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Sebbene disprezzi Cardinale e la sua visione del Milan (che bene ricordare non sapeva avesse vinto cosi tante coppe, a dimostrazione che lui non aveva la piu pallida idea del club che stava acquistando), dire che sia lui il solo problema è sbagliato, e soprattutto dire che il Milan funzioni in modo collegiale, inteso come squadra coesa che decide, perchè è palesemente smentito dai fatti.Comunque vorrei sommessamente far notare alla community che se andasse via "Paperino" ne arriverebbe un altro come lui . Il problema è Cardinale, punto. Quando Cardinale andrà via avremo un altro Milan. Finché rimarrà Cardinale, ci sarà sempre: il metodo collegiale, un ad che starà lì con calcolatrice e bilancino, dichiarazioni "prestampate" ai microfoni ecc. ecc.
Altrimenti l'episodio di Comolli non si spiega... lui è un uomo di Cardinale, lavora con Redbird da tanti anni, e lo aveva individuato come persona chiave da inserire nell'organigramma... dunque Cardinale è il primo consapevole del fatto che cosi come è l'organizzazione non funziona e manca una persona chiave (che poi Comolli sia il maestro del moneyballe, sistema ridicolo che odio, non cambia le cose)...
Ebbene cosa è successo? In una fatidica riunione a Londra (che caso vuole sia la città dove vivono i Singer, dei quali Furlani è uomo di fiducia) Comolli è stato "bocciato". Bocciato da chi? E perchè?
Facile pensare che siano stati i Singer, perchè Comolli avrebbe preso il posto di Furlani...
Segno che sebbene ci sia qualche romanzo sul Milan, puo darsi, quello che si dice, ovvero che siamo un circo dove ci sono DUE proprietari (c'è un'indagine in corso, ufficiale) che hanno non solo visioni diverse, ma pure contraddittorie, nella sostanza dei fatti direi che sia vero eccome.