Conferenza presentazione Paquetà. Tutte le dichiarazioni.

corvorossonero

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LOL ma in che senso ?

Maldini è li gli hanno fatto 2 domande e a quelle 2 ha risposto bene. Scaroni ha fatto 5 minuti di premessa dove impossibile non condividere ogni singola parola ( o preferivi Berlusconi che ti diceva che la rosa era a pari di quella della Giuve ? )

Leo è stato molto bravo sotto tutti gli aspetti.

E' chiaro che il lavoro di ricorstruzione è lungo e ci vorrà tempo, per il resto occorrerebbe un pochino piu di fiducia.

eridaje. L'unico che vuole vincere subito senza parlare di plusvalenze, stella polare FPF (Scaroni) ecc ecc, è Leo. Si vede palesemente. Ma continuate pure a non voler vedere le cose. Ormai ci ho fatto il callo.
 

Aron

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Iniziamo comunque ad avere gente che ha accumulato presenze con buoni risultati. Suso , Romagnoli , Bakayoko e Donnarumma secondo me hanno già una buona confidenza. Ci servirebbe qualche vittoria in campo Europeo ma è tosta li.

Suso, Romagnoli e Donnarumma sono già dentro in un circolo temporale che li vede come dei perdenti cronici. E quando un giocatore si abitua a perdere va a finire solo in tre modi: 1) chiede la cessione 2) perde fiducia 3) è la società ha decidere di cederlo, e in quest'ultimo caso i giocatori rischiano pure di svalutarsi (un club perdente non può chiedere la luna per dei giocatori che dimostrano di non poter fare la differenza).

Intanto questi perdenti cronici trasmettono la loro mentalità pure ai nuovi.
Per questa ragione era fondamentale riportare qui Ibra e ingaggiare Fabregas e Godin.
Se non ci si può permettere i campioni che costano dai 60 milioni in su con 10 milioni di ingaggio, allora il minimo è prendere quelli in parabola discendente ma che possono dare un contributo sia sul campo sia a livello mentale.

Questa politica di soli under 25 dai costi accessibili è roba da campionato olandese, e mi auguro fortemente che sia un bluff o una linea molto malleabile. Seguire questa politica significa fare altri 3 anni a navigare tra quinto e settimo posto.
 
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Se si vuole un Milan offensivo e propositivo c'è un ostacolo da rimuovere, altrimenti è impossibile per almeno due anni e mezzo
 

smallball

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Suso, Romagnoli e Donnarumma sono già dentro in un circolo temporale che li vede come dei perdenti cronici. E quando un giocatore si abitua a perdere va a finire solo in tre modi: 1) chiede la cessione 2) perde fiducia 3) è la società ha decidere di cederlo, e in quest'ultimo caso i giocatori rischiano pure di svalutarsi (un club perdente non può chiedere la luna per dei giocatori che dimostrano di non poter fare la differenza).

Intanto questi perdenti cronici trasmettono la loro mentalità pure ai nuovi.
Per questa ragione era fondamentale riportare qui Ibra e ingaggiare Fabregas e Godin.
Se non ci si può permettere i campioni che costano dai 60 milioni in su con 10 milioni di ingaggio, allora il minimo è prendere quelli in parabola discendente ma che possono dare un contributo sia sul campo sia a livello mentale.

Questa politica di soli under 25 dai costi accessibili è roba da campionato olandese, e mi auguro fortemente che sia un bluff o una linea molto malleabile. Seguire questa politica significa fare altri 3 anni a navigare tra quinto e settimo posto.

quello che ci avrebbe dato anche il solo Ibra..una mentalita' vincente,cio' che ci manca in questi anni
 

Aron

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Se si vuole un Milan offensivo e propositivo c'è un ostacolo da rimuovere, altrimenti è impossibile per almeno due anni e mezzo

Vero.
O lasci carta bianca a Gattuso e gli dai fiducia, oppure lo esoneri. Non puoi forzarlo a fare il gioco alla Sarri (come uscito fuori pochissimi giorni fa) snaturando i suoi metodi, giusti o sbagliati che siano.
 

Goro

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Niente di entusiasmante, in quanto la frenesia dei tifosi è totalmente lontana da quella della dirigenza... ci vorranno ancora anni di legnate sui denti senza nessuna garanzia di veri risultati alla fine del percorso.

"Torneremo in alto ma con calma e pazienza", "serve la Champions" ma senza grandi sicurezze, "Paquetà ottimo acquisto ma servirà tempo", per il FPF servirà tempo, per le plusvalenze servirà tempo, per Maldini servirà tempo, per Gattuso uguale... Leonardo ci prova ma le parole di Scaroni ammazzano le residue speranze ogni volta.
 

