I quotidiani in edicola sulla vittoria del Milan contro il Genoa
GDS: Milan da pazzi. Volo nelle mani di Giroud. Battuto il Genoa. I rossoneri adesso sono primi con due punti di vantaggio sull'Inter. A Settima vittoria in otto gare. Lo shock dl derby può considerarsi superato. Il Genoa ha contestato il gol di Pulisic per un presunto tocco col braccio. Il Milan ha protestato perché l'arbitro ha deciso di interrompere il gioco per espellere Martinez, quando il Genoa giocava con la porta libera. Alla fine una vittoria preziosa, con Giroud in versione portiere fantastico in uscita bassa a salvare il risultato sul finale, ma Theo e Maignan saranno assenze pesanti contro la Juve, dopo la sosta.
CorSera: Il Milan sorpassa. Finale choc. Il Genoa protesta, espulso Maignan lo sostituisce Giroud.Un’altra vittoria, la settima nelle prime otto partite, la quarta di fila, la più incredibile e fortunata della serie. Il Milan vince, stacca l’Inter nell’infinito derby per la seconda stella e adesso avrà due settimane felici, complice la pausa della Nazionale, prima di un ciclo di ferro con Juventus, Psg e Napoli. Pioli esulta a Marassi. I cambi sono decisivi. Pulisic segna a tre minuti dal novantesimo nell’unica incertezza della difesa del Genoa. Una rete contestata ma benedetta dalla Var. E' da partite sporche e difficili come quella di ieri che si vede la forza interiore di una squadra da scudetto.
CorSport: Golivier, i guanti del Diavolo. Dopo il rosso a Maignan protagonista Giroud che va in porta e salva il risultato sul finale con un'uscita decisiva. Pulisic con il colpo del campione ha risolto tutti i problemi di una squadra che fino al gol ne aveva incontrati tanti. Gol bello, decisivo e da primo posto in solitaria. Alla ripresa, contro la Juve, Pioli dovrà fare a meno degli squalificati Theo e Maignan.
Tuttosport: il Milan ha impiegato ventuno giorni per cancellare il 5-1 nel derby (16 settembre). E lo ha fatto sbancando in modo pirotecnico Marassi rossoblù, vincendo là dove si erano già arenati Napoli e Roma. Una vittoria nata nel finale dove è successo un po’ di tutto, dal gol di Pulisic (vivisezionato per minuti al Var per il sospetto di un tocco di mano dell’americano), all’espulsione di Maignan che, nel tentativo di salvare su Ekuban lanciato a rete, ha attentato alla vita dell’avversario senza che Piccinini se ne accorgesse (per fortuna il Var ha rimediato). Un rosso che ha spedito dritto dritto in porta Olivier Giroud che, prima ha ringraziato la traversa, quindi, al 15° minuto di recupero, in uscita, ha murato per due volte un’incursione genoana, guadagnandosi l’ovazione dei tifosi rossoneri presenti nel settore ospiti. Scacco con il 4-2-4Vittoria dall’importanza capitale, quella del Milan sul Genoa, nell’economia del campionato. Perché i rossoneri arrivano alla sosta da primi in classifica con due punti di vantaggio sull’Inter, il che è un dato sorprendente alla luce della disfatta nello scontro diretto. Una vittoria maturata in coda a un match dove, pur governando la partita, fino al gol di Pulisic l’occasione più importante l’aveva avuta il Genoa, con un tiro di Dragusin deviato da Reijnders che ha costretto Maignan a una super parata. Prima era stato Leao, di testa, a impegnare Martinez nell’unico squillo del suo secondo tempo. Pioli aveva infatti deciso di mandare in campo l’artiglieria pesante nella ripresa, passando a un 4-4-2 che in fase offensiva diventava 4-2-4, avendo come esterni Pulisic e Leao, con due terminali in attacco - ovvero Giroud e Jovic. «Dopo l’espulsione di Mike doveva andare in porta Pulisic, ma gli ho detto “Sei troppo piccolo, meglio che ci vada un altro” ed è andato Olivier - le parole di Pioli - abbiamo giocato 5 partite su 8 in trasferta ed essere in questa posizione in classifica ci dà tanta fiducia per il futuro. Questa è stata una vittoria importante perché fortissimamente voluta, una vittoria che ci dà tanta autostima al termine di un periodo davvero tosto e alla vigilia di una sosta. Magari, rispetto al solito, abbiamo mostrato meno pulizia tecnica, ma ci abbiamo creduto fino alla fine e abbiamo rimesso in piedi una partita difficile. Quel derby perso? Non potevamo fermarci lì: siamo stati fortunati a tornare subito a giocare in Champions contro il Newcastle e questo ci ha aiutato a lavorare sul nostro gioco e a migliorarci. Ora, dopo la sosta, ci aspetta la Juve in cui non avremo Maignan e Theo che saranno squalificati». Tra l’altro, per la prima volta - anche se siamo all’ottava giornata - il Milan si è trovato in testa al campionato dal giorno della festa scudetto del 22 maggio 2022.
Rispetto alla notte Champions di Dortmund, Pioli ha cambiato cinque uomini. Mentre potevano starci i cambi in difesa (Florenzi per Calabria) e a centrocampo (Adli per Pobega), ha lasciato perplessi la decisione di smontare l’intero attacco, lasciando in panchina Pulisic, Giroud e Leao per Chukwueze, Jovic e Okafor. Scelta tranciante e sorprendente soprattutto per quanto riguarda Jovic che fin qui aveva giocato 38 minuti con Inter e Verona, diverso il discorso per Okafor (ieri schierato nel suo vero ruolo) e Chukwueze che, essendo stato pagato trenta milioni, risulta difficile considerarlo un comprimario. Peggio stava sicuramente Gilardino che ha affrontato il Milan senza quattro titolari, ovvero Badelj, Strootman, Retegui e Messias. Il grande ex, ha puntato su un Genoa a tenuta stagna, prima costruito sul 4-5-1 e poi passato alla difesa a cinque. Però non aveva i solisti che Pioli ha estratto dal cilindro nella ripresa. Cinquantacinque ore fa il Milan era ancora in volo dalla Germania a Malpensa, ieri si è ritrovato in testa al campionato. Alzi la mano chi ci avrebbe scommesso.
Repubblica: Milan da pazzi, primato in solitaria. Pulisic, gol fra i sospetti. Giroud finisce in porta e salva il risultato nel finale.
