Francobollo Milan campione. Le parole di Scaronii.

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Di seguito, o sei francobolli di Poste Italiane dedicati al Milan campione d'Italia

Le parole di Scaroni:"La gioia provata da tutto il Milan a Reggio Emilia, Città del Tricolore, è stata grandissima. Lo Scudetto numero 19 della gloriosa storia rossonera fa leva sulla freschezza e sulla giovane età di tantissimi suoi protagonisti. Il Milan, appena laureatosi campione d’Italia, è la squadra che negli anni Duemila ha conseguito il titolo nazionale con l’età media più bassa. Vincere innovando procura una grande soddisfazione sportiva e una grande conferma a livello strategico. La visione della proprietà, la conduzione societaria di Ivan Gazidis, l’incarnazione dei valori milanisti e la competenza di Paolo Maldini, oltre al respiro europeo nella guida tecnica della squadra di Stefano Pioli, ha fruttato un titolo che avvicina i colori rossoneri alla seconda Stella dei 20 scudetti”Il popolo Milanista è stato ben presto conquistato dai miglioramenti continui di un gruppo di giocatori molto ben allestito a inizio stagione. Se Zlatan Ibrahimovic, Simon Kjaer, Olivier Giroud e Alessandro Florenzi hanno garantito alla squadra la giusta dose di esperienza, la crescita continua di due giovani di valore come Sandro Tonali e Rafael Leao ha fatto il resto. Ma nelle pieghe di ogni risultato è stata fondamentale la consacrazione di due grandi atleti della Nazionale francese campione del mondo: Mike Maignan e Theo Hernandez, senza mai dimenticare Olivier Giroud. Oltre ai singoli, il valore aggiunto è stato il gruppo. I due capitani Alessio Romagnoli e Davide Calabria hanno puntellato l’anima italiana della squadra. Ma in un club inclusivo come il Milan tutti i giocatori della Rosa hanno dato il loro contributo: ai gol di Brahim Diaz, Junior Messias e Daniel Maldini, alla duttilità di Rade Krunic, Alexis Saelemaekers, Ismael Bennacer, tutti Nazionali nei loro Paesi e nelle rispettive categorie. È anche con loro, con tutti i suoi dirigenti, i suoi tecnici, i suoi giocatori, i suoi dipendenti e collaboratori, che il Milan guarda avanti, con un grande ottimismo rivolto al futuro per nuove sfide e nuove conquiste”.

 

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Le parole di Scaroni:"La gioia provata da tutto il Milan a Reggio Emilia, Città del Tricolore, è stata grandissima. Lo Scudetto numero 19 della gloriosa storia rossonera fa leva sulla freschezza e sulla giovane età di tantissimi suoi protagonisti. Il Milan, appena laureatosi campione d’Italia, è la squadra che negli anni Duemila ha conseguito il titolo nazionale con l’età media più bassa. Vincere innovando procura una grande soddisfazione sportiva e una grande conferma a livello strategico. La visione della proprietà, la conduzione societaria di Ivan Gazidis, l’incarnazione dei valori milanisti e la competenza di Paolo Maldini, oltre al respiro europeo nella guida tecnica della squadra di Stefano Pioli, ha fruttato un titolo che avvicina i colori rossoneri alla seconda Stella dei 20 scudetti”Il popolo Milanista è stato ben presto conquistato dai miglioramenti continui di un gruppo di giocatori molto ben allestito a inizio stagione. Se Zlatan Ibrahimovic, Simon Kjaer, Olivier Giroud e Alessandro Florenzi hanno garantito alla squadra la giusta dose di esperienza, la crescita continua di due giovani di valore come Sandro Tonali e Rafael Leao ha fatto il resto. Ma nelle pieghe di ogni risultato è stata fondamentale la consacrazione di due grandi atleti della Nazionale francese campione del mondo: Mike Maignan e Theo Hernandez, senza mai dimenticare Olivier Giroud. Oltre ai singoli, il valore aggiunto è stato il gruppo. I due capitani Alessio Romagnoli e Davide Calabria hanno puntellato l’anima italiana della squadra. Ma in un club inclusivo come il Milan tutti i giocatori della Rosa hanno dato il loro contributo: ai gol di Brahim Diaz, Junior Messias e Daniel Maldini, alla duttilità di Rade Krunic, Alexis Saelemaekers, Ismael Bennacer, tutti Nazionali nei loro Paesi e nelle rispettive categorie. È anche con loro, con tutti i suoi dirigenti, i suoi tecnici, i suoi giocatori, i suoi dipendenti e collaboratori, che il Milan guarda avanti, con un grande ottimismo rivolto al futuro per nuove sfide e nuove conquiste”.

