I cinesi ovviamente nemmeno sanno chi è Orsolini e probabilmente se è arrivato un no è arrivato da Mirabelli ed è un po' strano perchè Mirabelli se ne intende e se poi questo subito dopo l'ha preso la Juve a cui poco serve proprio scarso non doveva essere. E da noi sicuramente avrebbe avuto più opportunità di giocare. Purtroppo si può pensare che manchi assolutamente comunicazione tra Galliani (Fininvest) e Mirabelli e Fassone (cinesi) e questo è un grave problema per il Milan . Basterebbe un gentlemen's agreement per arrivare a chiudere qualche operazione che sarebbe assolutamente necessaria.
Beh, come minimo. Auspichiamo che, in futuro, una ricostruzione giornalistica non semplificante possa fare luce su questi sei mesi successivi al signing del 5 agosto, soprattutto per quanto riguarda i rapporti tra SES e Fininvest sulla posizione e l'operatività di Galliani. Troveremmo in ciò le risposte alle molte domande che ci stiamo ponendo sul perché affari, apparentemente di significato e nondimeno semplici come quello dell'ottimo Orsolini, non abbiano trovato realizzazione. È possibile, ma è nostra opinione, che la controparte cinese, consapevole di pratiche di mala gestio del nostro, accertate dalle verifiche con la diligenza dovuta dei documenti contabili del club per gli esercizi passati, non abbia inteso affidare mandati ad personam a questo per operazioni di mercato, se non al prezzo di vere e proprie ingerenze in forma di controllo del CEO in pectore, Fassone, che Fininvest e soprattutto Galliani non hanno inteso accettare, in specie in un contesto di mancata definizione, a latere, dei rapporti tra la stessa Fininvest e Galliani sulle trentennali spettanze per la propria collaborazione nel club, che una situazione, per lui insostenibile, di assoggettamento a tutela dei propri atti, avrebbe finito con l'esacerbare. Ma su questo, parola agli storici.