti tv".

"ll Tolosa? Non c'è condivisione di conoscenze, né gruppi di lavoro".

up

 

[gabri65]

Furlani a The Athletic:"Stadio? L'altro giorno un collega mi ha inviato una presentazione del 2018. Diceva che nel 2022 avremmo giocato in un nuovo stadio. Era ambizioso, ma per il 2023 pensavamo di esserci e non ho visto nemmeno un mattone. È una cosa pazzesca. Ti guardi indietro e pensi: "Quattro anni! È un tempo lunghissimo. Questo è un problema tutto italiano. In Spagna costruiscono stadi. In Francia costruiscono stadi. In Portogallo costruiscono stadi. In Turchia costruiscono stadi. L'Italia deve cercare di capire come fare per realizzare gli stadi. C'è una legge sugli stadi. Il senso è che se sei bloccato, c'è un modo per accelerare e tagliare le lungaggini burocrazia, ma non funziona. Ci sono diversi gruppi proprietari disposti a investire denaro. Di solito si tratta di gruppi proprietari stranieri, quindi di capitali esteri. È denaro che entra nel Paese per lo sviluppo, le infrastrutture, la creazione di posti di lavoro, il PIL, il branding - e di fatto il sistema dice: 'Non vogliamo i vostri soldi". Si stanno valutando tutte le opzioni, compreso il vecchio San Siro, che è un progetto aperto. Non è morto".

"Il ruolo di AD? La gente dice che svolgere la funzione di amministratore delegato del club per cui si tifa dev'essere il lavoro dei sogni. Io ho sempre detto: 'Guarda che il lavoro dei sogni era quello di attaccante'. È molto speciale e un po' difficile da descrivere. È un onore e una responsabilità. Storicamente il calcio è un'industria di decisioni emotive, guidate dall'istinto. 'Cosa dicono i media? Cosa vogliono i tifosi?". I club tendono a seguire l'istinto e poi a razionalizzarlo a ritroso, creando una logica per esso quando la logica non c’è".

"Elliott ha fatto quello che gli riesce meglio, cioè la fase di turnaround. RedBird è un investitore seriale nei media, nello sport e nell'intrattenimento. La convergenza di questi tre aspetti può portare il club a un livello superiore".

"La notte di Atene? Lo spagnolo mi tornò utile quella notte e nel 2007. Ero nel deserto di Atacama, in Cile, e cercavo un posto con la tv. Non potevo perdermi Milan-Liverpool".

"I diritti tv della Premier League sono tre volte superiori a quelli della Serie A. Il Milan viene superato dalle offerte di Bournemouth, Leeds, Brighton e Brentford oltre che da Manchester City e Manchester United. Questa è la realtà e il potere economico è in gran parte alimentato dai diritti tv".

"ll Tolosa? Non c'è condivisione di conoscenze, né gruppi di lavoro".

Il deserto di Atacama te lo farei fare su è giù per ogni euro di stipendio che prendi, ologramma falso e malefico.

Ma guarda che razza di soggetti abbiamo, sembrano usciti dai cartoni animati giapponesi.