Il fatto che abbia inserito a caso Daniel Maldini nel discorso è proprio il perfetto esempio del perché Daniel debba partire in prestito e uscire dai radar milanisti per un po'.
L'ombra di Paolo è troppo grande e viene messo in mezzo più per il cognome che per altro, che è l'ultima cosa di cui avrebbe bisogno.

Scaroni (che non è un giornalista, è il presidente) non ha nominato in questo discorsetto il buon Kalulu o il buon Tomori, ad esempio (che sono stati un tantino più importanti di Maldini per la vittoria dello Scudetto), ma ha forzatamente inserito Daniel Maldini.
Se si fosse chiamato Stanga avrebbe fatto comunque il suo nome?

Non ho nulla contro Daniel, anzi, se dico queste cose è per il suo bene, deve "scappare" da questo ambiente e crescere calcisticamente altrove (pur rimanendo dei nostri, chiaramente).

 

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Le parole di Scaroni:"La gioia provata da tutto il Milan a Reggio Emilia, Città del Tricolore, è stata grandissima. Lo Scudetto numero 19 della gloriosa storia rossonera fa leva sulla freschezza e sulla giovane età di tantissimi suoi protagonisti. Il Milan, appena laureatosi campione d’Italia, è la squadra che negli anni Duemila ha conseguito il titolo nazionale con l’età media più bassa. Vincere innovando procura una grande soddisfazione sportiva e una grande conferma a livello strategico. La visione della proprietà, la conduzione societaria di Ivan Gazidis, l’incarnazione dei valori milanisti e la competenza di Paolo Maldini, oltre al respiro europeo nella guida tecnica della squadra di Stefano Pioli, ha fruttato un titolo che avvicina i colori rossoneri alla seconda Stella dei 20 scudetti”Il popolo Milanista è stato ben presto conquistato dai miglioramenti continui di un gruppo di giocatori molto ben allestito a inizio stagione. Se Zlatan Ibrahimovic, Simon Kjaer, Olivier Giroud e Alessandro Florenzi hanno garantito alla squadra la giusta dose di esperienza, la crescita continua di due giovani di valore come Sandro Tonali e Rafael Leao ha fatto il resto. Ma nelle pieghe di ogni risultato è stata fondamentale la consacrazione di due grandi atleti della Nazionale francese campione del mondo: Mike Maignan e Theo Hernandez, senza mai dimenticare Olivier Giroud. Oltre ai singoli, il valore aggiunto è stato il gruppo. I due capitani Alessio Romagnoli e Davide Calabria hanno puntellato l’anima italiana della squadra. Ma in un club inclusivo come il Milan tutti i giocatori della Rosa hanno dato il loro contributo: ai gol di Brahim Diaz, Junior Messias e Daniel Maldini, alla duttilità di Rade Krunic, Alexis Saelemaekers, Ismael Bennacer, tutti Nazionali nei loro Paesi e nelle rispettive categorie. È anche con loro, con tutti i suoi dirigenti, i suoi tecnici, i suoi giocatori, i suoi dipendenti e collaboratori, che il Milan guarda avanti, con un grande ottimismo rivolto al futuro per nuove sfide e nuove conquiste”.

