F. Perez a 360 gradi sulla SuperLega:"Siamo in difficoltà economiche

Marilson

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Non si potrà fare, interverrà la comunità europea...Per capire cosa sta succedendo basta leggere l'intervista rilasciata da Petrucci, presidente della Federazione italiana di basket che ci è già passata. Il sunto è abbiamo fatto mille battaglie legali, le abbiamo perse tutte e abbiamo avanzato solo da pagare le spese.

e allora trovassero un compromesso, si salvasse il salvabile almeno. Se cominciano anche a cambiare le regole dello sport, come per esempio tempi ridotti di 20-30 minuti, magari abolire il fuorigioco e altre porcate varie, stiamo parlando della distruzione totale di uno sport, anzi una istituzione, il calcio, vecchia di 150 anni
 
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Sarebbe il massimo... Ristori per pagare Ronaldo 30 milioni l'anno e niente per i poveracci che hanno perso tutto. L'omino medio però sarà pure contento che non si fa la super lega.

Un mondo di matti.

Occhio, potrebbe avverarsi.

Mi immagino già la fase di trattativa: "se non ci date i soldi noi falliamo, quindi superlega, dobbiamo per sopravvivere"

"ok, quanto vi serve per non fallire e abbandonare il progetto?"
 
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guarda che chi comanda qui e' la Football Association, non la UEFA. Quindi si tratta sempre di difendere interessi nazionali. La Brexit non centra nulla in questo discorso.

In Inghilterra la FA ma in Europa la Uefa, con le sue competizioni e le sue licenze. Gli inglesi avevano già una Superlega e non possono concepire l'idea che qualcuno voglia andarsene, avevano il mercato più ricco del mondo.
 

Pit96

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Una lunga intervista lasciata dal capo dietro dal Superliga, Florentino Perez al Chiringuito de Jugone. L'intervistà presa dalla Gazzetta Dello Sport.

Ecco tutte le sue parole

Siamo in un momento di enorme difficoltà. Il calcio per colpa della pandemia ha perso 5 miliardi di euro. Noi 100 milioni in tre mesi un anno fa e 300 in questa stagione. Bisogna far qualcosa, bisogna cambiare. I giovani stanno perdendo interesse nella competizione e bisogna far si che si riaggancino al prodotto. Per farlo bisogna cambiare, così come si fece negli anni 50 quando Santiago Bernabeu ideò la Coppa d’Europa e ha cambiato la storia del calcio, ora succederà lo stesso. Sono tre anni che lavoriamo a questo progetto, la pandemia ci ha costretti ad accelerare i tempi

L’unico modo per sopravvivere è generare nuovi introiti, che al momento possono arrivare solo dal mercato televisivo. L’attuale Champions League non è attrattiva, lo diventa solo in marzo, la gente non vuole vedere partite contro squadre modeste. Ci sono 4 miliardi di potenziali tifosi che vogliono veder giocare i grandi club. Se questi grandi club vanno bene e incassano possono poi condividere quanto incassato con i club modesti, perché noi ragioniamo in termini di valori e di solidarietà. Hanno detto che è un progetto da ricchi per ricchi che renderà i poveri più poveri e non è vero. Ho sentito il Primo Ministro inglese Boris Johnson dire che vuole proteggere la Premier League ed evidentemente è stato informato male da persone che ora hanno dei privilegi che non vogliono perdere. Noi non vogliamo farla finita con la Premier, che è un’istituzione del calcio, né con gli altri campionati. Però se noi non guadagniamo moriremo, e con noi il calcio, che è in rovina”.

“Siamo amici, ci conosciamo da tempo e abbiamo pensato la cosa più semplice, giocare tra grandi club. Per capirsi, il modello è quello del basket, con la sua Eurolega. Noi col Madrid nella pallacanestro partecipiamo alla Liga e alla Eurolega. Bisogna puntare sulla competitività del prodotto: una cosa che piace costa di più e genera maggiori introiti. Io non sono mosso da interessi personali, sono il presidente di un club in mano ai soci. Mi muovo per l’interesse del calcio, che voglio salvare. Hanno detto che la nostra è una Liga chiusa e non è così, ci sono 5 posti liberi per chi li merita. Ancora non abbiamo stabilito i criteri di qualificazione, ma lo faremo. Il nostro non è un progetto chiuso. È una piramide: noi generiamo entrate e le redistribuiamo più in basso. E poi se noi abbiamo più soldi possiamo comprare i giocatori degli altri, così i club che vendono incasseranno.

