CL: montepremi da 2,5 miliardi. Tutti a caccia.

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CorSera in edicola: la caccia al tesoro è partita, chi si ferma è perduto. Sarà una corsa lunga cento giorni o poco più: quindici partite, da qui al 26 maggio, che possono cambiare il presente ma soprattutto il futuro. Perché esserci o non esserci, in Champions, fa tutta la differenza del mondo: la nuova formula, quella del triennio 2024-27, che prenderà il via a settembre con un maxi girone unico da 36 squadre, in stile Eurolega di basket, sarà ancora più ricca e porterà nelle casse delle partecipanti un assegno dorato da 60 milioni di euro. Un’iniezione di capitali che consentirà di pianificare mercato e strategie di crescita con tutta un’altra prospettiva. Ampliando ulteriormente il divario fra chi c’è e chi non c’è. Il montepremi complessivo approvato nei giorni scorsi a Nyon è arrivato alla cifra choc di 2,5 miliardi di euro, con un +500 milioni rispetto al triennio 2021/24: un aumento notevole stabilito dall’Uefa col chiaro intento di scongiurare le tentazioni di Superlega. Detto che Inter (57 punti e una partita in meno) e Juve (53) fanno una corsa a parte, dal Milan terzo a 49 a Fiorentina e Lazio a 34, tutti sono in corsa: un mucchio selvaggio di sette squadre, con i rossoneri ad aprire la fila e col Torino decimo a quota 32 che proverà a ritagliarsi un posto in Europa League o in Conference. I posti in palio sono quattro, ma potrebbero diventare cinque se a fine stagione l’Italia sarà fra i primi due posti nel ranking Uefa 2023/24. Per riuscirci servirebbe ripetere l’exploit della stagione passata. Vedremo. La 24ª giornata, l’ultima prima della ripresa delle coppe europee, che rappresenteranno una variabile decisiva, segnerà già un primo crocevia: ben due gli scontri chiave, come Roma-Inter di domani sera alle 18 e Milan-Napoli di domenica alle 20.45. Rigenerata dalla cura De Rossi, la squadra della Capitale vuole superare il primo vero esame di maturità dopo tre vittorie con altrettante squadre di bassa classifica. Per una volta, anche la Juventus fa il tifo per i giallorossi: il duello dell’Olimpico potrebbe avere riflessi sulla corsa scudetto. Lukaku e Dybala sono i grandi attesi, specialmente il belga, che all’andata a San Siro fu fischiato sonoramente dai suoi ex tifosi. Romelu va a caccia della sua personale rivincita. A proposito di Napoli, pesa doppio la sfida di San Siro. Nel mucchio selvaggio, il posto più comodo lo occupa il Milan. Quel +11 sul quinto posto è un vantaggio rassicurante, ma lo scenario rossonero è delicato: l’obiettivo di Pioli e mettersi in tasca il prima possibile il pass per poi potersi concentrare sull’Europa League. Alzare il trofeo il 22 maggio a Dublino potrebbe cambiare il volto alla stagione. Giroud e i suoi stanno bene: 5 vittorie nelle ultime 6. Serve continuità, ma di fronte troveranno un Napoli che non può permettersi altri passi falsi. Il successo in extremis sul Verona non è bastato a portare serenità in un ambiente sempre sul filo della tensione. E il presidente De Laurentiis di certo non sta aiutando. Lo scudetto è ormai un ricordo lontano, ma la qualificazione alla prossima Champions resta alla portata. Osimhen tornerà dalla Coppa d’Africa e vorrà provare a lasciare il segno prima di cambiare aria in estate. In più la squadra di Mazzarri è quella che si è rinforzata di più sul mercato a gennaio: col ritorno delle coppe, la panchina lunga può fare la differenza. Detto che il Bologna (l’unica del lotto a potersi concentrare solo sul campionato) corre sulle ali dell’entusiasmo con la classe di Zirkzee e le alchimie di Thiago Motta, la più in forma è senza dubbio l’Atalanta. Non solo per i 4 successi nelle ultime 5, ma per la prova di forza mostrata: la banda Gasperini sta bene di testa e di gambe. De Ketelaere, oggetto misterioso al Milan, è l’uomo in più. E il bomber Lookman sta per rientrare dalla Coppa d’Africa. L’ostacolo potrebbe essere il triplo impegno fra campionato, Coppa Italia ed Europa League, non semplice da gestire. Discorso simile per Lazio e Fiorentina, le due più in difficoltà, all’eterna ricerca di un equilibrio che non trovano mai. Dovranno fare entrambe i conti con le coppe: Sarri ha il Bayern in Champions, mentre Italiano aspetta gli ottavi di Conference. Ostacoli in più, insidie aggiuntive. Ma la caccia al tesoro funziona così, non aspetta nessuno.

