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La conferenza di Gattuso alla vigilia di Bologna - Milan. Le parole del tecnico rossonero:"Voglio vedere la stessa prestazioni di Atene. Ma non voglio vedere gli stessi errori. Ci siamo addormentati su certi episodi. C'è stato qualche errore arbitrale ma non dobbiamo attaccarci a questo. Dobbiamo stare svegli e sul pezzo. Quando non c'è rabbia raccogliamo meno di quello che seminiamo. I giocatori recuperati? Meritano rispetto i miei giocatori. Sento discorsi su chi va via e chi torna. Non meritano tutto questo. Atene deve essere una cicatrice. Ma dobbiamo guardare avanti. Non ho dubbi s questo gruppo. Dobbiamo crescere ancora tanto, compreso io e il mio staff. Conti? E' pronto, sta a me buttarlo nella mischia. Con Musacchio e Romagnoli dobbiamo stare attenti. Non vogliamo ricadute. Vediamo se domani saranno della partita. Sono contento che stanno bene fisicamente ma non dobbiamo avere fretta. Sono giocatori importanti. Atene come Instanbul? Vedere gente che piange nella spogliatoio vuol dire che è rimasto ancora qualcosa del calcio di 15 anni fa. Giovedì ho visto tanta gente con le lacrime. Deve essere una cicatrice per noi e dobbiamo ricordarcela. Dobbiamo giocare con qualità e sbagliare il meno possibile. Le prossime quattro partite saranno fondamentali. Cambiare gli 11 di Atene o confermarli? Quando prendi due gol col Dudelange e quando arrivi ad Atene così, significa che hai sbagliato qualcosa anche prima. Non deve esserci solo il rammarico della partita di Atene. Avevamo la partita in mano. Ci avevano messo in difficoltà solo sui calci piazzati. In quell'ambiente poi può succedere di tutto. Dovevamo buttarla dentro all'inizio. Il confronto con Inzaghi, che è a rischio? Fa parte del calcio. Quello che abbiamo passato e vinto, sofferenze e gioie, non si possono dimenticare. Entrambi ci giochiamo tanto. Ma l'affetto e l'amicizia resteranno sempre. Higuain? Abbiamo parlato. Il primo deluso è lui. In questo momento abbiamo bisogno dei suoi gol ma deve darci qualcosa anche a livello di leadership, l'essere credibile, quel valore aggiunto che trascina i compagni. Mi aspetto questo da lui. Le chiacchiere poi sono sempre esistite. Gli ho detto che da parte mia c'è grande apprezzamento. Ma deve fare qualcosa in più. Bisogna concentrarsi su come fare le cose sempre al cento per cento e con gli occhi avvelenati. Le voci sulle cessioni di alcuni giocatori? State facendo tutto voi. Sono discorsi che non ho ancora affrontato con la società. So che abbiamo dei vincoli e che non possiamo fare tantissimo sul mercato. Ma le voci su Higuain, Suso, Calhanoglu non mi risultano. Ibra? Io non ho mai parlato con lui. Io voglio fare l'allenatore. Sapevo che c'era la possibilità e che era difficile. Non sono deluso. Voglio allenare i giocatori che ho a disposizione. Poi se arriverà qualcuno la società me lo dirà. Sanno che voglio giocatori funzionali. Per il resto non c'è problema. Io in bilico? Ci sta. Continuate a rompere le scatole a me e non ai giocatori. Sfogatemi su di me che sono il primo responsabile. Calhanoglu? Non difendo solo lui. Io mi butterei nel fuoco per i miei giocatori. E nessuno si deve vergognare. Solo chi non fa, sbaglia. Giovedì abbiamo fatto una figuccia e lo sappiamo. Ma non è giusto usare la parole vergogna. Chi ruba si deve vergognare. Riposo per Calhanoglu? Vediamo. Se la difficoltà è fisica un giocatore deve accomodarsi in panchina. Se è di testa, devo entrargli nella testa e farlo esprimere al massimo. Per me Calhanoglu ha qualche problema mentale. Ma vediamo domani, c'è anche Castillejo che sta facendo bene. La Supercoppa per ripartire? La partita di domani deve farci ripartire. Dipende anche da come ci arriviamo alla Supercoppa. Domani sarà fondamentale. Poi avremo tempo e possiamo arrivarci con una testa più libera alla Supercoppa. la crescita di Bakayoko favorita perchè non c'è un regista? In questo momento può fare tutti i ruoli di centrocampo. Lui e Frank si trovano a proprio agio. Per come sta fisicamente e in campo Bakayoko può fare tutto. Si trova più a suo agio a due a centrocampo. Il motivo dei KO in Europa? La differenza tra campionato e Europa è la lettura della partita. Stare sul pezzo. Non dare coraggio agli avversari. A livello caratteriale di malizia perdiamo tutto questo. Mettici l'età, arbitraggi diversi, un calcio diverso. Ci facciamo intimidire e sorprendere. La differenza è racchiusa in questo".