Cdm: via libera a norma "anti-Fuortes". Non c'è accordo su vertice GdF.

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fabri47

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Nell'atteso Consiglio dei Ministri odierno, approvata la norma "anti-Fuortes", ossia la legge che prevede che tutti gli amministratori dei teatri italiani debbano lasciare dopo aver compiuto i 70 anni. Perciò, ora il direttore del San Carlo Stéphane Lissner dovrà abbandonare il San Carlo per fare spazio all'AD Rai uscente Carlo Fuortes, che era disposto ad abbandonare Viale Mazzini solo per un incarico prestigioso. Ora, il centrodestra potrà dare una accelerata alle nomine dei nuovi dirigenti Rai che stileranno i palinsesti autunnali (si parla di una rimozione della Bortone al pomeriggio e di un ritorno di Pino Insegno che potrebbe condurre L'Eredità) e, dunque, potrà finalmente sbloccarsi la situazione di stallo che l'azienda aveva da settimane.

Nulla da fare, invece, per la nomina del comandante della Guardia di Finanza
, al posto di Giuseppe Zafarana, nuovo presidente di Eni. In ballottaggio ci sarebbero il generale Andrea De Gennaro, comandante in seconda e fratello di Gianni, ex capo della Polizia, appoggiato da FdI, e il generale Umberto Sirico, attuale comandante dei Reparti speciali della Gdf, voluto dalla Lega.
 

Toby rosso nero

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Bene, ora Culetta è libero di unirsi alla lobby gay di Signorini, Garko e Piersilvio :asd:
 

fabri47

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TvBlog descrive la exit strategy di Fuortes: Il governo nomina Fuortes che accetterà la nomina a sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli e, dunque lascerà la Rai. Dopodichè, verrà nominato Roberto Sergio nuovo amministratore delegato di viale Mazzini, con Giampaolo Rossi (fedelissimo di Meloni n.d.s.) direttore generale con deleghe operative. Il passo successivo sarà l'immediato cambio alla guida delle direzioni di genere con Marcello Ciannamea (vicino alla Lega e uscente coordinatore dei palinsesti Rai n.d.s.) che sostituirà Coletta all’intrattenimento prime time, Angelo Mellone (vicino a FdI n.d.s.) all’intrattenimento day time e Paolo Corsini (uomo di punta di FdI n.d.s.) all’approfondimento giornalistico. I direttori di genere stileranno i palinsesti autunnali che presenteranno a luglio. A seguire le nomine alle direzioni giornalistiche.
 
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Crepate, schifosi.
Mi aspettavo una tua invettiva sulle “prioritah del Paese!1!1!” e invece vedo che ti lascia indifferente che venga fatta una legge per giochini di potere in Rai ma non si sia trovato un accordo sui vertici della forza che si occupa di contrasto all’evasione fiscale.

(ovviamente non mi aspettavo nessuna tua invettiva, era solo un espediente dialettico… :asd:).
 

gabri65

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Mi aspettavo una tua invettiva sulle “prioritah del Paese!1!1!” e invece vedo che ti lascia indifferente che venga fatta una legge per giochini di potere in Rai ma non si sia trovato un accordo sui vertici della forza che si occupa di contrasto all’evasione fiscale.

(ovviamente non mi aspettavo nessuna tua invettiva, era solo un espediente dialettico… :asd:).

Primo.
Non puoi dire con ragionevole certezza chi o cosa era il target della mia invettiva.

Secondo.
Ancora 'ste osservazioni sull'evasione fiscale, con me. Sarà tipo la quinta o sesta volta che le fai, direi che sei convinto che sono un evasore.

Guarda, sei libero di segnalarmi alle autorità.

Facciamo un giochino, tu mi segnali ed io sopporto la rottura di scatole, ma se non esce gnente, dovrai cambiare il tuo avatar ogni settimana. Mi sembra di capire che sarebbe una punizione peggiore dei lavori forzati per i tuoi due neuroni che tieni nella capoccia.
 

fabri47

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Il Giornale: Oggi si terrà un consiglio di amministrazione Rai, dove l'ad uscente Fuortes potrebbe esprimere le sue intenzioni. In ogni caso le dimissioni le dovrà comunicare alla presidente Rai Marinella Soldi e al collegio sindacale. Dopodichè, il ministro del tesoro nominerà il suo successore ovvero Roberto Sergio, attuale direttore di Rai Radio. Se questa tabella di marcia procederà spedita, a metà maggio saranno insediati i nuovi vertici. A quel punto si andrà al galoppo per raddrizzare la baracca e, prima di tutto, mettere a punto i programmi della prossima stagione, di cui si vuole appunto cambiare l'indirizzo editoriale inserendo presentatori, autori e giornalisti che magari hanno faticato a trovare spazio negli anni passati. Ad esempio Pino Insegno, che potrebbe prendere il posto di Flavio Insinna a L'Eredità. In uscita Fabio Fazio, che andrà a Discovery. Per quanto riguarda i TG, il direttore di Adnkronos Gian Marco Chiocci andrà al Tg1 al posto di Monica Maggioni, Antonio Preziosi al Tg2, Giuseppe Carboni a Rai Parlamento. In quota PD, Mario Orfeo resterebbe al Tg3. All'importantissima direzione intrattenimento Prime Time potrebbe insediarsi Marcello Ciannamea, mentre agli approfondimenti Nicola Rao, attuale direttore del TG2 che potrebbe essere promosso anche il TG1 nel caso non ci vada Chiocci, oppure Paolo Corsini.
 
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