Edicola: Jovic accende. Baby ok. Milan ai quarti.

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I quotidiani in edicola sulla vittoria del Milan contro il Cagliari in coppa Italia

GDS: Jovic accende il Diavolo. Doppietta nel 4-1 al Cagliari. I giovani promossi. E Leao entra e segna. Milan ai quarti. Il Cagliari parte forte ma poi viene travolto. Theo ispirato regala due assist. A segno anche il diciannovenne Traorè. Ora Atalanta o Sassuolo. Pioli tira un sospiro di sollievo e si guadagna qualche giorno senza polemiche. Il Milan arriverà carico ad Empoli ma lì sarà tutta un'altra storia. Jimenez e Traorè promosso. Il Milan ha un tesoro. E nel giro della prima squadra c'è anche Simic. Ormai i giovani sono il presente.

CorSera: doppio Jovic più Traorè Il Milan si sbarazza del Cagliari Le riserve e i giovani rossoneri conquistano i quarti. A segno anche Leao. Il Milan 2 archivia la pratica Cagliari senza tribolare e conquista un posto nei quarti di finale della competizione. La prossima settimana ai quarti Atalanta o Sassuolo. La scelta di Pioli di affidarsi ai ragazzi alla fine ha pagato.

Corriere dello Sport: il baby Milan batte Ranieri. Ottavi di finale senza storia a San Siro. I rossoneri trovano le reti di Jovic nel primo tempo e poi gestiscono trovando i jolly du Traorè e Leao. l baby Milan si mangia il Cagliari. Che non sarà stato quello titolare, ma aveva certo più esperienza. Non è servita, però, visto che si è trasformata ben presto in sufficienza. E, davanti all’entusiasmo dei ragazzini di Pioli, che ha rischiato ma ha avuto ragione, non c’è stata partita. Vero è che per i rossoblù conta solo e soltanto la salvezza, ma si poteva fare comunque miglior figura. Hanno tradito soprattutto le seconde linee, a cominciare dal disastroso Radunovic, mentre per il gol nel finale si è salvato Azzi. All'opposto, invece, Jovic, forse il miglior rossonero in assoluto da inizio dicembre e che, con la doppietta di ieri sera, è salito a 5 centri. I panni del leader ieri li ha vestiti Theo Hernandez. Jimenez ha giocato con personalità.

Repubblica: Theo e Jovic, il Milan va a passeggio e Pioli scopre quattro piccoli diavoli. Eliminato il Cagliari con un netto 4-1. In vetrina Simic, Romero, Traorè e Jimenez. Ora Atalanta o Sassuolo

