Dida:"Fiducioso per lo United. Gigio ora guidare la difesa".

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Dida:"Fiducioso per lo United. Gigio ora guidare la difesa".

Nelson Dida, preparatore dei portieri del Milan, alla GDS:"Nel 2003 la qualificazione nacque all'andata, con una stupenda partita di Kakà. Lo sento ancora? Ma sì, ogni tanto ci parliamo al telefono ed è contento della strada che ho intrapreso in Italia. Dallo staff adesso sto imparando tanto, un giorno vorrei fare l’allenatore, non soltanto il preparatore dei portieri, perché mi piacerebbe davvero tanto stare in panchina e decidere come schierare la squadra. Ma quel giorno è lontano".

"Mi sento un pò milanese dopo tanti anni? Milanese, italiano e milanista. Ho vissuto qui dieci anni, sono superfelice. L’Italia mi ha fatto crescere tantissimo, non soltanto sul piano tattico. Conosco la lingua e in un futuro questo mi aiuterà, ho studiato a Coverciano, ma non è soltanto questo. E’ un senso di appartenenza. Il Milan è casa mia, anzi casa nostra. Anche di Kakà e di tanti altri che sono passati di qui"

"Cosa mi ha dato Milano? Mi ha fatto crescere, anche nel carattere. Un paese diverso, abitudini diverse. Suggerimenti che mi hanno plasmato anche come essere umano"

"Donnarumma? Un grande talento. E’ un ragazzo tranquillissimo, ma sente tanto la partita. Adora il Milan, è molto legato alla squadra e lo fa capire"

"Si sentono le sue urla ora che gli stadi sono vuoti? Perché gli stadi sono vuoti, come ricorda lei, e quindi sentite quello che prima non potevate percepire. Ma un portiere deve gestire un reparto. Gigio urla e fa bene"

"In cosa può crescere ancora? Primo punto debole era ap- punto la comunicazione, ma Gigio lo ha superato. Stiamo lavorando su tanti aspetti, ma già da questo punto di vista Donnarumma è migliorato. Un portiere non può concedersi debolezze, deve dirigere"

"Come si diventa efficaci sui rigori? Parando, parando. Bisogna allenarsi tutti i giorni e se capita anche in partita. Gigio è alto, ha una bella corporatura e tanti margini di miglioramento in tutti i fondamentali. E’ stato in campo per una sequenza di rigori infinita contro il Rio Ave, in Portogallo. Ecco, quelle sono le situazioni che ti fanno crescere"

"Poi comunque ci vuole un attaccante che batta il portiere avversario? Ecco, appunto. Avete presente Sheva? Io ogni tanto mi riguardo quella partita, come quelle del 2007. Che incroci fantastici"

"Sensazioni per domani? Però il gol all’ultimo momento ci aiuta molto, l’1-0 non sarebbe stato facile da ribaltare. Loro recuperano giocatori, noi pure. Siamo fiduciosi"

"Kessie? La sua forza è la tranquillità. Mi ha detto: voglio farti gol su rigore. Ho risposto che deve aspettare, prima mi devo allenare un po’, poi vediamo"

"Ibra male sui rigori? Ibra è Ibra. Quando se la sentirà prenderà il pallone, lo metterà sul dischetto e deciderà la partita. Anche per questo sono fiducioso"
 
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Nelson Dida, preparatore dei portieri del Milan, alla GDS:"Nel 2003 la qualificazione nacque all'andata, con una stupenda partita di Kakà. Lo sento ancora? Ma sì, ogni tanto ci parliamo al telefono ed è contento della strada che ho intrapreso in Italia. Dallo staff adesso sto imparando tanto, un giorno vorrei fare l’allenatore, non soltanto il preparatore dei portieri, perché mi piacerebbe davvero tanto stare in panchina e decidere come schierare la squadra. Ma quel giorno è lontano".

"Mi sento un pò milanese dopo tanti anni? Milanese, italiano e milanista. Ho vissuto qui dieci anni, sono superfelice. L’Italia mi ha fatto crescere tantissimo, non soltanto sul piano tattico. Conosco la lingua e in un futuro questo mi aiuterà, ho studiato a Coverciano, ma non è soltanto questo. E’ un senso di appartenenza. Il Milan è casa mia, anzi casa nostra. Anche di Kakà e di tanti altri che sono passati di qui"

"Cosa mi ha dato Milano? Mi ha fatto crescere, anche nel carattere. Un paese diverso, abitudini diverse. Suggerimenti che mi hanno plasmato anche come essere umano"

"Donnarumma? Un grande talento. E’ un ragazzo tranquillissimo, ma sente tanto la partita. Adora il Milan, è molto legato alla squadra e lo fa capire"

"Si sentono le sue urla ora che gli stadi sono vuoti? Perché gli stadi sono vuoti, come ricorda lei, e quindi sentite quello che prima non potevate percepire. Ma un portiere deve gestire un reparto. Gigio urla e fa bene"

"In cosa può crescere ancora? Primo punto debole era ap- punto la comunicazione, ma Gigio lo ha superato. Stiamo lavorando su tanti aspetti, ma già da questo punto di vista Donnarumma è migliorato. Un portiere non può concedersi debolezze, deve dirigere"

"Come si diventa efficaci sui rigori? Parando, parando. Bisogna allenarsi tutti i giorni e se capita anche in partita. Gigio è alto, ha una bella corporatura e tanti margini di miglioramento in tutti i fondamentali. E’ stato in campo per una sequenza di rigori infinita contro il Rio Ave, in Portogallo. Ecco, quelle sono le situazioni che ti fanno crescere"

"Poi comunque ci vuole un attaccante che batta il portiere avversario? Ecco, appunto. Avete presente Sheva? Io ogni tanto mi riguardo quella partita, come quelle del 2007. Che incroci fantastici"

"Sensazioni per domani? Però il gol all’ultimo momento ci aiuta molto, l’1-0 non sarebbe stato facile da ribaltare. Loro recuperano giocatori, noi pure. Siamo fiduciosi"

"Kessie? La sua forza è la tranquillità. Mi ha detto: voglio farti gol su rigore. Ho risposto che deve aspettare, prima mi devo allenare un po’, poi vediamo"

"Ibra male sui rigori? Ibra è Ibra. Quando se la sentirà prenderà il pallone, lo metterà sul dischetto e deciderà la partita. Anche per questo sono fiducioso"

Hai parato i rigori della Juve stando fermo, bravo.
 
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