“Quanto guadagnano i club con la Champions attuale? La Uefa incassa 130 milioni, noi ne incasseremo 400, più soldi per tuti. Generemo introiti per salvare il calcio. Oggi hanno presentato la nuova Champions. Per prima cosa nessuno ci capisce nulla, non si capisce come sarà e come funziona. E poi non genera denaro a sufficienza e parlano del 2024: se continuiamo col modello attuale saremo tutti morti nel 2024, la situazione è molto drammatica”.

Vogliamo partire il prima possibile, ma non ci sarà nessuno strappo. Noi cerchiamo il dialogo e a quello lavoreremo. Se si può, si parte, altrimenti aspettiamo un anno. E magari non troveremo un accordo e non si farà. Ma io spero di si, perché altrimenti moriremo tutti”.

Chi gestisce in regime di monopolio come la Uefa dev’essere trasparente, e la Uefa non lo è. Com’è possibile che io sappia quanto guadagna Lebron James e non quanto guadagna il presidente della Uefa? Nel Real Madrid i dirigenti si sono tagliati lo stipendio, e anche nella mia impresa. Non penso che l’abbiano fatto alla Uefa. La Uefa storicamente non ha una buona immagine, e non voglio citare qui cose successe in passato. Non possono minacciarci solo per aver pubblicato un documento che dice che vogliamo parlare con loro. Le minacce di Jesper Moller di escluderci dalla Champions attuale? Uno che confonde il monopolio con la proprietà. Bisogna dialogare, parlare per salvare il calcio, come fece Bernabeu negli anni 50”.

Non ci cacceranno dall’attuale Champions e nemmeno dall’attuale Liga. Sono completamente sicuro di questo. Non ci sono le basi legali per farlo

Pensavamo che il Psg potesse venire, però al momento non è così. Come i club tedeschi: hanno detto loro che vogliamo farla finita con i campionati locali e non è così. La meritocrazia non può esserci per 50 squadre, però ci sono club come Roma, Napoli e molti altri che hanno diritto di partecipare e studieremo la formula perché possano qualificarsi. Ma chi genera denaro sono i 15 membri fondatori, quelli sono quelli che creano il miglior spettacolo del mondo. Non posso dire chi arriverà, stiamo trattando, però ora ci prendiamo una pausa per spiegare le nostre intenzioni, poi si vedrà chi potrà unirsi


CEFERIN E AGNELLI— “Non si può insultare un nostro collega. Il presidente della Uefa ha usato termini pessimi per rivolgersi al presidente di un club storico come la Juve. È un impresentabile. Un presidente Uefa non può comportarsi così, queste sono cose che devono cambiare. La Uefa dev’essere diversa, non vogliamo un presidente che insulta un presidente di un grande club, non si possono dire certe cose. Il presidente ha parlato in maniera viscerale e ora bisognerà chiarire. Le partite tra i grandi club sono sempre attrattive, sono quelle che generano soldi, non credo che i 4 miliardi di tifosi vogliano vedere incontri tra rivali sconosciuti. Tifosi preoccupati? Se me lo chiede cedo il posto di presidente a Laporta anche domani. O ad Agnelli, a chiunque. E poi sceglieremo gli arbitri migliori secondo criteri di professionalità. Questa è la parola chiave, un concetto al quale non siamo più abituati nel calcio. Nazionli? Bisogna cambiare tante cose, tante. Si giocano troppe partite, le nazionali partecipano a competizioni che la gente non sa nemmeno come si chiamano. Usare i giocatori dei club così non ha molto senso. Il calcio così non ha molto senso e va cambiato. Non ci saranno abbandoni in Superlega, perché abbiamo firmato un accordo vincolante e chi è dentro non può uscire. Tratterremo tutti. Diritti tv?“Va ripensata la distribuzione. Ci sono club piccoli che ora economicamente stanno bene perché dipendono quasi esclusivamente dalla divisione della torta televisiva. Non può essere che club piccoli stiano bene e il Barça perda denaro. Lo stesso vale per la Premier: con l’attuale redistribuzione le 6 grandi soffrono e club modesti no. L’attuale divisione dei diritti tv va rivista.
PARTITE PIÙ CORTE— “I giovani trovano le attuali partite troppo lunghe. Va ripensato il sistema, e magari vanno accorciate. Il mondo sta cambiando continuamente e non possiamo voltare le spalle ai giovani, trascurare i loro interessi. Dobbiamo staccarli dai tablet. Le nuove generazioni non ci capiscono e dobbiamo far si che lo facciano”.
TORNEO PARALLELO— “Si, ci vorrà un torneo parallelo, come già esiste nel basket a livello europeo. E da li saliranno in Superlega, dove non possono giocare tutti. I tempi cambiano: gli scandinavi vogliono fare un campionato congiunto, così come quelli del Benelux o i Paesi dei Balcani.
MARCA E CAIRO— Mostrano a Florentino Perez la prima pagina di Marca che dice: “Clamore contro la Superlega”. Il commento: “Dico solo una cosa, sapete chi è il padrone di questo giornale? È il presidente del Torino, che è un rivale della Juventus. Mi fa piacere darvi queste informazioni”.
MERCATO — “Mi fermano per strada, nonostante abbia la mascherina, e mi dicono: ‘Presidente, prendi Mbappé!’. Cosa rispondo? ‘Tranquillo’. Il Madrid ha bisogno di un cambio. Abbiamo vinto tanto e finché si vinceva non si poteva cambiare, però ora sono successe tante cose e c’è bisogno di una sferzata, di recuperare la voglia perduta. Lavoro per questo. Non dico altro al tifoso. Cristiano Ronaldo? Non torna, perché ha un contratto con la Juve. Gli voglio molto bene ma non ha senso che torni. Anche a Sergio Ramos voglio molto bene ma al Madrid stiamo vivendo una situazione molto negativa economicamente e dobbiamo essere realisti: le cose vanno male per tutti. Non ho detto che non resta, assolutamente. Chiudiamo la stagione poi vediamo. Vinicius non si vende, e non si tocca. Non accettiamo nessuno scambio per lui”.

