Penso che siamo tornati a respirare un po' di aria "nuova" dalla scorsa estate, una cosa molto soft, un po' come quando cominci ad allenarti e non puoi chiaramente essere ad un livello super, eppure cominci, ti inserisci in un "circuito mentale", un po' come ha fatto il Milan facendo tutte quelle amichevoli pandemiche che hanno portato la squadra ad un altro fantastico sesto posto, un Milan nato soft e senza troppe pressioni, quel Milan logicamente era lo stesso Milan penoso di pochi mesi prima e non aveva una struttura societaria e nemmeno una guida tecnica così importante da poter continuare a fare i buchi per terra come è stato fino a dicembre, eppure siamo tornati nell'alta classifica in un campionato imbarazzante, con gli stadi chiusi e quella sensazione di calcio "facile", senza pressioni, né dei tifosi, né di nessuno, un Milan debole che voleva sembrare forte, era ovvio che prima o poi sarebbe crollato perché per entrare in un certo circolo vizioso devi avere anni di progettazione alle spalle e una progettazione di pochi mesi (cioè quelli in cui bene o male abbiamo messo dentro i vari Isma, Rebic, Ibra, Leao ecc) non poteva bastare per tornare così grandi in così poco tempo e dopo soli 6 mesi fatti bene e senza troppe pressioni (ritmi estivi, da calcio di luglio), quella progettazione la puoi fare in provincia per poi trovare altre risorse per andare avanti anche senza quarto posto.
Non so se torneremo mai a certi livelli ma quei livelli, visto il campionato italiano così pessimo e tecnicamente povero di idee, non sono così irraggiungibili nel caso si decidesse di dare una spinta bella forte a tutta la struttura, struttura che va dal Pioli, ai preparatori, al fatto di non farsi mettere i piedi in faccia da un valletto ciucciasoldi e amante dello showbiz, al fatto che per tornare grandi non basterà mica un Orsolini preso con i soldi di Samuscemo.
Rispetto a qualche anno fa siamo più vicini, quanto meno sappiamo cosa potrebbe servire, serietà, competenza, idee chiare e poi quello che solitamente faceva aizzare i tifosi di una grande squadra come è sempre stato il Milan, il colpo ad effetto, il campione, il portatore di entusiasmo, non valletti, non i Saelemaekers, non i Romagnoli, qualcosa che dovrà far capire a tutti che siamo tornati per fare qualcosa di importante e non per gestire mercati in attivo senza grossi sussulti, se non hai grandi idee non puoi fare piccole grandi operazioni (come facevamo un tempo).