Il Re dell'Est
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Milano Finanza (Andrea Montanari): le parti hanno ripreso i lavori per giungere ad un accordo entro il 30 giugno e firmare il preliminare. Un passaggio tecnico ma decisivo è la costituzione del veicolo con il quale Robin Li, Evergrande, Kweichow Moutai (http://www.milanworld.net/cessione-milan-kweichow-moutai-fa-parte-della-cordata-vt37783.html), un immobiliarista e un operatore del mondo dei beni di consumo proveranno a conquistare la maggioranza del club rossonero.
Secondo indiscrezioni, però, non si tratterebbe di un fondo d'investimento, né di una newco, ma di un purpose vehicle, ossia una società di scopo che verrà creata a breve, non in Lussemburgo ma ad Honk Kong.
Il prezzo di acquisto è di 750M, compresi i 190M di debiti ed i cinesi inizialmente entreranno col 71%, con il restante 29% che verrà acquistato nel medio periodo.
Definita la partita patrimoniale e finanziaria, si lavora sulla governance con Galliani che dovrebbe rimanere al suo posto nella fase di transizione (ancora non si sa nulla di Barbara), sia sulle reali garanzie economiche pretese da Berlusconi per il rilancio della società. Questo potrebbe provocare uno slittamento oltre il termine previsto dalle parti per ora fissato al 30 giugno. Ci sarebbero sul piatto 400M ma tempi e modalità sono ancora da definire.
Quel che è verto è che l'advisor prevede inizialmente di ricapitalizzare per 100M, che serviranno per mettere in sicurezza i conti del Milan e fare il calciomercato.
Al momento sul tavolo non c'è il dossier sullo stadio, che non è considerata una priorità per lo sviluppo del business, anche per i costi molto elevati.
Su tutta l'operazione, come sempre, c'è l'incognita di Berlusconi che ancora deve decidere avendo l'ultima parola sulla questione.
Secondo indiscrezioni, però, non si tratterebbe di un fondo d'investimento, né di una newco, ma di un purpose vehicle, ossia una società di scopo che verrà creata a breve, non in Lussemburgo ma ad Honk Kong.
Il prezzo di acquisto è di 750M, compresi i 190M di debiti ed i cinesi inizialmente entreranno col 71%, con il restante 29% che verrà acquistato nel medio periodo.
Definita la partita patrimoniale e finanziaria, si lavora sulla governance con Galliani che dovrebbe rimanere al suo posto nella fase di transizione (ancora non si sa nulla di Barbara), sia sulle reali garanzie economiche pretese da Berlusconi per il rilancio della società. Questo potrebbe provocare uno slittamento oltre il termine previsto dalle parti per ora fissato al 30 giugno. Ci sarebbero sul piatto 400M ma tempi e modalità sono ancora da definire.
Quel che è verto è che l'advisor prevede inizialmente di ricapitalizzare per 100M, che serviranno per mettere in sicurezza i conti del Milan e fare il calciomercato.
Al momento sul tavolo non c'è il dossier sullo stadio, che non è considerata una priorità per lo sviluppo del business, anche per i costi molto elevati.
Su tutta l'operazione, come sempre, c'è l'incognita di Berlusconi che ancora deve decidere avendo l'ultima parola sulla questione.
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