Ci mancavano le partite troppo lunghe...
Facciamole di un'ora così dopo 45 minuti la squadra in vantaggio inizierà già a perdere tempo.
Poi se i grandi club sono messi così male la soluzione è semplice. Smetti di dare 10/20/30 milioni ai tuoi giocatori e sarai meno in difficoltà. Se nessuno si può permettere di dare loro quegli stipendi dovranno accontentarsi. È quello che abbiamo dovuto fare noi negli ultimi anni, non vedo perché non possa farlo il Real Madrid. Non si può essere sempre al top. Ed è così che aumenta la competitività.
E poi è quello che abbiamo sempre detto. È una follia pagare così tanto i giocatori e anche i procuratori. Bene, devono adeguarsi anche loro a questo momento.
Real, Barca, Juve ecc. hanno voluto fare la voce grossa spendendo milioni su milioni? Bravi, ora però dovete attaccarvi al tram. E allora sì che ci sarà più competizione
 
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Ci mancavano le partite troppo lunghe...
Facciamole di un'ora così dopo 45 minuti la squadra in vantaggio inizierà già a perdere tempo.
Poi se i grandi club sono messi così male la soluzione è semplice. Smetti di dare 10/20/30 milioni ai tuoi giocatori e sarai meno in difficoltà. Se nessuno si può permettere di dare loro quegli stipendi dovranno accontentarsi. È quello che abbiamo dovuto fare noi negli ultimi anni, non vedo perché non possa farlo il Real Madrid. Non si può essere sempre al top. Ed è così che aumenta la competitività.
E poi è quello che abbiamo sempre detto. È una follia pagare così tanto i giocatori e anche i procuratori. Bene, devono adeguarsi anche loro a questo momento.
Real, Barca, Juve ecc. hanno voluto fare la voce grossa spendendo milioni su milioni? Bravi, ora però dovete attaccarvi al tram. E allora sì che ci sarà più competizione

Penso sia l' unico settore del globo dove il problema sono gli stipendi troppo alti :asd: , cosi alti da affondare il sistema.
 
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Il passaggio sulle partite più corte apre vari scenari. Tecnicamente non sono neanche tenuti a seguire le regole generali del calcio. Tipo: potrebbero decidere di giocare 15 VS 17 il primo tempo e 17 VS 15 il secondo tempo, col portiere volante... :asd:
A parte le battute, sarei curioso di vedere le regole per le due grandi questioni irrisolte del calcio giocato: fuorigioco e utilizzo della tecnologia.
 

Devil man

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E poi sceglieremo gli arbitri migliori secondo criteri di professionalità. Questa è la parola chiave, un concetto al quale non siamo più abituati nel calcio.

l'ha toccata piano HAHAHAHAHAHAH
 
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