In un'intervista a FqMagazine, il cantante e vincitore di Sanremo 2020 Diodato, ha parlato così sulla strage di Cutro e sulle parole della Meloni ai familiari delle vittime ("Siete consapevoli dei rischi delle traversate?"): "....Ci stiamo evidentemente distaccando dal ceto sociale, senza avere alcun tipo di contatto. E tutto ciò ci porta a vivere come nomadi, senza ascoltare le ragioni degli altri. C’è chi gira la testa dall’altra parte. Non si forniscono soluzioni per evitare ciò che accade in mare. Su quelle barche lì ci siamo tutti noi. Ed è sconvolgente: siamo proprio noi che stiamo andando a fondo. C’è ancora una concezione del mondo con le barriere, si continuano a disegnare costantemente i confini mentre il mondo va da tutt’altra parte. Una cosa folle che esista qualcuno così naif e ignorante che non sia consapevole di certe dinamiche. Il primo pensiero non può non essere quello di considerare l’umanità".
Gente come questo Idiodato vive in un mondo privilegiato a sé stante, per far parte del quale devi necessariamente sposare e fare tuoi certi messaggi progressisti finto-buonisti - altrimenti non vai avanti -, ma che nulla hanno a che vedere con la vita vera di ogni cittadino comune che è nella realtà e la vive e subisce le conseguenze di politiche compiacenti a quel tipo di manifesti.
La solidarietà e l'umanità sono valori che ogni persona sana e di principio sposa in toto, ma che devono necessariamente andare a braccetto con l'ordine e la disciplina nelle regole del vivere comune. Esistono leggi, confini e identità culturali e nazionali che esistono per mantenere quel tipo di ordine, senza il quale non potrebbe sussistere nemmeno il principio di umanità.
Le persone si aiutano, ma si deve trovare il modo giusto e quello di deportare un continente in un altro è sbagliato, folle, criminale perché converge verso il degrado e il disordine sociale.