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Le parole di Scaroni:"La gioia provata da tutto il Milan a Reggio Emilia, Città del Tricolore, è stata grandissima. Lo Scudetto numero 19 della gloriosa storia rossonera fa leva sulla freschezza e sulla giovane età di tantissimi suoi protagonisti. Il Milan, appena laureatosi campione d’Italia, è la squadra che negli anni Duemila ha conseguito il titolo nazionale con l’età media più bassa. Vincere innovando procura una grande soddisfazione sportiva e una grande conferma a livello strategico. La visione della proprietà, la conduzione societaria di Ivan Gazidis, l’incarnazione dei valori milanisti e la competenza di Paolo Maldini, oltre al respiro europeo nella guida tecnica della squadra di Stefano Pioli, ha fruttato un titolo che avvicina i colori rossoneri alla seconda Stella dei 20 scudetti”Il popolo Milanista è stato ben presto conquistato dai miglioramenti continui di un gruppo di giocatori molto ben allestito a inizio stagione. Se Zlatan Ibrahimovic, Simon Kjaer, Olivier Giroud e Alessandro Florenzi hanno garantito alla squadra la giusta dose di esperienza, la crescita continua di due giovani di valore come Sandro Tonali e Rafael Leao ha fatto il resto. Ma nelle pieghe di ogni risultato è stata fondamentale la consacrazione di due grandi atleti della Nazionale francese campione del mondo: Mike Maignan e Theo Hernandez, senza mai dimenticare Olivier Giroud. Oltre ai singoli, il valore aggiunto è stato il gruppo. I due capitani Alessio Romagnoli e Davide Calabria hanno puntellato l’anima italiana della squadra. Ma in un club inclusivo come il Milan tutti i giocatori della Rosa hanno dato il loro contributo: ai gol di Brahim Diaz, Junior Messias e Daniel Maldini, alla duttilità di Rade Krunic, Alexis Saelemaekers, Ismael Bennacer, tutti Nazionali nei loro Paesi e nelle rispettive categorie. È anche con loro, con tutti i suoi dirigenti, i suoi tecnici, i suoi giocatori, i suoi dipendenti e collaboratori, che il Milan guarda avanti, con un grande ottimismo rivolto al futuro per nuove sfide e nuove conquiste”.

Bello, con questi ci mando un messaggio ad Hakan

 

[DMC]

Mette un po' le cose in prospettiva. In pratica a parte gli anni 90 e 50, vinciamo a malapena uno scudetto per decade.

 

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Le parole di Scaroni:"La gioia provata da tutto il Milan a Reggio Emilia, Città del Tricolore, è stata grandissima. Lo Scudetto numero 19 della gloriosa storia rossonera fa leva sulla freschezza e sulla giovane età di tantissimi suoi protagonisti. Il Milan, appena laureatosi campione d’Italia, è la squadra che negli anni Duemila ha conseguito il titolo nazionale con l’età media più bassa. Vincere innovando procura una grande soddisfazione sportiva e una grande conferma a livello strategico. La visione della proprietà, la conduzione societaria di Ivan Gazidis, l’incarnazione dei valori milanisti e la competenza di Paolo Maldini, oltre al respiro europeo nella guida tecnica della squadra di Stefano Pioli, ha fruttato un titolo che avvicina i colori rossoneri alla seconda Stella dei 20 scudetti”Il popolo Milanista è stato ben presto conquistato dai miglioramenti continui di un gruppo di giocatori molto ben allestito a inizio stagione. Se Zlatan Ibrahimovic, Simon Kjaer, Olivier Giroud e Alessandro Florenzi hanno garantito alla squadra la giusta dose di esperienza, la crescita continua di due giovani di valore come Sandro Tonali e Rafael Leao ha fatto il resto. Ma nelle pieghe di ogni risultato è stata fondamentale la consacrazione di due grandi atleti della Nazionale francese campione del mondo: Mike Maignan e Theo Hernandez, senza mai dimenticare Olivier Giroud. Oltre ai singoli, il valore aggiunto è stato il gruppo. I due capitani Alessio Romagnoli e Davide Calabria hanno puntellato l’anima italiana della squadra. Ma in un club inclusivo come il Milan tutti i giocatori della Rosa hanno dato il loro contributo: ai gol di Brahim Diaz, Junior Messias e Daniel Maldini, alla duttilità di Rade Krunic, Alexis Saelemaekers, Ismael Bennacer, tutti Nazionali nei loro Paesi e nelle rispettive categorie. È anche con loro, con tutti i suoi dirigenti, i suoi tecnici, i suoi giocatori, i suoi dipendenti e collaboratori, che il Milan guarda avanti, con un grande ottimismo rivolto al futuro per nuove sfide e nuove conquiste”.

Per la Coppa Italia delle m… nessuna emissione?