Il Re dell'Est
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Carlo Festa, giornalista del Sole24Ore, ci aggiorna sulla trattativa e sulle indiscrezioni riportate da lui stesso poco tempo fa. Afferma che secondo lui, vista la confusione che circola, pochi tifosi stiano realmente capendo cosa sta succedendo. Confusione che regna anche tra i media. Secondo Festa, la stessa Forbes non ha fatto altro che riportare quanto già scritto dal Sole24Ore tempo fa.
Il giornalista, quindi, spiega come stanno le cose:
1) E' sbagliato dire che ci sono cordate thailandesi e cinesi. Tutte le cordate sono cinesi. Mr Bee, che è thailandese, e’ solo l’intermediario di investitori cinesi. Poi c’e’ Richard Lee, che e’ anche lui un intermediario di investitori cinesi. Infine, per completezza, ci sarebbe un’altra cordata cinese, spuntata soltanto un mese fa. Ma quest’ultima non ha ancora effettuato nessuna due diligence sui conti del Milan a differenza delle altre due.
2) Mr Bee, entrando nel dettaglio, e’ a capo di una cordata dove l’80% dei capitali sono cinesi e il restante 20% sono capitali di investitori arabi del Golfo Persico. Mr Bee ha un patrimonio personale normale, non è un "riccone" e parteciperebbe con una quota piccola alla cordata. Insomma, e’ soltanto un intermediario.
3) Mr Bee, con la sua cordata cinese-araba, in questo momento e’ in vantaggio sulle altre due cordate cinesi. Quindi a breve potrebbe avere un’esclusiva a trattare da Fininvest perché ha dimostrato di avere una fetta di soldi (si parla di 500 milioni) rendendoli disponibili su un conto corrente. Inoltre e’ il primo ad essersi mosso ed ha subito stretto una buona relazione con Berlusconi.
4) Non e’ però detto che il Milan finisca sicuramente a Mr Bee. Rimane in vantaggio sugli altri ma Fininvest non ha assunto alcun impegno nei suoi confronti. Anche domani stesso puo’ decidere di tenersi il Milan e rimandare al mittente qualsiasi proposta. Oppure potrebbe iniziare trattative con nuovi soggetti. Non esiste infatti alcuna penale, malgrado quello che dicono alcuni giornali e tv, a carico di Fininvest per la rottura delle trattative.
5) L’unica certezza è che se ci sara’ un passaggio di proprietà, il Milan sara’ posseduto da investitori cinesi, sia che arrivi Mr Bee o Richard Lee. Ma anche qui c’e’ da fare una puntualizzazione. Tutte le aziende in Cina, come pure gli investitori, sono di matrice governativa. E nello sconfinato territorio cinese per fare un investimento all’estero bisogna avere non solo l’autorizzazione del governo centrale di Pechino, ma anche quello delle amministrazioni regionali, che sono grandi quanto se non più dell’Italia come superficie. Quindi in questo caso ci vorranno mesi per il processo autorizzativo, senza sapere se tutto andra’ in porto. Insomma, per il Milan, almeno fino a giugno e luglio, non si avranno certezze.
Il giornalista, quindi, spiega come stanno le cose:
1) E' sbagliato dire che ci sono cordate thailandesi e cinesi. Tutte le cordate sono cinesi. Mr Bee, che è thailandese, e’ solo l’intermediario di investitori cinesi. Poi c’e’ Richard Lee, che e’ anche lui un intermediario di investitori cinesi. Infine, per completezza, ci sarebbe un’altra cordata cinese, spuntata soltanto un mese fa. Ma quest’ultima non ha ancora effettuato nessuna due diligence sui conti del Milan a differenza delle altre due.
2) Mr Bee, entrando nel dettaglio, e’ a capo di una cordata dove l’80% dei capitali sono cinesi e il restante 20% sono capitali di investitori arabi del Golfo Persico. Mr Bee ha un patrimonio personale normale, non è un "riccone" e parteciperebbe con una quota piccola alla cordata. Insomma, e’ soltanto un intermediario.
3) Mr Bee, con la sua cordata cinese-araba, in questo momento e’ in vantaggio sulle altre due cordate cinesi. Quindi a breve potrebbe avere un’esclusiva a trattare da Fininvest perché ha dimostrato di avere una fetta di soldi (si parla di 500 milioni) rendendoli disponibili su un conto corrente. Inoltre e’ il primo ad essersi mosso ed ha subito stretto una buona relazione con Berlusconi.
4) Non e’ però detto che il Milan finisca sicuramente a Mr Bee. Rimane in vantaggio sugli altri ma Fininvest non ha assunto alcun impegno nei suoi confronti. Anche domani stesso puo’ decidere di tenersi il Milan e rimandare al mittente qualsiasi proposta. Oppure potrebbe iniziare trattative con nuovi soggetti. Non esiste infatti alcuna penale, malgrado quello che dicono alcuni giornali e tv, a carico di Fininvest per la rottura delle trattative.
5) L’unica certezza è che se ci sara’ un passaggio di proprietà, il Milan sara’ posseduto da investitori cinesi, sia che arrivi Mr Bee o Richard Lee. Ma anche qui c’e’ da fare una puntualizzazione. Tutte le aziende in Cina, come pure gli investitori, sono di matrice governativa. E nello sconfinato territorio cinese per fare un investimento all’estero bisogna avere non solo l’autorizzazione del governo centrale di Pechino, ma anche quello delle amministrazioni regionali, che sono grandi quanto se non più dell’Italia come superficie. Quindi in questo caso ci vorranno mesi per il processo autorizzativo, senza sapere se tutto andra’ in porto. Insomma, per il Milan, almeno fino a giugno e luglio, non si avranno certezze.
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