Firenze,causa tra padre e madre in tribunale per vaccino ai figli

Andris

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A Firenze il primo caso italiano di causa in tribunale tra genitori discordi sulla vaccinazione ai minori.

A spuntarla è il padre pro vaccino che ha appena vaccinato il figlio di 13 anni.

Ora ci sarà un'altra causa per i due più piccoli di 5 e 11 anni.


Ansa
 

gabri65

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A Firenze il primo caso italiano di causa in tribunale tra genitori discordi sulla vaccinazione ai minori.

A spuntarla è il padre pro vaccino che ha appena vaccinato il figlio di 13 anni.

Ora ci sarà un'altra causa per i due più piccoli di 5 e 11 anni.


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Sempre pensato che l'ideologia è il più forte dei sentimenti, oltre amore, amicizia e ragione.
 

Clarenzio

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A Firenze il primo caso italiano di causa in tribunale tra genitori discordi sulla vaccinazione ai minori.

A spuntarla è il padre pro vaccino che ha appena vaccinato il figlio di 13 anni.

Ora ci sarà un'altra causa per i due più piccoli di 5 e 11 anni.


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In questo caso c'entra poco il vaccino. Sono una coppia di separati che, come in tanti altri casi, tira in mezzo e strumentalizza i figli per ripicca.
 

Marilson

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da un punto di vista legale e' abbastanza lineare la cosa, i genitori sono separati e discordanti su una procedura medica da autorizzare, entrambi hanno la patria potesta'. Si va in tribunale, il giudice verifica che il legislatore ha autorizzato la vaccinazione per i maggiori di 12 anni, fine della storia, il ragazzino si vaccina.
 

gabri65

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da un punto di vista legale e' abbastanza lineare la cosa, i genitori sono separati e discordanti su una procedura medica da autorizzare, entrambi hanno la patria potesta'. Si va in tribunale, il giudice verifica che il legislatore ha autorizzato la vaccinazione per i maggiori di 12 anni, fine della storia, il ragazzino si vaccina.

Ma non è quello il punto, ci mancherebbe altro se non fosse così dal punto di vista procedurale.

Il punto è, come dicevo, lo scontro ideologico tra due persone che dovrebbero concordare su una creatura, indipendentemente da chi crede di essere nel giusto.

Onestamente, la madre potrebbe essere anche no-vax, e ok, non andrebbe bene secondo certi punti di vista, ma mi sembra chiaro che qui si è impuntato il padre (vincendo contro la moglie, incredibile), e stiamo parlando di un ragazzo di 13 anni, non di una persona anziana a rischio.

La dice lunga secondo me sulla situazione mentale delle persone, e mi fermo qui.
 

Marilson

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Ma non è quello il punto, ci mancherebbe altro se non fosse così dal punto di vista procedurale.

Il punto è, come dicevo, lo scontro ideologico tra due persone che dovrebbero concordare su una creatura, indipendentemente da chi crede di essere nel giusto.

Onestamente, la madre potrebbe essere anche no-vax, e ok, non andrebbe bene secondo certi punti di vista, ma mi sembra chiaro che qui si è impuntato il padre (vincendo contro la moglie, incredibile), e stiamo parlando di un ragazzo di 13 anni, non di una persona anziana a rischio.

La dice lunga secondo me sulla situazione mentale delle persone, e mi fermo qui.

Da un punto di vista prettamente umano, e' certamente penoso riscontrare che due genitori, anche se divorziati, debbano arrivare a questo quando la tutela della salute del minore dovrebbe essere, per ovvi motivi, interesse comune. In questa vicenda, nonostante la madre abbia anche dei legittimi dubbi, comunque il giudice si e' mosso nel perimetro di cio' che e' stato definito e autorizzato dal legislatore, sulla base di dati scientifici certi (non mi risulta che i minori vaccinati stiano morendo come mosche in tutto il mondo).

Personalmente, ritengo piu' grave ad esempio la tristemente famosa vicenda del metodo stamina, dove il tribunale di brescia nel 2013 autorizzo' la struttura ospedaliera, in barba a ogni principio etico, morale e soprattutto scientifico, la somministrazione di un farmaco non solo inutile ma addirittura potenzialmente dannoso a un minore. Quello fu il vero scandalo, e molti di quelli che oggi sono contro i vaccini per covid, all'epoca difendevano quell'intruglio immondo, il cui responsabile, vannoni, fu poi condannato per truffa nel 2015.
 
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