I soliti ventriloqui della Casa Madre, che riportano acriticamente giudizi ed opinioni, ovviamente senza uso di virgolettati. Ma la lettura è interessante: senza i soldi dei cinesi il prossimo anno non si fa mercato, unica strada per rendere il Milan minimamente competitivo per l'accesso alla Champions League, la sola competizione i cui proventi potrebbero alleggerire i drammatici conti prefallimentari del club. Quindi, a ben vedere, Marina Berlusconi e Fininvest, stremati dall'annuale salasso Milan sui loro conti, dovrebbero rinunciare, dopo averli visti transitare davanti ai loro occhi, a: a) 500 milioni di euro entro un anno per la cessione del capitale; b)
lo sgravio di almeno 200 euro per il sostenimento del pesante debito consolidato; c) lo sgravio pro quota (il 70%, sembra) di 90 milioni di euro del passivo a bilancio del prossimo anno e di quelli, in misura progressivamente più ampia, relativi agli anni successivi; d) lo sgravio pro quota (il solito 70%) dei costi a bilancio per il personale (circa 180 milioni di euro); il tutto, senza la possibilità di investire per attenuare questa dinamica negativa, possibile solo attraverso un intervento massiccio sul mercato (non meno di 250 milioni di euro, tra cartellini ed ingaggi, solo per il primo anno) per rientrare in Champions League, e l'intervento sullo stadio di proprietà (almeno 300 milioni di euro, anche questi ipotizzati dai cinesi nel loro piano industriale). Il tutto, perchè Silvio si commuoverebbe ad una molto ipotetica vittoria in finale di Coppa Italia (che perderà)... Non ho sonno questa notte, eppure mi sembra che un asino stia volando contro la faccia della luna: pensa te.