Tuttosport in edicola: il quarto e quinto gol nelle ultime sei partite fra campionato e coppe di un rigenerato Luka Jovic, ha spedito senza troppi patemi il Milan ai quarti di finale di Coppa Italia, turno che i rossoneri di Stefano Pioli disputeranno la prossima settimana a San Siro contro la vincente di Atalanta e Sassuolo che si affronteranno questo pomeriggio a Bergamo alle ore 18 (eventuale semifinale poi contro una fra Bologna e Fiorentina). Il Milan, pieno di giovani e con una formazione inedita, ha superato 4-1 il Cagliari - di Traoré e Leao le altre reti dei padroni di casa, Azzi per i sardi -, una partita che poteva presentare delle insidie per i rossoneri che invece hanno sfruttato al massimo gli errori dei sardi grazie alla ritrovata verve dell’attaccante serbo decisivo nell'indirizzare il match nel primo tempo. Jovic che sembra tornato l'attaccante dei tempi di Francoforte e che potrebbe convincere definitivamente il Milan a non investire in attacco. Come previsto Pioli e Ranieri hanno varato un ampio turnover. Comprensibile la scelta del tecnico del Cagliari che sabato sarà a Lecce per una delicata sfida salvezza (fuori dieci degli undici titolari schierati contro l’Empoli nell’ultima giornata di A), più articolata quella di Pioli. Se da una parte i tanti infortuni in stagione e la priorità al posto Champions in campionato, predicavano per una decisione del genere, dunque di cautela verso big da proteggere (vedi Kjaer, Loftus-Cheek, Pulisic, Giroud e Leao), dall’altra la possibilità di puntare al trofeo nazionale già orfano di Inter e Napoli avrebbe consigliato una formazione più “vera” per chiudere più semplicemente la pratica. Invece Pioli ha mandato in campo una formazione con due 2005 (Simic e l’esordiente Jimenez) e due 2004 (Romero e Traoré), per un’età media di 24 anni contando il 40enne Mirante, di 22,5 prendendo in esame i dieci giocatori di movimento. Scelta alla fine comunque vincente. Chi si aspettava un Milan magari più timido, però, si è presto ricreduto perché dopo il miracolo di Mirante su colpo di testa ravvicinato di Petagna al 4’ - parata decisiva per lo svolgimento della gara -, i rossoneri si sono come svegliati e hanno preso possesso della gara grazie alle geometrie di un ispirato Adli e la vivacità del 18enne spagnolo Jimenez, scuola Real, schierato da terzino sinistro. Ma soprattutto il Milan si è affidato ai giocatori più esperti e da due iniziative di Theo Hernandez - prima un bel cross (29’), quindi una sua classica progressione con slalom (42’) - sono arrivati i gol di Jovic che hanno chiuso il primo tempo, grazie anche alla collaborazione di Hatzidiakos sull’1-0 (buco di testa) e la coppia Jankto-Radunovic sul 2-0 (palla persa il primo, palla destinata a uscire e deviata in porta il secondo). Portiere del Cagliari che ha completato la frittata personale al 5’ della ripresa, intervenendo goffamente sul destro secco, ma centrale, del 19enne ivoriano Chaka Traoré, in gol così alla terza apparizione con la squadra di Pioli, la prima da titolare. Rete che ha di fatto chiuso il discorso e reso la seconda metà di gara una sorta di partitella di allenamento. Le squadre si sono allungate, si sono viste alcune occasioni per parte - con le reti di Azzi (deviazione involontaria di Simic a non mutare il marcatore nel tabellino) e Leao a fissare il punteggio - e gli allenatori hanno via via effettuato diversi cambi. Pioli ha gettato nella mischia, oltre a Florenzi, Pulisic e Leao - il gol del 4-1, ma pure alcune sgroppate delle sue per tenere calda la gamba in vista della trasferta a Empoli di domenica -, altri due ragazzini classe 2005, il già testato Bartesaghi e Zeroli, fresco di esordio in A a fine 2023.

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CorSera: doppio Jovic più Traorè Il Milan si sbarazza del Cagliari Le riserve e i giovani rossoneri conquistano i quarti. A segno anche Leao. Il Milan 2 archivia la pratica Cagliari senza tribolare e conquista un posto nei quarti di finale della competizione. La prossima settimana ai quarti Atalanta o Sassuolo. La scelta di Pioli di affidarsi ai ragazzi alla fine ha pagato.

Corriere dello Sport: il baby Milan batte Ranieri. Ottavi di finale senza storia a San Siro. I rossoneri trovano le reti di Jovic nel primo tempo e poi gestiscono trovando i jolly du Traorè e Leao. l baby Milan si mangia il Cagliari. Che non sarà stato quello titolare, ma aveva certo più esperienza. Non è servita, però, visto che si è trasformata ben presto in sufficienza. E, davanti all’entusiasmo dei ragazzini di Pioli, che ha rischiato ma ha avuto ragione, non c’è stata partita. Vero è che per i rossoblù conta solo e soltanto la salvezza, ma si poteva fare comunque miglior figura. Hanno tradito soprattutto le seconde linee, a cominciare dal disastroso Radunovic, mentre per il gol nel finale si è salvato Azzi. All'opposto, invece, Jovic, forse il miglior rossonero in assoluto da inizio dicembre e che, con la doppietta di ieri sera, è salito a 5 centri. I panni del leader ieri li ha vestiti Theo Hernandez. Jimenez ha giocato con personalità.

