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Conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic alla vigilia di Milan - Atalanta. Partita in programma domani. Ecco le parole del tecnico rossonero:"Le pressioni? Più ce ne sono, meglio è. A me la vita piatta non piace. Quella di domani sarà la partita più importante da inizio stagione. I tifosi saranno fondamentali. Spero ci aiutino. La formazione? Alex, Bertolacci e Bonaventura non ci saranno. Montolivo si è allenato un pò con il gruppo e un pò a parte. Se sono ancora intenzionato a passare al 4-4-2? Vedremo. Prima devo recuperare gli attaccanti. Ora stiamo andando bene con il 4-3-3 quindi continuiamo così. La cena? L'abbiamo fatta perchè siamo un gruppo unito e per dare importanza a chi lavora nell'ombra ma che ci permette di essere qui. Ora si parla di squadra di vertice. Ma prima non eravamo scarsi, ora non dobbiamo esagerare coi giudizi. I calci piazzati? Non so cosa accadesse negli anni precedenti ma siamo migliorati in entrambe le fasi. Lavoriamo anche sulla testa dei giocatori e sulla concentrazione. Se siamo uniti si supera tutto e possiamo sopperire alle assenze. Spero che qualcun altro paghi la prossima cena. L'Atalanta ha giocatori importanti. Non va sottovalutata. Dobbiamo restare uniti e umili. Gli elogi di Sacchi? Il più grande premio. Spero che i giocatori capiscano l'importanza della partita di domani. Honda? Nessuno è obbligato a restare al MIlan. Chi non vuole può andarsene. Nessuno è indispensabile. Il trequartista non ha funzionato. Ora siamo più equilibrati. Ma in futuro proveremo altri moduli. Chi non sta giocando deve dare il massimo per mettermi in difficoltà. E se non giocano devono prendersela con loro stessi. Montolivo? Se recupera bene, altrimenti ho altre soluzioni valide. Non è un problema. Lo scudetto? Ora è presto per parlarne. E la cosa vale per tutti. Si vedrà nell'ultimo mese. Ora dobbiamo fare più punti possibili. Cerci? Non aveva dimenticato come si gioca a calcio. Aveva bisogno di fiducia. E' uno dei pochi in Italia che salta l'uomo. Donnarumma? Migliora sempre. Ha personalità e carattere. Deve poter sbagliare ".