Admin;2366736 ha scritto:
Anche il Giornale in edicola si concentra sugli eurorimpianti del Milan. Mezza nazionale italiana, oltre Donnarumma e Calhanoglu andati via a zero, è composta da ex rossoneri che hanno trovato fortuna altrove. Da Pessina (con percentuale sulla rivendita ridotta dopo la centesima con l'Atalanta e bonus da 3 mln, operazione del duo Mirabelli Fassone come già ampiamente riportato nei giorni scorsi) a Locatelli (genialata di Leao e Gattuso), passando per Cristanti e Acerbi
Sì, certo. E' seccante ammetterlo. Meglio dire che son tutti cessi.
Purtroppo c'hanno ragione per tante cose.
Locatelli è un cesso, ma se avevamo lui magari evitavamo di prendere Krunic e Meité.
Acerbi è un cesso, però magari avrebbe fatto meglio di Romagnoli, chissà, magari non c'era l'impellenza di Tomori e i soldi venivano messi sull'attaccante.
Ragazzi, non funziona così. Non si possono avere 11 top-players in squadra. Non li avevamo nemmeno nel Milan di Sacchi. Avete una visione distorta delle cose, e quello che più mi fa dispiacere è che son cose estremamente banali da capire, a maggior ragione nella nostra condizione. Dopo due partite Bennacer era da gettare nell'immondizia, KKK era da mo' che se ne doveva andare. Kjaer non sarebbe nemmeno entrato a Milanello per la quasi totalità dei tifosi.
Nei bei tempi che furono uno come, ad esempio, Filippo Galli era quasi uno scarsone, perché il nostro standard era Baresi. Averlo avuto ora Filippo. Ci si è accorti quanto valeva praticamente solo a fine carriera.
Se i dirigenti ragionassero tutti così saremmo ancora ad aspettare lo sceicco perfino per il magazziniere, che deve essere un top-player pure lui.
Poi figurati, pure io voglio gente forte ed accuso la proprietà di non investire, ma a volte si esagera da quell'altra parte in modo veramente incomprensibile. A volte uno decente può essere utile quanto un top-player che ha però difetti, perché magari non è continuo, si rompe, non si integra bene, etc etc.