Tuttosport in edicola: il quarto e quinto gol nelle ultime sei partite fra campionato e coppe di un rigenerato Luka Jovic, ha spedito senza troppi patemi il Milan ai quarti di finale di Coppa Italia, turno che i rossoneri di Stefano Pioli disputeranno la prossima settimana a San Siro contro la vincente di Atalanta e Sassuolo che si affronteranno questo pomeriggio a Bergamo alle ore 18 (eventuale semifinale poi contro una fra Bologna e Fiorentina). Il Milan, pieno di giovani e con una formazione inedita, ha superato 4-1 il Cagliari - di Traoré e Leao le altre reti dei padroni di casa, Azzi per i sardi -, una partita che poteva presentare delle insidie per i rossoneri che invece hanno sfruttato al massimo gli errori dei sardi grazie alla ritrovata verve dell’attaccante serbo decisivo nell'indirizzare il match nel primo tempo. Jovic che sembra tornato l'attaccante dei tempi di Francoforte e che potrebbe convincere definitivamente il Milan a non investire in attacco. Come previsto Pioli e Ranieri hanno varato un ampio turnover. Comprensibile la scelta del tecnico del Cagliari che sabato sarà a Lecce per una delicata sfida salvezza (fuori dieci degli undici titolari schierati contro l’Empoli nell’ultima giornata di A), più articolata quella di Pioli. Se da una parte i tanti infortuni in stagione e la priorità al posto Champions in campionato, predicavano per una decisione del genere, dunque di cautela verso big da proteggere (vedi Kjaer, Loftus-Cheek, Pulisic, Giroud e Leao), dall’altra la possibilità di puntare al trofeo nazionale già orfano di Inter e Napoli avrebbe consigliato una formazione più “vera” per chiudere più semplicemente la pratica. Invece Pioli ha mandato in campo una formazione con due 2005 (Simic e l’esordiente Jimenez) e due 2004 (Romero e Traoré), per un’età media di 24 anni contando il 40enne Mirante, di 22,5 prendendo in esame i dieci giocatori di movimento. Scelta alla fine comunque vincente. Chi si aspettava un Milan magari più timido, però, si è presto ricreduto perché dopo il miracolo di Mirante su colpo di testa ravvicinato di Petagna al 4’ - parata decisiva per lo svolgimento della gara -, i rossoneri si sono come svegliati e hanno preso possesso della gara grazie alle geometrie di un ispirato Adli e la vivacità del 18enne spagnolo Jimenez, scuola Real, schierato da terzino sinistro. Ma soprattutto il Milan si è affidato ai giocatori più esperti e da due iniziative di Theo Hernandez - prima un bel cross (29’), quindi una sua classica progressione con slalom (42’) - sono arrivati i gol di Jovic che hanno chiuso il primo tempo, grazie anche alla collaborazione di Hatzidiakos sull’1-0 (buco di testa) e la coppia Jankto-Radunovic sul 2-0 (palla persa il primo, palla destinata a uscire e deviata in porta il secondo). Portiere del Cagliari che ha completato la frittata personale al 5’ della ripresa, intervenendo goffamente sul destro secco, ma centrale, del 19enne ivoriano Chaka Traoré, in gol così alla terza apparizione con la squadra di Pioli, la prima da titolare. Rete che ha di fatto chiuso il discorso e reso la seconda metà di gara una sorta di partitella di allenamento. Le squadre si sono allungate, si sono viste alcune occasioni per parte - con le reti di Azzi (deviazione involontaria di Simic a non mutare il marcatore nel tabellino) e Leao a fissare il punteggio - e gli allenatori hanno via via effettuato diversi cambi. Pioli ha gettato nella mischia, oltre a Florenzi, Pulisic e Leao - il gol del 4-1, ma pure alcune sgroppate delle sue per tenere calda la gamba in vista della trasferta a Empoli di domenica -, altri due ragazzini classe 2005, il già testato Bartesaghi e Zeroli, fresco di esordio in A a fine 2023.

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