Il Re dell'Est
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Fedele: "E' intollerabile che le cessioni blocchino il mercato"
Furio Fedele, ospite a Milan Channel ieri sera, non le manda a dire alla società: "Il Milan dovrebbe studiare dei contratti molto più elastici, non più pluriennali, ci dovrebbero essere delle clausole dove ad un certo punto ci si siede attorno ad un tavolo e si discute. Non trovo che sia assolutamente tollerabile che una grande società come il Milan resti bloccata sul mercato a causa di giocatori difficili da collocare. Una soluzione simile potrebbe essere risolta in via preventiva, stipulando contratti molto mirati. Inoltre in questa fase ingaggerei consulenti che si occupino solamente del mercato in uscita che notoriamente è molto più difficile di quello in entrata. Ma soprattutto, ancora più intollerabile è che il Milan debba intervenire sopportando l'ingaggio del calciatore dismesso, per il prestito o comunque a livello di buona uscita. Giusta la clausola della riduzione del 20% del bonus dopo la mancata qualificazione in Champions League però bisogna anche intervenire se il giocatore non ha disputato un certo numero di partite o se il suo rendimento non è stato all'altezza della situazione. D'altronde il primo obiettivo di questo mercato era ridurre sensibilmente l'organico e il monte ingaggi sotto i 100 milioni di euro lordi".
Furio Fedele, ospite a Milan Channel ieri sera, non le manda a dire alla società: "Il Milan dovrebbe studiare dei contratti molto più elastici, non più pluriennali, ci dovrebbero essere delle clausole dove ad un certo punto ci si siede attorno ad un tavolo e si discute. Non trovo che sia assolutamente tollerabile che una grande società come il Milan resti bloccata sul mercato a causa di giocatori difficili da collocare. Una soluzione simile potrebbe essere risolta in via preventiva, stipulando contratti molto mirati. Inoltre in questa fase ingaggerei consulenti che si occupino solamente del mercato in uscita che notoriamente è molto più difficile di quello in entrata. Ma soprattutto, ancora più intollerabile è che il Milan debba intervenire sopportando l'ingaggio del calciatore dismesso, per il prestito o comunque a livello di buona uscita. Giusta la clausola della riduzione del 20% del bonus dopo la mancata qualificazione in Champions League però bisogna anche intervenire se il giocatore non ha disputato un certo numero di partite o se il suo rendimento non è stato all'altezza della situazione. D'altronde il primo obiettivo di questo mercato era ridurre sensibilmente l'organico e il monte ingaggi sotto i 100 milioni di euro lordi".