Zenos

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Siamo passati dal "siamo a posto così","siamo numericamente a posto","non entra nessuno se non esce qualcuno" a "ci vorrà tempo".
 

luigi61

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Scaroni potrebbe spiegare ai tifosi quali tipo di ambizione si pone la societa vista che dichiara che nel breve NON SONO AMBIZIOSI ; piazzamento dal 3-4 posto (i primi 2 li possiamo scordare) piazzamento entro il 7 posto per È.L.? MA CHE ****...O sta a di?
 

FreddieM83

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La conferenza di presentazione di Paquetà. Le dichiarazioni.

Scaroni:"Giornata importante per noi. Vi presentiamo il nostro nuovo giocatore importante Paquetà che è entrato a far parte del nostro team. La sua presenza sta ad indicare l'impegno di Elliott che vuole riportare il Milan dove merita. Anche questo è un tassello. E' il trentacinquesimo brasiliano della storia del Milan. Mi preme dire che la scoperta di Paquetà è stata di Leonardo, non posso dire che Leo ha avuto una mano felice con i brasiliani. Sono sicuro che Paquetà continuerà questa linea. Questa operazione non vuol dire che il Milan non vuole rispettare il FPF. E' la nostra stella polare. Ma è un'operazione che ci sta. Incontro di venerdì con la Uefa? Non vorrei parlarne troppo oggi. Lascerei perdere. Ci aggiorneremo in futuro. A che punto è il progetto di Elliott? E' un disegno a lungo termine. Non ci poniamo obiettivi ambiziosi nel breve termine. Paquetà? Quanti anni ha? 21? Questo molto un disegno sul lungo termine. Talenti che devono crescere all'interno del Milan.".

Paquetà:
"Sono molto felice e molto coinvolto. Mi piacerebbe rigraziare tutti per la fiducia nei miei confronti. E ripagare le aspettative. Kakà? Un grandissimo giocatore e mio idolo. Lui ha avuto la sua storia. E' stato uno dei migliori. Io sono all'inizio. Spero di poter seguire quello che ha fatto lui. Cosa mi ha convinto del progetto? Il Milan, una grande squadra con una grande storia. Quando il Milan chiama attraverso Leo è una gran cosa. Mi hanno presentato un progetto importante. Con i miei familiari abbiamo deciso che questo era il posto giusto. Quando ho deciso di venire al Milan avevo il contratto col Flamengo. Sono rimasto concentrato sulla squadra. A partire dal momento in cui ho accettato, ero cosciente che il Milan fosse una grande squadra con una grande storia. Il campionato italiano? Ho guardato molte partite. E' un calcio molto fisico, molto tattico. Nel Brasile è davvero un pò diverso. Cercherò di adattarmi al massimo, stare attento a tutti i dettagli. Entrare in campo e dare il meglio di me. Perchè ho scelto il 39? E' il numero col quale ho iniziato al Flamengo. Il primo numero. E' un numero che mi piace. Potrebbe portarmi buone cose anche qui. Io sono un giocatore tecnico che cerca sempre di capire come si svolge il gioco. Mi piace giocare con la palla e senza palla. Sono un giocatore offensivo che cerca anche di creare gioco e di provare a concludere in gol. Gattuso? Senza dubbio è stato un grande giocatore. Giocavo con lui sulla Playstation. MI ha accolto molto bene qui. Spero che sarà un grande anno per noi. Posizione preferita in campo? A centrocampo. Ma sono a disposizione di Gattuso, per dove vorrà schierarmi. Vorrei giocare subito? Quando sei al Milan devi essere preparato a qualsiasi situazione. Sono pronto per giocare quando mi verrà chiesto di farlo. Il mio rapporto con il gol? Mi devo adattare molto rapidamente al calcio italiano. Mi sento pronto a poter aiutare il Milan con gol e finalizzazioni. Kakà mi ha parlato della città e del club. Secondo lui potevo fare una grande esperienza qui. Cerco di seguire i suoi consigli. Nelle giovanili del Flamengo ho sempre cercato di adattarmi a più funzioni, spero che qui non sia diverso. Sono stato accolto molto bene da tutto, da Higuain e dagli altri. Spero di poterli aiutare a fare gol. Il più grande stimolo è avere addosso la maglia del Milan. E' la mia maggiore motivazione. Spero di entrare in campo e fare il mio lavoro nel modo migliore possibile. Tutti i compagni di squadra hanno una qualità eccellente. Higuain ha una peso maggiore, ha grandi qualità- Ho giocato con lui anche sulla playstation".

