Il Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato di aver sbagliato le stime di decrescita del PIL russo a causa delle sanzioni imposte.
Ad Aprile, infatti, aveva previsto un calo dell'8,5%, poi sceso al 6% con una revisione al ribasso delle stime.
Da ieri le nuove stime parlano di una decrescita del 3,4% per quest'anno e del -2,3% nel 2023.
Tra le motivazioni di questa nuova revisione, l'FMI individua le cause nel commercio del petrolio e nella resilienza della domanda interna e del mercato del lavoro.
Lo stesso FMI ha previsto una fortissima riduzione del PIL ucraino, che per ora si attesta ad una previsione del -35%, ma che potrebbe peggiorare con il proseguo della guerra.
Fonte: Borsa Italiana e Huffington Post
E grazie, la Russia si è bruciata centinaia di miliardi di riserve per favorire la domanda interna e supportare il rublo clinicamente morto.
Ma non è qualcosa di sostenibile sul lungo periodo, come non è sostenibile la perdita del mercato europeo di sbocco delle materie prime.
O banalmente come non sono sostenibili sul medio termine i costi economici e sociali di una mobilitazione sempre più pervasiva.
Se poi qualcuno legge nel bombardamento dei civili un segnale di forza allora alzo le mani.
Hanno retto al 2022 a costi altissimi? Bene, bravi.
Vediamo come reggono al 2023, al 2024, al 2025 senza import strategici (semiconduttori etc), senza poter piazzare le materie prime ai principali clienti, con i costi di una guerra...
I russi si stanno dissanguando, semplicemente per ora hanno riserve tali da contenere i danni (che comunque sono già tangibili)
Non di solo PIL vive l'uomo...
Come vedi, nessun problema a confutare anche quello che va contro quella che è la mia analisi.
Il fatto è che io ho l'impressione che ciò che sto dicendo ora lo sappiate bene anche voi