Ultimamente annoto ragionamenti (se così possono definirsi) che mi lasciano molto perplesso.
Nell'episodio di ieri sera, Bakayoko vs Gattuso, a me pare legittimo che ognuno si formi la sua opinione.
E di opinione si tratta.
Io non posso leggere che se uno difende Bakayoko allora è perché obnubilato dall'odio per Gattuso e perché è un acquisto di Leonardo ovvero, viceversa, se uno attacca Bakayoko è perché difenderà Gattuso fino alla morte essendo un ex-bandiera e perché, comunque, quelli di Mirabelli (l'allenatore è uno di questi) li preferisce a quelli di Leonardo.
Mi riferisco in generale al mondo rossonero e non a questo forum in particolare.
Entrambe le parti sbagliano, ove lo facciano, a non entrare nel merito ma ad attaccare per pregiudizio, soprattutto ove non conoscono la storia di chi esprime l'opinione in questione.
A mio parere se sei milanista, non mirabelliano o leonardiano o antigattusiano o chissà che altro, a tre giornate dal termine tu devi sperare che Bakayoko le giochi tutte e tre, poi amici come prima se non ha rispettato le regole, ma se tu società e/o tu allenatore pretendi di "educarlo" a tre giornate dal termine mettendolo addirittura fuori-rosa non fai il bene del Milan.
Punire ora può solo soddisfare gli ego personali, non educare, il Milan ha bisogno di prestazioni alla Bakayoko e non di punizioni esemplari al 7 maggio 2019.
Ma la faida che c'è non è stata inventata dai tifosi, quel che succede nell' AC Milan non è colpa dei tifosi o degli utenti di MilanWorld.
A noi tifosi pare evidente che Gattuso scelga le formazioni Non solo secondo meritocrazia ma secondo simpatie, secondo fedeltà (ma fedeltà a Gattuso, Non al Milan...).
Questo può andar bene nel momento che si riparte per un progetto o finchè i risultati sono positivi.
Ma alla lunga, con risultati negativi, è deleterio perchè non solamente alcuni si sentono esclusi senza motivo ma anche il resto dei giocatori, i titolari, i giocatori fondamentali, iniziano a storcere il naso.
Se lo capiamo noi da fuori, immaginiamoci la polveriera che può essere lo spogliatoio...
Locatelli se ne è andato perchè chiuso da Kessie ( bell'affare...); idem Silva perchè chiuso da Kalinic; era chiuso anche Cutrone ma ha saputo attendere; i panchinari, quelli che giocano raramente, non hanno la minima possibilità (vedi Mauri), non ne hanno avute l'anno scorso e non ne hanno avute quest'anno.
Bakayoko, in questo carrozzone fatto di amicizie e inimicizie in cui si è ritrovato, ha subito torti arbitrali clamorosi che nessuno si sognerebbe che esistano se non conosce la Serie A; è ad un crocevia della carriera, quindi oltre che spaesato è doppiamente in un momento critico. E l'allenatore che fa? Carica ancora di più il giocatore, accusandolo pubblicamente appena ne ha l'occasione.
Bakayoko non ha giocato per punizione (non si sa perchè) e gli si è preferito un Biglia non pronto. Con questo Gattuso si è anche giocato un cambio. Ma se era in punizione allora forse era meglio mandarlo in tribuna. Che punizione è se dopo 23 minuti ti affidi a lui? Come puoi pretendere che dia l'anima, che sia sereno, convinto nei propri mezzi?
Questo lo sapevano tutti. E' stato un suicidio di Gattuso. Ma nessuno osa dire nulla al questo allenatore, l'unico è stato Baka, e ha fatto bene a rispondere: "ci vuole testa, ci vuole testa!" gli ha detto Gattuso, ma qui quello che ha perso la testa è lui.