—) Milan: tutte le news del 9 febbraio 2024. Riepilogo
 

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CorSera in edicola: la caccia al tesoro è partita, chi si ferma è perduto. Sarà una corsa lunga cento giorni o poco più: quindici partite, da qui al 26 maggio, che possono cambiare il presente ma soprattutto il futuro. Perché esserci o non esserci, in Champions, fa tutta la differenza del mondo: la nuova formula, quella del triennio 2024-27, che prenderà il via a settembre con un maxi girone unico da 36 squadre, in stile Eurolega di basket, sarà ancora più ricca e porterà nelle casse delle partecipanti un assegno dorato da 60 milioni di euro. Un’iniezione di capitali che consentirà di pianificare mercato e strategie di crescita con tutta un’altra prospettiva. Ampliando ulteriormente il divario fra chi c’è e chi non c’è. Il montepremi complessivo approvato nei giorni scorsi a Nyon è arrivato alla cifra choc di 2,5 miliardi di euro, con un +500 milioni rispetto al triennio 2021/24: un aumento notevole stabilito dall’Uefa col chiaro intento di scongiurare le tentazioni di Superlega. Detto che Inter (57 punti e una partita in meno) e Juve (53) fanno una corsa a parte, dal Milan terzo a 49 a Fiorentina e Lazio a 34, tutti sono in corsa: un mucchio selvaggio di sette squadre, con i rossoneri ad aprire la fila e col Torino decimo a quota 32 che proverà a ritagliarsi un posto in Europa League o in Conference. I posti in palio sono quattro, ma potrebbero diventare cinque se a fine stagione l’Italia sarà fra i primi due posti nel ranking Uefa 2023/24. Per riuscirci servirebbe ripetere l’exploit della stagione passata. Vedremo. La 24ª giornata, l’ultima prima della ripresa delle coppe europee, che rappresenteranno una variabile decisiva, segnerà già un primo crocevia: ben due gli scontri chiave, come Roma-Inter di domani sera alle 18 e Milan-Napoli di domenica alle 20.45. Rigenerata dalla cura De Rossi, la squadra della Capitale vuole superare il primo vero esame di maturità dopo tre vittorie con altrettante squadre di bassa classifica. Per una volta, anche la Juventus fa il tifo per i giallorossi: il duello dell’Olimpico potrebbe avere riflessi sulla corsa scudetto. Lukaku e Dybala sono i grandi attesi, specialmente il belga, che all’andata a San Siro fu fischiato sonoramente dai suoi ex tifosi. Romelu va a caccia della sua personale rivincita. A proposito di Napoli, pesa doppio la sfida di San Siro. Nel mucchio selvaggio, il posto più comodo lo occupa il Milan. Quel +11 sul quinto posto è un vantaggio rassicurante, ma lo scenario rossonero è delicato: l’obiettivo di Pioli e mettersi in tasca il prima possibile il pass per poi potersi concentrare sull’Europa League. Alzare il trofeo il 22 maggio a Dublino potrebbe cambiare il volto alla stagione. Giroud e i suoi stanno bene: 5 vittorie nelle ultime 6. Serve continuità, ma di fronte troveranno un Napoli che non può permettersi altri passi falsi. Il successo in extremis sul Verona non è bastato a portare serenità in un ambiente sempre sul filo della tensione. E il presidente De Laurentiis di certo non sta aiutando. Lo scudetto è ormai un ricordo lontano, ma la qualificazione alla prossima Champions resta alla portata. Osimhen tornerà dalla Coppa d’Africa e vorrà provare a lasciare il segno prima di cambiare aria in estate. In più la squadra di Mazzarri è quella che si è rinforzata di più sul mercato a gennaio: col ritorno delle coppe, la panchina lunga può fare la differenza. Detto che il Bologna (l’unica del lotto a potersi concentrare solo sul campionato) corre sulle ali dell’entusiasmo con la classe di Zirkzee e le alchimie di Thiago Motta, la più in forma è senza dubbio l’Atalanta. Non solo per i 4 successi nelle ultime 5, ma per la prova di forza mostrata: la banda Gasperini sta bene di testa e di gambe. De Ketelaere, oggetto misterioso al Milan, è l’uomo in più. E il bomber Lookman sta per rientrare dalla Coppa d’Africa. L’ostacolo potrebbe essere il triplo impegno fra campionato, Coppa Italia ed Europa League, non semplice da gestire. Discorso simile per Lazio e Fiorentina, le due più in difficoltà, all’eterna ricerca di un equilibrio che non trovano mai. Dovranno fare entrambe i conti con le coppe: Sarri ha il Bayern in Champions, mentre Italiano aspetta gli ottavi di Conference. Ostacoli in più, insidie aggiuntive. Ma la caccia al tesoro funziona così, non aspetta nessuno.

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e questi sono soldi veri, non la televendita stile wanna marchi della inesistente superlega.
 
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