"Il problema non è la vignetta in sé, è il come sia stata riportata la notizia in Italia: tutti a titolare "Charlie Hebdo sbeffeggia i terremotati" quando non c'è nulla di più falso.
Charlie Hebdo, tra l'altro sfruttando giochi di parole in francese che non sono stati minimamente spiegati da buona parte dei media italiani ("penne" -> "sofferenza", "gratinées" -> "costruiti [gli edifici] con la sabbia", eccetera), fa una critica politica e sociale ferocissima.zx
E lo fa su più livelli di lettura, accompagnando alla vignetta una didascalia che dice "ancora non si sa se il sisma abbia gridato ‘Allah akbar’ prima di tremare".
Per chi non ci arrivasse da solo, significa che per mesi ci siamo preoccupati solo del terrorismo, quando invece il nostro vero e più grande problema è il malaffare che regolarmente porta a queste tragedie. O, se preferite, "come nostro solito, ci stiamo ammazzando all'italiana mentre guardiamo da un'altra parte".
Ciò detto, la satira non deve spiegazioni a nessuno e non deve certo scusarsi con chi non è in grado di capirla. Chi dovrebbe scusarsi sono invece i media che hanno distorto e strumentalizzato la notizia facendo passare la denuncia ai carnefici per un attacco alle vittime.