Leonardo:"Il presidente è stato carino a far riferimento ai brasiliani arrivati al Milan. La storia di Paquetà è all'inizio, ma è stato un giocatore molto importante in Brasile. Ha già debuttato in nazionale. Bisogna abbinare le sue caratteristiche ad un progetto che si vuole mettere in piedi. Ha un margine di crescita importante. E' ad un punto iniziale, nonostante abbia già giocato ad alti livelli. La funzione di Paquetà dentro il progetto Milan? Il progetto è molto ampio. Un talento come Paquetà in Brasile può creare grande aspettative che deve essere amministrata. Negli ultimi anni ci sono stati molti brasiliani al Milan. Deve portare un calcio allegro, con talento, offensivo. Oggi la situazione è diversa rispetto ai tempi di Kakà. La squadra è in costruzione e ci sono stati dei cambiamenti societari. Il talento lo abbiamo sempre visto. Qui potrà essere nelle condizioni per poter rendere al massimo. Paquetà in campo con la Juve? Lui è a disposizione totalmente. E' arrivato a dicembre ed ha fatto 10 giorni con la squadra. Tutto può succedere. Abbiamo anche preparato questo. Ha tutta la struttura di vita già qui. A livello di squadra è a disposizione. Quanto rischio c'è con Paquetà? Rischio crediamo di no. Vedremo se ci saranno risultati a breve o lungo termine. E' un investimento molto importante. Il rischio c'è in tutto, ma lui è giovane. Noi vogliamo un Milan offensivo e propositivo. Oggi è un momento di ricostruzione. Paquetà va a seguire questa linea, propositivo in fase di possesso. Molto importante per il gioco che ci aspettiamo. Pessioni su di me su questo acquisto di Paquetà? Ho 49 anni e sono adulto per le pressioni. Non le sento. Sono sfide importanti. Io mi sento molto tranquillo, anche perchè non è stata una cosa solo mia. I soldi non sono miei. E chi paga deve dire sì- C'è sempre una condivisione. Più facile portare Kakà o Paquetà? Non è mai facile. Qui siamo all'inizio, per tutti. Nel 2003 era tutto diverso. oggi si parla più di FPF che di tutto il resto. Abbiamo colto l'attimo. Non ci saranno altri investimenti così importanti. Il Milan non ha mai perso fascino. Cosa che non accade ad altre squadre. Il punto sul mercato? Il presidente mi ha vietato di parlare di altre cose. Si parla solo Paquetà. La famiglia è parte importante della crescita di un calciatore. Bisogna conoscere anche le persone. Ho tanti informatori nel Flamengo. Un giocatore ha una evoluzione. Devi conoscere tutto, vedere reazioni ed evoluzioni. Come cresce, anche a livello di personalità. Con Paquetà abbiamo avuto tempo di vedere tutto questo. L'allegria è una cosa fondamentale. Per un brasiliano ancora di più. Stiamo cercando di dire a tutti che c'è bisogno di una base, di rispetto. I ragazzi oggi sono legati ai social. Stiamo cercando di vedere più in la. Chi non starà dentro questa linea, difficilmente starà al Milan. Non compreremo Van Basten Gullit. CI saranno altre cose, coinvolgimento e parte umana ".

Maldini:"Il ruolo di Paquetà? Tutto da definire. Ha qualità tecnico, fisiche, si deve abituare al nostro calcio. Ha tutto per imporsi. Stessa strategia di Paquetà anche su giovani italiani? Sì, la provenienza non è un problema. Sappiamo l'importanza del gruppo italiano. Il senso di appartenenza. Ma il mercato italiano offre meno opportunità. Detto ciò, avere un gruppo italiano è molto importante".

Solo a me sono sembrati tutti perfetti?
Il primo passo per tornare grandi è capire che, in questo momento storico, NON lo siamo. Ergo non possiamo puntare ad una certa categoria di giocatori, sia da acquistare che a parametro. Il nostro target deve essere giovani dal grande potenziale da far crescere. Non è quello a cui siamo abituati e non è una prospettiva rosea nell'immediato. Ma è quello di cui abbiamo bisogno ora.

Talenti da coltivare e valorizzare. Il fatto che poi saranno venduti per fare plusvalenze è una supposizione basati su cosa?
Se fate un'analisi dell'attuale monte ingaggi ci sono circa 33 mln netti su 70 "investiti" in giocatori inutili. Tra scadenze e cessioni (parte più difficile date le zavorre di cui parliamo) possiamo aggiustare i conti molto più facilmente di quanto si pensi. Se poi guardo alcune voci di bilancio "sospette"....

L'unica cosa che mi preoccupa è il manico. Gattuso NON è il tecnico giusto per il percorso che vogliamo intraprendere. Jardim sarebbe stato il profilo ideale.
 

Pit96

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La cosa più interessante della conferenza per me è il discorso del ruolo. Lui ha datto che preferisce giocare a centrocampo, ma che gli piace avvicinarsi alla porta. A sensazione lo vedrei bene mezzala, nel ruolo che era di Bonaventura nel 433. Con i suoi inserimenti potrebbe darci una mano, da quel che si vede da internet si capisce che il colpo di testa è uno dei suoi punti forti. Speriamo quindi che ci possa dare una mano anche nei calci piazzati.
Sul resto non ho molto da dire, queste conferenze non danno mai grandi notizie o certezze. Speriamo solo che Paqueta si ambienti in fretta e dia il suo contributo, ho ancora tanti dubbi, ma anche curiosità e speranza
 
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